Viene giornalmente accostato a club di primaria importanza in Europa, quasi certa è la sua partenza verso altri lidi, eppure la questione Gianluigi Donnarumma continua a tenere banco soprattutto tra i tifosi che non accettano di perdere un potenziale campione di livello internazionale durante la fase del mercato estivo. Gigio è considerato un po’ il simbolo di questo Milan, un giocatore da cui prescindere è molto difficile, ma come andremo a vedere sarà molto complessa anche la sua permanenza.
La scadenza di contratto nel 2021 può rappresentare un problema in qualsiasi modo la si voglia vedere. Se Donnarumma vorrà rimanere a Milano, dirigenza ed agente del giocatore (Mino Raiola) dovranno quanto prima trovarsi, mettersi intorno ad un tavolo e discutere del contratto. Il Milan non può aspettare oltre, se non avverrà l’incontro i rossoneri rischiano di perdere il prossimo anno Gigio a parametro zero, grave errore da non commettere. Si parla di un ipotetica richiesta di rinnovo fissata ad 8 milioni di euro, più del triplo rispetto al salary cap imposto dalla proprietà Elliott e per di più resta da sistemare il fratello Antonio che percepisce 1 milione all’anno.
Ma la scadenza del contratto si rivela un’arma a doppio taglio anche nell’eventualità che il portiere venisse ceduto, sono parecchi i club europei a seguire il portierone rossonero, come detto prima troviamo in elenco il Real Madrid, il Chelsea, il Barcellona, Il Psg per poi terminare con le suggestioni Juventus ed Inter. Per un giocatore che tra un anno si può acquistare a parametro zero difficilmente si possono ipotizzare cifre alle stelle, dimentichiamoci i 60-70-80 milioni di euro ipotizzati, ma torniamo sulla terra con più realistici 40 milioni
che, ad un anno dalla scadenza del contratto, rappresentano già una marea di soldi.Ovviamente la parola finale spetta al Milan, ma se il giocatore esprimesse una fote, fortissima volontà di rimanere i rossoneri avrebbero studiato appositamente due piani. Una strategia se resta Donnarumma ed una se parte. Nel primo caso ovviamente si riuscirebbe maggiormente ad intervenire sul mercato risparmiando anche in maniera considerevole sull’ingaggio, nel secondo caso necessiterebbe virare su altre cessioni importanti comunque per fare plusvalenze senza le quali non si potrà ricorrere al mercato in entrata a causa dei paletti imposti dal fair play finanziario. Non siamo ancora convinti al 100% che Donnarumma andrà via dal Milan, sarà però decisivo il mese di maggio, a partire dal 4 quando potrebbe iniziare la fase 2 legata all’emergenza Coronavirus e di fatto si potranno riprendere anche le attività sportive.
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