Le prime sette gare del Napoli non sono andate esattamente come volevano società, allenatore e tifosi, la squadra pur mantenendo un rispettabile quarto posto a 13 punti è già distante di sei lunghezze dalla capolista Juventus e per una pretendente allo scudetto può già apparire troppo, sebbene ovviamente nulla sia perduto avendo ancora davanti 31 gare. Quello che è certo è che qualcosa tra Napoli ed Ancelotti si è rotto, resta solo da capire se la cosa sia irreparabile oppure si possano ancora mettere delle pezze. La sosta di campionato servirà al tecnico per ragionare a bocce ferme sulla situazione. I rapporti tesi con alcuni giocatori devono essere visti come un campanellino d’allarme su cui agire prontamente. Le parole di Arkadiusz Milik non possono che essere sintomo di un malcontento generale, il centravanti polacco ha infatti ultimamente riferito di non sentirsi la fiducia dell’ambiente e di non trovarsi bene nei continui cambiamenti che il tecnico attua in ogni gara. Il vulcanico presidente De Laurentiis se le cose dovessero mettersi male non starà con le mani in mano, anzi circolano già voci sui possibili sostituti di Carletto, primi tra tutti Gasperini e De Zerbi.
Al moimento stiamo ragionando sul campo delle ipotesi, ma non viene difficile fare un parallelismo tra la situazione del Napoli e quella del Milan, entrambe le squadre avevano un chiaro obiettivo, i partenopei lo scudetto, i rossoneri la Champions ed al momento si trovano ben lontane dal traguardo con una strada in salita irta di ostacoli. Ben sappiamo quanto Pioli sia a rischio e seduto su una polveriera, la panchina rossonera al momento è bollente e non scevra da pressioni che se non gestite correttamente possono far perdere la testa come è successo al precedente tecnico Giampaolo. Se fallisse anche il progetto Pioli, ipotesi da tenere conto considerato i numeri precedenti che parlano chiaro – nove allenatori “bruciati” in sei anni – non sarebbe da escludere un clamoroso ritorno di Ancelotti sulla panchina del Milan
. Il tecnico di Reggiolo ha mai escluso una possibilità di tornare nel club che ha contribuito a rendere grande sia da giocatore che da allenatore e potrebbe rimanere affascinato dal progetto della dirigenza a lungo termine qualora si decidesse a fine stagione di intervenire ulteriormente sul mercato al fine di rendere ancora più competitiva la rosa. Ribadisco che attualmente questa è un’ipotesi non confermata e tra i due club non vi sono stati incontri, ma resto assolutamente propenso nel credere che l’operazione potrebbe andare in porto soprattutto considerando gli ottimi rapporti tra il tecnico ed il Milan che siamo certi lo accoglierebbe a braccia aperte.
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