3 Coppe Intercontinentali, 7 Coppe dei Campioni oltre svariati trofei nazionali, ritengo che il Milan non abbia certo bisogno di presentazioni. E come tale deve pretendere rispetto e soprattutto ottenerlo. Il preambolo viene reso necessario allorquando si deve trattare il rinnovo di Gianluigi Donnarumma, sulla carta facile, di fatto un gioco d’incastri con un burattinaio che tira i fili dal nome Mino Raiola.
Donnarumma ha davanti a sè tre possibilità, rinnovare con il Milan, essere ceduto oppure non rinnovare ed essere così liberato a parametro zero a fine anno. Ovviamente il Milan dovrà scongiurare l’ultima ipotesi cercando di rinnovare il contratto con il portierone siccome questo è il volere del club e quello del giocatore. Ad inizio articolo ho scritto che sulla carta la trattativa parrebbe facile, verissimo, c’è il volere del club, sembra ci sia il volere anche del giovane portiere, ma i conti vanno fatti insieme all’oste pertanto si deve coinvolgere anche l’agente Mino Raiola, e qui inizia il bello, o il brutto….dipende come la si vuole vedere.
Raiola chiede 10 milioni di euro annui per il rinnovo di Donnarumma, cifra impossibile per il Milan che avrebbe già chiaramente fatto intendere la sua indisponibilità ad accettare tali condizioni. Probabile che la richiesta del procuratore sia provocatoria, che abbia sparato alto per capire le reali intenzioni del club. Ma altresì probabile che l’italo-olandese sia già in parole con altri club (Juventus?) per piazzare il portiere della nazionale a parametro zero intascandosi una mega provvigione. Il Milan non può non ascoltare questi segnali e soprattutto non può restare fermo.
Il Milan ha perso la battaglia, da qualunque parte la si guardi, Raiola ha fatto la mossa giusta, i rossoneri sono sotto scacco, ma possono uscirci. Come? Vendendo Donnarumma alla migliore offerente che al momento pare essere il Chelsea. Difficile ottenere 50 milioni, stando così le cose anche 35-40 potrebbero già significare un successo, l’alternativa la sappiamo, l’ho scritta prima, si perderebbe Donnarumma a parametro zero ed il detto piuttosto che niente meglio piuttosto in questo caso ritengo sia mai più veritiero.
Da questa vicenda se ne esce tutti sconfitti, il Milan in primis con la sua dirigenza ancora poco scafata per potere combattere una battaglia con un vecchio lupo di mare come Raiola. Ma ne esce sconfitto anche Donnarumma il quale ha avuto mesi davanti per fare lui per primo una mossa, è stato portiere del Milan a 16 anni, è portiere della Nazionale, ritengo non gli manchino le palle per prendere decisioni. Eppure non l’ha fatto, si è dichiarato innamorato del Milan, salvo poi lasciare fare a chi gli promette soldi e prestigio, ed al momento non possono essere i rossoneri, ma in futuro chissà. C’è gente che per amore del suo club è sceso in Serie B, ed è il suo predecessore in Nazionale. I gesti li fanno le persone, i procuratori spesso ammazzano i sentimenti del calcio, soprattutto se si stanno ad ascoltare.
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