Milan, Scamacca costa troppo: piano B solo ad una condizione

Milan, il futuro di Scamacca è ancora del tutto incerto. In questi giorni il giocatore è stato a lungo accostato al Milan per la prossima stagione. Ma andiamo a vedere cosa c’è di vero intorno a queste voci.

Gianluca Scamacca potrebbe tornare in Italia alla fine di questa stagione. L’ex attaccante del Sassuolo non sta infatti trovando fortuna nel West Ham presso il quale si è trasferito in estate per la cifra di 36 milioni di euro.

L’attaccante, per caratteristiche tecniche, è da sempre stato oggetto di particolari attenzioni proprio dallo stesso Milan, ma la cifra richiesta dal club emiliano è sempre stata fuori dalla portata del club meneghino.

Il classe 1999 riteniamo che al Milan ci verrebbe al volo. Non ha mai nascosto il fatto di essere un acceso fan proprio dello stesso Zlatan Ibrahimovic dal quale potrebbe imparare moltissimo, oltre naturalmente all’altro “mostro sacro” Olivier Giroud. Due dispensatori di saggezza e modo di vivere che qualunque ragazzo vorrebbe come tutor.

Ma siamo sicuri che il Milan, allo stato attuale, cerchi ancora un profilo come Scamacca? Riteniamo al momento che il nome sia ancora tenuto sotto osservazione, ma che tuttavia i giocatori seguiti siano altri. Sappiamo infatti dell’interessamento per Balogun 

e David, due profili tutt’altro che facili da prendere per le cifre richieste dai rispettivi club.

Il West Ham per cedere Scamacca chiede anch’esso una cifra elevata, sicuramente non meno di 40-45 milioni di euro. Cosa che i rossoneri non sono disposti ad accettare. E non solamente per una questione di soldi. il giocatore è infatti considerato bravo, potenzialmente ancora da progredire, ma ci sono diversi dubbi sulla vena realizzativa e sulla capacità di compiere il grande salto.

Al momento quindi possiamo sostenere che Scamacca possa essere uno dei tanti piani B che il Milan sta valutando, compreso Mauro Icardi.

Un piano B esclusivamente ad una condizione. I rossoneri sarebbero infatti disposti a sedersi intorno ad un tavolo con gli inglesi solo se accettassero l’ipotesi di un prestito con diritto di riscatto. L’obbligo non verrebbe contemplato. Questo per provare il ragazzo senza eccessivi vincoli, un modo per essere ancora nelle condizioni di restituirlo al mittente qualora non si dovesse trovare con la maglia rossonera.

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