L’arrivo di Ralf Rangnick in rossonero porterà una ventata di aria nuova, si spera fresca, ma al contempo pochi dei dirigenti attuali verrà confermato. La rivoluzione del Milan sarà totale, questo lo sanno tutti e soprattutto lo sa molto bene l’attuale direttore tecnico Paolo Maldini il cui addio pare sempre più vicino.
Uno dei presupposti affinchè Rangnick decida di trasferirsi a Milano sono le autonomie, l’ex tecnico del Lipsia pretende pieni poteri anche in sede di mercato, vuole gestire i giocatori dentro e fuori dal campo, insomma un dirigente totale ed autonomo che di fatto esclude la presenza di Maldini, le due figure infatti risulterebbero giocoforza incompatibili.
Ricordiamo ad oggi che Rangnick al momento non ha firmato ancora alcun accordo, quindi tutto in linea teorica sarebbe ancora possibile, ,a dubbi ormai ce ne sono pochi. Si sta aspettando ad annunciare il tecnico tedesco innanzitutto perchè il campionato non è ancora finito ed in secondo luogo per una questione di rispetto per l’attuale tecnico Pioli.
Paolo Maldini dal canto suo è disponibile a rimanere nel club che lo ha visto trionfare da giocatore per 25 anni, l’ex numero tre non vede altra collocazione se non al Milan, ma per rimanere detta le sue condizioni. In effetti non sono difficili da intuire, Paolo infatti vuole un ruolo decisionale, essere relegato – ad esempio – a vice Rangnick non fa per lui.
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