Milan, per Leao non è tempo di aspettare: il rischio è altissimo

Milan, come si può evincere chiaramente dal titolo, il mio editoriale verterà sul rinnovo di Rafael Leao che ricopre, a mio parere, priorità assoluta.

Non è più tempo di aspettare. Quando le attenzioni iniziano ad arrivare, quando i principali club europei, e non solo, bussano alla porta di Via Aldo Rossi…insomma, quando la macchina si muove, urge correre ai ripari. Forti comunque di una cosa, Leao è di proprietà del Milan è solo il Milan può perderlo.

Senza giri di parole o fronzoli, l’agente del giocatore (ancora per poco e solo per questa ultima trattativa) è Jorge Mendes. Un volpone, un potente, un uomo che però ha semplicemente chiesto al Milan una cifra, 7 milioni di euro per rinnovare.

In questi ultimi mesi i rossoneri si sono seduti spesso intorno al tavolo con l’entourage del classe 1999 portoghese, ma la loro offerta è mai arrivata a soddisfare le richieste. Si è partiti da 4, fino ad arrivare a 5 milioni, poi con l’aggiunta di bonus si è arrivati a sfiorare i 5,5. Ma la richiesta è 7, e tale rimarrà.

Muoversi adesso significa blindare un giocatore che attualmente prende “la miseria” di 1,5 milioni di euro. Un giocatore che vuole rimanere al Milan e che ama l’Italia. Ma scommettiamo che tutto questo amore, per un ingaggio da 8-10 milioni, verrebbe meno? Perché tirare così tanto la corda?

Al momento offerte ufficiali non ce ne sono ancora state, non rispondono a verità i 120 milioni offerti dal Chelsea. Ma sia il club inglese suddetto, sia il Manchester City che il Real Madrid guardano Leao come un bambino il giocattolo preferito. E, siamo certi, la proposta l’avanzeranno.

Restano da capire le reali intenzioni di Gerry Cardinale. La patata bollente Leao sarà lui a gestirla. Se la proprietà non concederà deroghe per superare il tetto ingaggi a 4,5, allora Leao partirà al 100%. Se il tetto ingaggi, in maniera del tutto eccezionale, verrà innalzato, ci saranno ottime probabilità di vedere il portoghese vestire maglia rossonera.

Tutto molto più semplice di quanto sembra. Da che parte vorrà stare il Milan?

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