ZLATAN IBRAHIMOVIC SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Presente alla conferenza di presentazione di Paulo Fonseca come nuovo allenatore del Milan, Ibrahimovic chiede calma: “Chi entra deve migliorare la rosa”.
Zlatan Ibrahimovic of Paris Saint-Germain attends a press conference for a friendly match against local football team Kitchee in Hong Kong, China, 26 July 2014.
A ‘Casa Milan‘ parla anche Zlatan Ibrahimovic.
Seduto a fianco di Paulo Fonseca, nel giorno della presentazione del portoghese come nuovo allenatore rossonero, si è presentato anche il ‘Senior Advisor di RedBird‘.
Dalla situazione Zirkzee, che ormai sembra destinato a trasferirsi al Manchester United, al nuovo attaccante che entrerà a far parte della rosa del Diavolo al posto dell’olandese, i temi di mercato non sono mancati.
Di seguito le parole di Ibrahimovic.
Joshua Orobosa Zirkzee indica la strada ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Non abbiamo fretta, il mercato è lungo. Posso garantire che i nuovi acquisti arriveranno. Stiamo parlando, non c’è nulla di chiuso. Zirkzee è il passato. Abbiamo un giocatore in mente, non dico il nome ma c’è qualcuno su cui puntiamo”.
Alle sue parole si è accodato anche Fonseca:
“La fretta è nemica. Noi sappiamo quello che vogliamo. Al momento giusto arriverà un nuovo giocatore”.
Prosegue Ibrahimovic:
“Per portare un giocatore devi anche creare spazio. Non vogliamo avere una rosa di 30 giocatori, ma di 23 giocatori. Così il mister non ne avrà troppi, non funzionali o non effettivi. Anche a questo bisogna pensare: non solo a chi entra, ma anche a chi esce. Chi entra deve migliorare la squadra, non solo portare qualcuno perché dobbiamo portarlo. Tutto è studiato per migliorare la rosa. Non è football americano con 40/50 giocatori”.
Ad una domanda su Origi e Ballo Touré, Ibra risponde così:
“Origi e Ballo Touré sono convocati, ma per il Milan Futuro. Non fanno parte del progetto della prima squadra”.
“Se sono deluso? No, nessuna delusione. Il procuratore risolve e il procuratore crea problemi, ma in questo caso non è né uno né l’altro. La realtà non corrisponde alle voci”.
“Possibile. Jovic è già nostro, c’è l’attaccante ‘X’, poi dipende dalle situazioni di mercato per il terzo. E dipende dal mister, da quanti attaccanti gli servono. Vogliamo giocatori che possano essere utilizzati, non che vengano qua per perdere tempo. Ma tre attaccanti sono possibili. Niente è impossibile. Vediamo cosa succederà”.
“Capisco che vogliono vincere, oggi gli ultras non ci sono perché mancano diversi giocatori importanti, ma siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Noi facciamo questo per soddisfarli. Al Milan c’è pressione, chi lavora qui sa che bisogna vincere. C’è la garanzia? No.
Ma tutti siamo sulla stessa barca. I miracoli non esistono, Dio ha creato il mondo non in un giorno, ma in sette. Noi siamo al primo”.
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