La prima sconfitta del Napoli ha messo in evidenza le lacune partenopee ed il caso Osimhen rischia di complicare i piani.
Dopo quattro amichevoli vinti senza subire reti, arriva la prima sconfitta per il Napoli di Antonio Conte.
Il Girona, come certificato, è avversario di tutto rispetto: consapevoli che, differenza degli azzurri, si è qualificato per la prossima Champions League.
E contro gli spagnoli si sono viste lacune sempre più evidenti nella rosa partenopea: a partire dalla mancanza di un vero 9.
Inutile girarci intorno, nonostante le dichiarazioni di rito: la mancata cessione di Osimhen a inizio agosto inizia a diventare un problema.
Il Napoli, dal canto suo, sperava di aver già risolto la questione.
Intanto senza la cessione del nigeriano, ovviamente, Manna non può affondare il colpo per Romelu Lukaku (unico obiettivo indicato da Conte in attacco).
Il belga, intanto, aspetta con pazienza il Napoli e ha rifiutato il trasferimento all’Aston Villa.
Come detto pocanzi, l’acquisto di Lukaku dipende dall’uscita di Osimhen.
Il problema è che ad oggi di offerte concrete per il nigeriano non ne sono arrivate: o almeno non alle cifre richieste da De Laurentiis.
La clausola rescissoria da 130 milioni di euro ha terrorizzato tutte le pretendenti europee: compreso il PSG (che si è defilato), unico club che sembrava potersi avvicinare a quella quota.
Ad oggi, l’unica alternativa sembra l’Arabia.
Intanto il nigeriano non è mai stato convocato da Conte per le cinque amichevoli disputate dal Napoli: un segnale chiaro di come Osimhen sia fuori dal progetto azzurro.
Ricordando che, durante la conferenza di presentazione, il tecnico leccese aveva fatto capire che sul nigeriano l’accordo con la società era chiaro. Come chiare sono state le indicazioni sul nome dell’unico sostituto possibile: Romelu Lukaku
.La situazione inizia a diventare delicata: anche perché tra meno di una settimana il Napoli scenderà in campo per il primo impegno ufficiale della stagione (contro il Modena) in Coppa Italia.
In questo momento il 9 scelto da Conte pare Giacomo Raspadori, che però per caratteristiche non può fare il gioco di sponda richiesto.
Simeone (più 9 di Raspadori) non ha mai convinto Conte: così come Ngonge che il tecnico vede più come esterno a tutta fascia.
Cheddira, dal canto suo, nel precampionato ha fatto bene, ma non può essere certo la soluzione al problema centravanti.
L’acquisto di Lukaku è una necessità, per non compromettere la preparazione del nuovo Napoli.
Lukaku non è l’unico acquisto che serve agli azzurri.
A centrocampo la coperta è cortissima. L’obiettivo numero uno si chiama Gilmour, giocatore della quale Manna proverà ad accelerare (nei prossimi giorni) per fare un altro regalo a Conte. Ma non basterà, di certo, solo un colpo.
Per quanto riguarda il capitolo esterni, Conte vede Di Lorenzo come braccetto destro della difesa a tre, dunque sulla fascia è stato utilizzato Mazzocchi. Una soluzione che, di certo, non può essere quella definitiva.
Il Napoli cerca, quindi, un giocatore in grado di coprire l’intera fascia e fare i movimenti richiesti dal tecnico salentino in quel ruolo.
Aggiornato al 04/08/2024 10:52
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