Milan, il voto al mercato dei rossoneri

Milan, finite le contrattazioni del mercato estivo è giunta l’ora di dare un giudizio all’operato di Maldini e Massara. Vediamolo insieme.

Il mercato estivo è terminato. Finalmente, dicono in molti, peccato invece per altri. È giunta l’ora però di fare le prime valutazioni sulle scelte dei rossoneri. Un mercato certamente molto difficile, caratterizzato da pochi soldi, da un closing e da un mercato in uscita pressoché inesistente.

Ebbene, senza troppi giri di parole il mercato del Milan è da 6,5. Ad essere generosi.

Partiti a parametro zero Romagnoli e Kessie, di fatto sono stati in parte sostituiti con ragazzi di probabile avvenire. Ma ci saremmo aspettati di certo altri profili. Sappiamo che né Pobega né Adli sono da considerare sostituti dell’ivoriano. Tantomeno Thiaw può essere definito il sostituto di Romagnoli.

Ci si sarebbe aspettati un rinforzo sulla corsia esterna destra dove Saelemaekers e Messias non sprecano occasione per dimostrare ancora una volta – se mai fosse ulteriormente possibile – la loro inadeguatezza. Hakim Ziyech era alla portata, mai come adesso. E voleva venire al Milan.

Probabilmente serviva un bomber da 20 gol

, cosa che né Giroud e né Origi potranno mai garantire. E sappiamo quanto sia fragile fisicamente l’attaccante belga, l’età anagrafica del francese e soprattutto i dubbi sul rientro di Ibrahimovic.

Ci si sarebbe aspettati un vice Theo Hernandez in luogo della conferma di Ballo-Touré, difensore che ha mai convinto.

Di contro, è arrivato un talento cristallino come Charles De Ketelaere per il quale il Milan ha praticamente esaurito il suo tesoretto. Auguriamoci una crescita del belga, cosa di cui siamo ragionevolmente convinti.

Thiaw, Vranckx e Dest rappresentano una scommessa che, se vinta, restituirebbe a Maldini la palma di miglior uomo mercato 2022. Ma al contempo, in caso contrario, espone a rischi le cui conseguenze potrebbero risultare letali.

Rimane un senso di inconcluso. Un amaro in bocca magari esagerato, ma persistente. L’idea che si sarebbe potuto fare di più con gente di maggiore esperienza. Lo chiedeva Pioli e lo chiede la Champions League. Io nutro parecchi dubbi, a Maldini il compito di smentirmi.

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