Milan, un allenatore da…nazionale ? La Figc è in fermento, possibile un cambio alla guida della Nazionale
Sono giorni particolari in seno alla Figc, dove il presidente federale Gabriele Gravina è al lavoro per convincere il ct Roberto Mancini a non lasciare l’incarico. La notizia è arrivata in redazione, tutti i dettagli.
Dopo aver vinto il campionato europeo, mancato la qualificazione ai mondiali e aver qualificato gli azzurri alle finali della Nations League, il ct sta pensando di lasciare la guida azzurra. Spiazzando i vertici federali.
All’origine del possibile addio dell’allenatore, due fattori precisi: la voglia di tornare al lavoro quotidiano sul campo e la delusione per le critiche rivoltegli dopo gli ultimi risultati. Ritenute eccessive dal ct e dallo staff tecnico.
Lo stato di salute del calcio italiano è quello che è: stadi vecchi ed obsoleti, squadre infarcite di stranieri, pochi italiani in rosa, giovani costretti nelle retrovie. Con il ct costretto a dare visibilità anche alle riserve nei club.
Un eventuale addio dell’attuale ct azzurro, potrebbe avere ripercussioni anche sulla guida tecnica rossonera. Non è un mistero che nel novero dei possibili candidati alla successione compaia il nome di Stefano Pioli.
Infatti i vertici federali hanno apprezzato il grande lavoro fatto dal tecnico emiliano a Milanello. L’empatia con i giocatori e la società, la capacità di rilanciare e rigenerare giocatori, l’educazione ai giovani.
Fanno compagnia al tecnico milanista, le candidature di altri nomi. Alla spicciolata: Fabio Cannavaro, Andrea Pirlo, Fabio Grosso, Paolo Nicolato, Claudio Ranieri, Gennaro Gattuso.
Ma è innegabile che in federazione abbiano un occhio di riguardo verso Stefano Pioli, legato contrattualmente ai colori rossoneri fino al 30/06/2025. Il rinnovo è avvenuto un mese e mezzo fa, a conferma del grande legame.
La posizione negli uffici di Casa Milan, l’abbozzo casting per l’eventuale dopo Pioli
La dirigenza rossonera è al corrente del momento di travaglio fra il ct Roberto Mancini e la Figc. Sanno che Stefano Pioli appartiene alla rosa dei candidati per l’eventuale sostituzione alla guida della Nazionale.
Nonostante il contratto in essere, il Milan con un gesto di grande classe darebbe il via libera all’allenatore che ha riportato il tricolore dopo 11 lunghi anni. Ma solo nel caso fosse lo stesso a richiedere il via libera.
Nelle segrete stanze di Casa Milan si lavora ad un primo casting, nell’eventualità di doversi separare dal tecnico di Parma. La proprietà americana ha dato carta bianca all’area tecnica, in merito.
L’idea è quella di affidarsi possibilmente ad un allenatore italiano. Il nome di Ignazio Abate è ritenuto acerbo. Le suggestioni Antonio Conte e Carlo Ancelotti resteranno tali. Ma si è liberato Luis Enrique: l’ex ct della Spagna appare il profilo giusto.
Tuttavia, un allenatore che viene seguito con molta attenzione e discrezione è Filippo Inzaghi. L’ex bomber è stato alla guida rossonera nella stagione 2014/15. Il legame con Paolo Maldini è molto forte, candidatura da non sottovalutare.
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