Milan, le inglesi alzano il prezzo: Maldini tenta Hojlund in “altri modi”

Milan, le difficoltà per arrivare ad un attaccante di peso per la prossima stagione sono evidenti e sempre le stesse. Sappiamo però che i rossoneri un movimento in avanti lo faranno per forza. Entriamo qui di seguito nel dettaglio.

Obiettivo attaccante per la prossima estate. Una sfida che la dirigenza ha già raccolto ed è intenzionata a portare avanti con il buon esito finale. Questo perchè necessariamente costretta dall’anagrafe di Giroud ed Ibrahimovic e con il secondo non ancora certo al 100% di continuare. Resta il fatto che a 42 anni suonati, l’affidamento sullo svedese giocoforza viene sempre messo in discussione.

Fatto sta che uno dei principali obiettivi – Rasmus Hojlund – pare essere messo in seria discussione proprio a causa delle ultime prestazioni (a parte quella di domenica sera). Il classe 2003 ha infatti parecchi occhi addosso da parte dei principali top player europei. Il risultato è che il prezzo aumenterà per effetto di una presumibile asta al rialzo. Alla quale il Milan non vorrà presenziare.

La cifra per il classe 2003 svedese è attualmente superiore ai 40 milioni di euro

, ma siamo certi che l’Atalanta, forte dei suddetti interessamenti, cercherà di venderlo in Premier League a non meno di 50. E le pretendenti già ci sono, parliamo infatti di Arsenal, Newcastle e Tottenham, club in grado di fare lievitare il prezzo e, aggiungiamo, di raggiungere certe cifre.

La strategia di Paolo Maldini sarà una sola. Puntare sul progetto Milan, sulla possibilità di crescere in un ambiente di certo esigente, ma con qualche pressione minore rispetto alla Premier nella quale Hojlund potrebbe essere, quantomeno all’inizio, uno dei tanti. In rossonero il ragazzo avrebbe la possibilità di allenarsi con grandi campioni in attacco e raccoglierne il testimone nel momento in cui se ne andranno, o lasceranno graduatamente il posto.

Servirà tutto questo per convincere Hojlund? Riteniamo difficile abozzare ora una previsione, fatto sta che le squadre inglesi hanno in questo momento un fortissimo appeal dovuto proprio all’ingaggio che possono offrire al giocatore stesso, di certo superiore in questo momento alle possibilità di ogni squadra italiana.

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