Calciomercato
Milan, il rinnovo di Leao ed i paletti di Cardinale: tutti i dettagli
Milan, andremo a vedere qui di seguito alcuni paletti imposti dalla proprietà rossonera per il rinnovo di uno dei giocatori maggiormente rappresentativi.
Ora tocca a Rafael Leao. Nessuno più dello stesso giocatore è padrone del proprio destino. Il Milan allo stato attuale è convinto e ben sicuro di avere fatto tutto il possibile. Quantomeno, da parte della dirigenza, massima chiarezza e trasparenza.
Come sappiamo, la palla è passata ora a Gerry Cardinale. Il patron dell’AC Milan ha infatti fin da subito dichiarato di volere concedere deroghe al fine di trattenere l’esterno classe 1999. Per lui c’è massima disponibilità a sforare il monte ingaggi fissato a 4,5 milioni per arrivare intorno ai 7 comprensivi di alcuni bonus.
Milan, i timori di Leao
Ora, come detto in precedenza, starà a Leao decidere. Sappiamo che il portoghese non vuole restringere l’intera situazione ad una mera questione di soldi. Egli infatti ha il timore di legarsi a lungo al club senza sapere se effettivamente esso competerà per traguardi importanti, al di fuori della corsa scudetto.
Da tempo Paolo Maldini ha dichiarato che il Milan sarà competitivo anche in ambito internazionale specificando fin da subito che se così non fosse, Leao avrebbe tutti i buoni motivi per spiccare il volo altrove. L’intenzione ovviamente è quella di tenerlo e convincerlo della bontà del progetto.
Continuiamo ad avere solide basi che ci riferiscono che Leao rinnoverà fino al 2026 alla cifra pattutita di 7 milioni di euro. Oltre tale ingaggio il Milan non andrà. Qualora il giocatore, insieme al suo entourage, dovesse opporre resistenza o aspettare oltre il dovuto, per lui sarà cessione.
I rossoneri ovviamente vogliono scongiurare questa ipotesi e faranno di tutto per stringere i tempi. Sono infatti previsti altri incontri a breve per definire il tutto entro l’anno.
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Calciomercato
Fiorentina, decise almeno tre cessioni: i nomi
La Fiorentina è chiamata al rush finale in questo impegnativo 2024: poi sarà tempo di mercato.
Un dicembre complicato per i colori viola, tra il grave problema di Bove e l’uscita dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli, è chiaro che dopo i picchi altissimi toccati nelle precedenti giornate alcuni uomini di Palladino abbiano bisogno di rifiatare.
Il campionato però, contrariamente alla Conference League dove l’obiettivo è stato raggiunto accedendo direttamente agli ottavi della competizione in programma a marzo, non conosce soste.
Due sfide a tinte bianconere prima dello scoccare del nuovo anno: domani al Franchi contro l’Udinese, domenica 29 all’Allianz Stadium contro la Juventus, l’accerrima rivale per i tifosi, ma fedele partner di mercato per la società.
Fiorentina, la strategia del mercato in uscita
Intanto il 2 gennaio aprirà la sessione invernale di mercato, e la Fiorentina promette di essere una delle protagoniste: c’è l’ambizione di essere competitivi fino al termine della stagione.
Sono state definite le idee per cedere almeno tre elementi: capitan Biraghi se ne andrà. Dopo essere finito fuori rosa, l’esterno viola è la patata bollente in casa viola, per lui in prima fila il Napoli o la Turchia, dove il Fenerbache è pronto ad assicurarselo.
Chi se ne andrà è anche il quarto portiere Oliver Christensen, un evidente errore di mercato della dirigenza viola, che la scorsa stagione investi oltre 5 milioni di euro per assicurarselo dall’Herta Berlino, ma in viola non è mai riuscito a scalfire Terracciano, quando era il titolare della porta gigliata. Per il portierone danese qualcosa si muove dalla Bundesliga.
Il terzo che sarà messo sul mercato è Ikoné, il francese, alla terza stagione in viola, ha ormai mostrato il giocatore che è: funambolico in allenamento, ma costantemente timido, impacciato e discontinuo in campo. Nel suo futuro Ligue 1 o Premier.
Il mercato in uscita potrebbe non finire qui, tante sirene per Kayode, Parisi, Quarta e Kouamé: difficile che nessuno di questi quattro sia ancora a Firenze ad inizio febbraio prossimo.
Calciomercato
Juventus, Alessio Tacchinardi ricorda lo storico massaggiatore Sergio Giunta
Alessio Tacchinardi commemora Sergio Giunta, il leggendario massaggiatore della Juventus recentemente scomparso.
Alessio Tacchinardi ha voluto ricordare con affetto Sergio Giunta, lo storico massaggiatore del club bianconero, venuto a mancare nei giorni scorsi. Giunta è stato un punto di riferimento per generazioni di calciatori juventini, grazie alla sua professionalità e al suo carattere sempre disponibile e gentile. Tacchinardi ha sottolineato l’importanza di Giunta all’interno dello spogliatoio, descrivendolo come una figura paterna che ha saputo alleviare tensioni e dolori, accompagnando i giocatori nei momenti più difficili.
Juventus, l’eredità di Sergio Giunta
La perdita di Sergio Giunta lascia un vuoto incolmabile non solo nella Juventus, ma in tutto il mondo del calcio italiano. La sua dedizione al lavoro e il suo impegno costante hanno fatto di lui una leggenda nel suo campo. Molti giocatori e colleghi hanno espresso il loro cordoglio sui social media, ricordando le sue doti umane e professionali. Giunta ha incarnato i valori della Juventus, rappresentando un esempio di lealtà e passione che continuerà a ispirare le future generazioni.
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Fonte: l’account X di Romeo Agresti.
Alessio Tacchinardi ricorda Sergio Giunta, lo storico massaggiatore della #Juventus scomparso nei giorni scorsi ❤️ pic.twitter.com/DZsNbVN4Ky
— ilBiancoNero (@ilbianconerocom) December 21, 2024
Calciomercato
Manchester City, Haaland: “Devo migliorare e impegnarmi di più”
Manchester City, Erling Haaland si autocritica: “Devo fare meglio, lavorare di più e iniziare a esibirmi a livelli adeguati”.
Erling Haaland ha recentemente condiviso delle riflessioni personali sulla sua prestazione attuale dopo la sconfitta di oggi per 2-1 in casa dell’Aston Villa. In un’intervista rilasciata a @footballontnt, Haaland ha espresso insoddisfazione per il suo rendimento, affermando: “Non ho fatto abbastanza bene. Non ho sfruttato le mie occasioni e devo migliorare“. Queste parole mostrano una forte autocritica e la determinazione di superare le difficoltà attuali. Il giovane attaccante è noto per il suo impegno e la sua costante ricerca della perfezione, e queste dichiarazioni non fanno che confermare il suo desiderio di migliorare ulteriormente.
Manchester City, la reazione del pubblico e le aspettative future
Le parole di Haaland hanno suscitato una vasta gamma di reazioni tra i tifosi e gli esperti di calcio. Molti apprezzano la sua onestà e la volontà di migliorarsi, evidenziando come queste qualità siano essenziali per un atleta di alto livello. La stagione è ancora lunga e Haaland ha tutto il tempo per ritrovare la sua forma migliore e continuare a stupire il pubblico con le sue prestazioni eccezionali. La pressione è alta, ma la fiducia nelle sue capacità è inalterata.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Erling Haaland: “I’m looking at myself first, I haven’t been doing things good enough. I haven’t been scoring my chances. I have to do better”.
“I have to do better, work harder, and start performing because it’s not good enough”, told @footballontnt. pic.twitter.com/IFrZ8DJlJr
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 21, 2024
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