L’esercizio che faremo oggi non è senz’altro facile, dovremo cercare di interpretare le parole di Gianluigi Donnarumma ed adattarle al contesto rossonero che come ben sappiamo non è di quelli facili. Ma partiamo dalla dichiarazione dell’estremo portiere rossonero il quale continua a lanciare messaggi importanti ai tifosi ed alla società, quale per esempio quest’ultimo:” I colori rossoneri rappresentano tanto perchè sono cresciuto qui e sono sempre stato tifoso del Milan, non posso fare altro quindi che dare me stesso per questa maglia”.
Parole importanti, significative, rilasciate durante una chat organizzata dalla società e che all’apparenza non lascerebbero spazio a fantasie varie. Solo all’apparenza però. Il giocatore ha un contratto in scadenza nel 2021 ed è perfettamente consapevole che il Milan dovrà fare una mossa, una qualsiasi, ma la dovrà fare per non rischiare di perdere il suo talento la prossima stagione a paramentro zero.
Il punto fermo al momento è uno solo: per rimanere in rossonero Donnarumma vuole un adeguamento dello stipendio dagli attuali 6 ad almeno 8 milioni di euro più garanzie per il fratello Antonio. L’agente Mino Raiola su questo tema è fin da subito stato molto chiaro anche perchè mezza Europa sta cercando il portiere rossonero ed al momento l’ultimo dei problemi è appunto il mercato. Ma fino a che punto Donnarumma sarebbe disponibile a restare in rossonero? Questa è la domanda più difficile perchè al momento non sappiamo se sarebbe disponibile eventualmente a ridursi l’ingaggio pur di rimanere.
Ma soprattutto, fino a quanto Donnarumma potrebbe accettare di non giocare la Champions, di non competere per trofei e traguardi prestigiosi e rimanere soddisfatto in caso di qualificazione in Europa League? Questo è il dubbio principale e ritengo la risposta sia soltanto una, il portiere ama i colori del club, ama la maglia che lo ha fatto esordire a soli 16 anni, ama tutto del Milan, ma inevitabilmente vuole qualcosa di più, e non solo in termini economici. Ed è comprensibile, capibile e condivisibile la sua scelta futura, se deciderà di lasciare il club.
Questo atteggiamento ritengo sia da considerare una sorta di stretta alla dirigenza rossonera, un ultimatum peraltro reiterato, un monito alla società di fare in fretta. Ed invece al momento il club di Via Aldo Rossi glissa, gira intorno alla questione, reputa Donnarumma uno dei talenti migliori al mondo, ma fa di tutto per posticipare il problema a più avanti. Ma non è detto che più avanti ci sarà ancora tempo.
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