Milan, andiamo a spiegare la situazione relativa a Zlatan Ibrahimovic che, dopo aver vinto l’ennesimo Titolo del suo ricco palmarès, non sembra voler apporre la parola fine alla sua carriera.
Il gigante svedese quest’anno è stato sostituito dalla presenza fissa (almeno per l’ultima parte di quest’annata) di Olivier Giroud nell’attacco rossonero: il francese è stato determinante persino nell’ultimo match contro il Sassuolo, una doppietta che ha sancito definitivamente il Tricolore del Milan.
Eppure Zlatan non ha ricevuto una vera e propria ‘passerella’ o quanto meno standing ovation da parte del suo pubblico: ricordiamo come lui stesso ha detto che il Milan è stato l’ambiente più proficuo per il suo percorso da calciatore.
Ed è proprio col Milan che ha vinto gli ultimi due Scudetti da protagonista: prima direttamente sul campo, poi (grazie all’esperienza) lavorando sulla mentalità dei suoi compagni, primo fra tutti il fenomenale Leao.
Quest’anno avrebbe avuto anche la possibilità di diventare il marcatore più longevo a segnare nella storia della Champions League: se soltanto i numerosi infortuni non lo avessero tormentato, lo svedese avrebbe potuto raggiungere anche questo record a livello personale.
Ci riproverà l’anno prossimo: è questo che filtra dalle parti di Milanello, seppur l’intervento al ginocchio richieda 7
mesi abbondanti di stop, con un rientro previsto per gennaio.
Col contratto in scadenza a breve, tuttavia, Ibrahimovic non vuole ancora pensare al ritiro: certo tutto dipenderà da come risponderà il suo fisico in questi mesi di recupero, ma la sensazione è che il totem di Malmöe voglia continuare a dire la sua.
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, infatti, presto ci sarà un meeting coi vertici rossoneri (Maldini-Massara): si discuterà di questo rinnovo contrattuale, che verrà stipulato in base al raggiungimento di determinati obiettivi con i ragazzi di Pioli.
Naturalmente verrà proposto un ingaggio al ribasso, dato che il fisico dell’ex PSG, Juventus e Inter (tra le altre) è piuttosto traballante e non fornisce sicurezza neanche allo stesso Ibra.
Basti pensare al ‘Ho giocato per 6 mesi senza un crociato, non avevo intenzione di smettere’: è questa la voglia, l’attaccamento ad una maglia del genere e l’amore che Zlatan nutre verso il Milan, e che lo ha spinto a prendere questa decisione.
Con la speranza futura che la frase ‘Italia è Milan’, possa ancora tramutarsi in realtà.
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