Non c’è dubbio che la giornata vissuta ieri in casa viola ha avuto un ripercussione notevole sul presente e probabilmente lo avrà anche nel prossimo fututo. Le dimissioni di Pioli, decisione da Uomo vero, chiamato in causa e destabilizzato per le parole del comunicato in cui si faceva cenno alla poca serietà in questa seconda parte del campionato. La Fiorentina, se non aveva più fiducia del proprio mister, avrebbe dovuto fare una scelta più coraggiosa e decidere lei per l’esonero! Al posto di Pioli torna Montella, pronto a rilanciarsi, dopo che l’esperienze dopo il triennio viola non sono state fortunate, dalla Samp al Siviglia, passando per il Milan. A Firenze, da allenatore, Montella ha lasciato un grande ricordo dal punto di vista tecnico, anche lui lasciò, da ambizioso, la Viola con comunicati e “stracci” fatti volare via con la Proprietà. Poi, a freddo, c’è stata una riconciliazione coi Della Valle, soprattutto con Diego. Ed è stato Diego, afficancato dal fratello Andrea, a riscegliere Montella!
Una scelta che avrà ripercussioni anche sul futuro prossimo? Pare proprio di si. Corvino, direttore generale e uomo dei Della Valle, richiamato a risanare i conti, compito assolto lodevolmente, ma che dal punto di vista tecnico non ha saputo metter a disposizione gli uomini giusti, diciamo noi, a Pioli, potrebbe veder modificato il proprio ruolo. Corvino spingeva per la soluzione Bigica, traghettatore fino a fine stagione. Da luglio si sarebbe ripartiti da Di Francesco
, con il quale c’era qualcosa di più di un accordo verbale per un contratto triennale. La scelta, la decisione di Della Valle, spariglia tutto: i due ex tecnici della Roma hanno un modo diverso d’interpretare il calcio. Più corsa e profondità per Di Francesco, più tecnico e ragionato Montella, modi di giocare che avranno ripercussioni sul prossimo mercato. Campagna acquisti che in casa viola non sarà seguita da Carlos Freitas: il direttore sportivo portoghese, arrivato in viola nel 2016, con particolari competenze per il mercato francese e del nord Europa, è pronto a lasciare la Fiorentina. Ieri si parlava di dimissioni anche da parte sua, ma il vociferato addio, per un ritorno in Francia, è pronto per fine giugno.Una stagione quella viola, in attesa del ritorno della semifinale di Coppa Italia, deludente dal punto di vista tecnico, il cui responsabile non può essere solo Pioli, non può essere solo lui il capro espiatorio. Corvino non gli ha dato una squadra all’altezza, la proprietà non lo ha messo in condizione di dare il meglio: scelte di mercato condivise da tutti e sempre al ribasso, con dimezzamento del monte ingaggi nel corso degli ultimi due anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Crediamo, come recitava il comunicato della Fiorentina di lunedì scorso, che è arrivato il momento che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
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