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Napoli, Manna: “Quasi ricattati da Kvara, lavorava col PSG da Maggio. Con Danilo avevamo un accordo, ma poi…”

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Serie A

Il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna è intervenuto oggi in conferenza stampa per commentare il mercato di gennaio dei partenopei.

A seguire l’intervista completa

Napoli, le parole di Manna

“Ci tenevamo a chiarire alcune dinamiche che possono sembrare non corrette. Ci mettiamo la faccia con tutta trasparenza. Ringraziamo Kvaratskhelia per quello che ha fatto per il Napoli e per quello che ha dato. Abbiamo provato a sanare una situazione complicata, ma ci siamo visti costretti a fare questa cessione. Non eravamo ricattati ma quasi. Abbiamo trattato il rinnovo fino a 20 giorni prima. Poi le dinamiche e la volontà del giocatore ci ha portato a fare una cosa diversa”.

Il sostituto di Kvaratskhelia
“Abbiamo provato a sostituire Kvara in modo adeguato, ma non siamo riusciti a concretizzare delle trattative che avevamo perché i parametri a gennaio sono diversi. Difficile che i calciatori forti si spostino a gennaio. Poi alcuni valori non erano in congrui rispetto ai nostri standard, soprattutto per i livelli salariali”.

I rinnovi di Meret, Olvera e Anguissa
“Quello di Olivera è pressoché fatto. Ha voluto fortemente rinnovare. Come lo vuole Meret, non siamo lontani. A dicembre ci siamo detti che ci saremmo rivisti dopo il mercato. Siamo tranquilli e ci rivediamo con l’entourage nelle prossime settimane. Anguissa ha un contratto con due anni di opzione. Abbiamo parlato con loro per fare un nuovo contratto e lo rifaremo nei prossimi mesi. Non abbiamo l’urgenza ma è un calciatore che merita e che vuole restare a Napoli”.

Danilo
“Avevamo un accordo, avevamo definito pressochè tutto. Ci aspettavamo arrivasse nei giorni successivi. Poi ha fatto una scelta professionale e di vita diversa. Ci sono anche gli aspetti umani che vanno presi in considerazione. Pensavamo di riuscirci poi purtroppo è andata così. Poteva darci un contributo importante. Per Comuzzo avevamo pensati di fare un investimento sul futuro. Ci permetteva di mandare a giocare Rafa Marin, avevamo un accordo, aspettavamo il difensore. Abbiamo fatto un’offerta reale, ne abbiamo fatta un’altra, ci eravamo spinti già oltre al valore del calciatore. Ma non siamo riusciti a portarla a termine. Dispiace che sia stato tutto così mediatico”.

Napoli

LA GRINTA DI DANILO A BRACCIA APERTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il confronto con Conte
“Con il mister ci siamo confrontati, chiaro che non siamo contenti, io per primo. Le aspettative della gente a volte sono troppo alte, e le abbiamo creato anche noi. Ma siamo consapevoli di avere un gruppo che è in grande crescita e non dobbiamo sminuirlo.

Le strategie sono sempre convergenti, non c’è da risanare niente tra noi e Conte. Stare qui a parlare di mercato sminuisce quanto fatto finora. La squadra era arrivata decima, abbiamo completato l’organico e che grazie al lavoro di tutti ha consolidato una posizione che è in linea con il nostro obiettivo, ovvero rientrare nelle competizioni europee. Quando si parte con un progetto nuovo, una realtà come Napoli può essere vista di passaggio. Ma passa attraverso tanti altri aspetti, non solo del campo. I risultati che stiamo avendo ci fa pensare che abbiamo accelerato il percorso, ma non sempre è così. Potevamo fare meglio e mi assumo le responsabilità, è stato difficile. Ma finita questa conferenza il discorso è chiuso, vogliamo che si parli del campo”.

E Garnacho? 
“Ce ne sono stati tanti che non sono usciti. Garnacho lo abbiamo trattato anche prima della partenza di Kvara. Abbiamo fatto un’offerta importante andando vicino alle richieste dello United. Il giocatore voleva essere accontentato economicamente, ma non l’ho trovato corretto nei confronti degli altri giocatori. Abbiamo un livello medio salariale”.

Adeyemi
“Con lui avevamo una bozza di accordo con il Dortmund. Siamo stati lì, abbiamo parlato ma il calciatore non era sicuro e non è voluto venire adesso. Non abbiamo voluto insistere. Tutti i calciatori che sono arrivati da quest’estate hanno voluto fortemente venire a Napoli. Se io devo convincere un giocatore a venire, con un’alta posizione e con uno dei migliori allenatori al mondo, non vieni. I giocatori importanti sono difficile che saranno lasciati partire. I soldi delle varie cessioni verranno rinvestiti per completare la rosa in vista della prossima stagione. Con Saint-Maximin problemi burocratici, anche pretese che nè noi nè il Fenerbahce poteva accontentare”.

Napoli

Kvara-PSG
“A gennaio di grandi investimenti non se ne fanno, tolte le big mondiali come City e Psg. Kvaratskhelia lavora col Psg da maggio dell’anno scorso. Non l’abbiamo ceduto, abbiamo ricevuto diverse offerte. Non volevamo perdere il nostro miglior giocatore per dare un segno di forza. Poi nei successivi mesi abbiamo dato il massimo, non ci siamo riusciti non solo per volontà nostra, anzi. Poi siamo stati costretti a fare un’operazione che si è presentato l’1 gennaio”.

Okafor
“La sua situazione con il Lipsia sono dinamiche di altre club. Non è vero che non ha passato le visite. Un po’ indietro lo è per i nostri parametri, lavoriamo in un certo modo. Ha bisogno di un po’ di tempo per rientrare in condizione”

Garnacho e Adeyemi erano fattibili?
“Noi lavoriamo per caratteristiche. Garnacho è stato veramente credibile, siamo stati vicini, come con Adeyemi. Non vogliamo creare aspettative e buttare fumo negli occhi. Dispiace che tutto quello che proviamo a fare esce, probabilmente siete bravi. Quando le cose cambiano in corso mi dispiace. Anche quest’estate ci sono state forzature. Rimaniamo concentrati e non perdiamoci nella negatività”.

Parliamo di Rafa Marin
“Era entrato in rosa per sostituire Ostigard, è un giocatore sul quale abbiamo investito. Oggettivamente abbiamo in rosa dei calciatori che stanno dimostrando un livello alto, normale che faccia fatica. Ha bisogno di ambientarsi, anche se sono passati sei mesi. Avevamo i documenti pronti con il Villarreal. Poi non ci sono state più le condizioni e abbiamo proseguito in questa direzione. Deve continuare a lavorare ogni giorno come fosse la partita della domenica. Scendiamo in campo in 11 ma siamo tutti quanti. Yeremay? Abbiamo visto, come tanti su cui ci siamo informati”.

Mercato per accontentare la piazza
“Presi per il collo è un termine forte e scorretto. Normale che se hai disponibilità il prezzo sale. Il mercato estivo è diverso, ci sono più giocatori disponibili, dinamica che abbiamo già attraversato. Non è corretto uscire dai nostri parametri e iper valutare un calciatore. La nostra realtà è questa. C’è ambizione, le aspettative della piazza sono alte. Siamo tranquilli, sappiamo quale è il nostro obiettivo. Non dico che non dobbiamo sognare. Ci tengo a calmare gli animi. Tutti sappiamo quello che dobbiamo fare e stiamo lavorando per arrivarci”. Ci sono club che possono fare delle cose e noi no perchè non è corretto farle per la nostra storia e i nostri valori. Non faremo operazioni per accontentare la piazza”.

Napoli

LA FOMAZIONE DEL NAPOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Occhi sulla prossima finestra di mercato
“A Napoli sono arrivato a giugno. Abbiamo preso il miglior allenatore e ci siamo allineati. Abbiamo consegnato la squadra vera l’ultimo giorno di mercato. Aspettavamo l’uscita di Osimhen. Le scelte erano state fatte da 20/30 giorni, aspettavamo la disponibilità economica e poi il presidente ce l’ha data. Quest’anno possiamo arrivare in modo diverso perchè la cessione di Kvara ci aiuta. Possiamo programmare in anticipo, con un allenatore che conosce la rosa. Partiamo in vantaggio. Dobbiamo essere organizzati, precisi e puntuali, lavorando fin da ora per il prossimo mercato”.

Kvara non voleva rimanere?
“Avremmo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare il contratto per proteggerci da alcune dinamiche extra calcio che si sono presentate e ci hanno obbligato a cederlo. Quando un giocatore vuole andare via è difficile convincerlo a restare. Perchè dobbiamo tenere un giocatore che qui non ci voleva stare. Chiunque sta qui deve volerlo. Deve avere la volontà di sacrificarsi tutti i giorni. Questi valori devono essere alla base, se vengono meno non ha senso perseguire delle cose che non danno nulla. Tanto vale lasciarli andare. Non piace costringere le persone. Come se marito e moglie non si amano più, divorziano. Conte si è speso in prima persona per provare a convincerlo. Bisogna fare le cose con i tempi giusti. Andava rinnovato quando si era capito che fosse stato al centro del progetto”.

Dorgu
“Di questioni tecnico tattiche se ne occupa l’allenatore, poi vediamo quali sono le scelte. Non entro con lui figuriamoci con voi. Il Napoli deve prendere giocatori forti, che siano giovani o più grandi. Dorgu per esempio lo abbiamo trattato per l’estate, poi se lo United arriva e fa un’offerta fuori mercato è difficile dirgli di aspettarci. Se c’è un’opportunità come McTominay la prendiamo. Se hanno una prospettiva meglio, ma non è una condizione fondamentale. Lo dimostra il mercato di quest’estate. Responsabilità mia se non abbiamo sostituito Kvara. Ma da quest’estate abbiamo sbagliato poco. Fare lo step in più vuol dire che mettono un giocatore lì dentro in un gruppo che si fa un c**o così. Il Napoli non finsice oggi e il mercato non è finito ieri, riparte. Dobbiamo essere bravi a dimostrare solidità, per dare risposte e certezze a tutti, rimanendo focalizzati sull’obiettivo principale”.

Billing
“Questo Napoli merita solo parole positive, nessuno si aspettava un rendimento per genere. Conte chiede, Conte non chiede, non è corretto. Noi siamo il Napoli. Ci sono contraddittori come ovunque, ma le scelte sono per lo più condivise. Poi se le operazioni saltano bisogna essere veloci e creativi. Le scelte fatte in estate erano ampiamenti condivise. Abbiamo sostituto Folorunsho, che rimane un buon giocatore, sta giocando titolare alla Fiorentina perchè ha lavorato qui sei mesi come da altre parti non lavorano. Billing ha bisogno di entrare in un metodo di lavoro diverso. Dimostrerà il suo valore. Tutte le cose sono state condivise, dal campio del portiere al centrocampista e al difensore in più, che non siamo riusciti. Con tre mesi è più semplice, con un mese questo è il risultato”.

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Liverpool, van Dijk saluta a fine anno? Sondaggio del PSG

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Liverpool

Il futuro di van Dijk al Liverpool è incerto. Mentre i Reds puntano alla Premier e alla Carabao Cup, la rivoluzione in estate è alle porte.

Con la stagione che volge al termine, il Liverpool, reduce dall’eliminazione in Champions League, si prepara a una possibile rivoluzione in estate, La squadra, che si trova con un ampio margine di vantaggio nella corsa al titolo in Premier League, sta già guardando al futuro, ma c’è una grande incognita che potrebbe sconvolgere i piani: l’addio di Virgil van Dijk, capitano dei Reds.

Arrivato al Liverpool nel gennaio del 2018, van Dijk ha rappresentato un vero e proprio pialtsrato della difesa della squadra di Klopp. Il suo contratto scade nel 2025, ma nonostante le voci su un possibile rinnovo, un recente incontro nel tunnel degli spogliatoi di Anfield ha acceso nuovi interrogativi.

Dopo la partita di ritorno degli ottavi di Champions League, in cui il PSG ha avuto la meglio ai rigori, van Dijk è stato visto conversare con il presidente dei parigini Nasser Al-Khelaifi e il direttore sportivo Luis Campos. Questo incontro ha alimentato speculazioni su un possibile trasferimento del centrale olandese al club parigino a parametro zero.

PSG, Liverpool

MADRID, SPAIN – JUNE 1, 2019: Virgil Van Dijk of Liverpool pictured during the 2018/19 UEFA Champions League Final between Tottenham Hotspur (England) and Liverpool FC (England) at Wanda Metropolitano.

PSG e Al-Hilal su van Dijk: contatti e Offerte

Secondo quanto riportato da L’Equipe, non ci sarebbe ancora una vera e propria trattativa, ma i contatti tra le parti esistono. Il PSG, infatti, avrebbe bisogno di rinforzare il reparto difensivo, soprattutto se Marquinhos dovesse accettare l’offerta proveniente dal campionato saudita.

Inoltre, sempre secondo la stessa fonte, van Dijk sarebbe nel mirino anche dell’Al-Hilal, che avrebbe messo sul piatto un contratto faraonico da 20 milioni di euro. Al momento, però, l’olandese non ha ancora risposto a questa proposta, lasciando il suo futuro avvolto nell’incertezza.

Liverpool tra presente e futuro

Mentre il futuro dell’olandese resta un’incognita, il Liverpool è impegnato a concentrarsi sugli ultimi obiettivi stagionali. Con un vantaggio di 15 punti sull’Arsenal a nove giornate dalla fine della Premier League, i Reds sono sulla buona strada per un altro titolo.

La squadra, infatti, si sta preparando alla finale di Carabao Cup, dove i Reds affronteranno il Newcastle domenica 16 marzo alle 17:30. La vittoria di questi ultimi trofei potrebbero segnare un’importante chiusura di stagione, prima di un’estate che promette di essere decisiva per il futuro della squadra e del suo capitano.

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Accordo verbale Napoli-Empoli per Marianucci

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Calciomercato salisburgo

Il Napoli sigla un accordo verbale per il giovane talento dell’Empoli Luca Marianucci, promettente difensore centrale classe 2004.

Dettagli sull’accordo

Il Napoli ha raggiunto un’intesa verbale con l’Empoli per l’acquisizione del giovane talento Luca Marianucci, difensore centrale italiano nato nel 2004. Secondo quanto riportato, Marianucci ha accettato di firmare un contratto quinquennale con il club partenopeo, confermando così la sua volontà di unirsi alla squadra azzurra nella prossima stagione.

Prossimi passi per la finalizzazione

Ora, il Napoli è in attesa di procedere con i passaggi formali necessari per completare l’accordo e rendere ufficiale il trasferimento. Questa mossa rappresenta un investimento strategico per il club, puntando su un giovane di prospettiva che potrebbe rinforzare la difesa nel lungo termine.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Genoa, Matteo Scala osserva giovani talenti a Renate-Padova

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genoa gilardino

Il Genoa punta i talenti del futuro: il dirigente Matteo Scala avvistato a Meda per osservare De Leo e Fortin, promesse del calcio italiano.

Scala in missione per il Genoa

Il dirigente del Genoa, Matteo Scala, è stato avvistato al Città di Meda per assistere alla partita Renate-Padova. L’obiettivo della sua visita? Tenere d’occhio due giovani promesse del calcio italiano: il centravanti nerazzurro Lorenzo De Leo, classe 2005, e il portiere del Padova, Mattia Fortin, nato nel 2003.

Giovani talenti sotto la lente di ingrandimento

Lorenzo De Leo e Mattia Fortin sono due nomi che stanno attirando l’attenzione di molti club. De Leo, con le sue prestazioni impressionanti, si è già fatto notare come un potenziale attaccante di spicco, mentre Fortin sta dimostrando di avere le qualità necessarie per diventare un portiere di alto livello. La presenza di Scala alla partita sottolinea l’interesse del Genoa nel potenziare la propria squadra con giovani talenti, un segnale chiaro della strategia del club di investire nel futuro.

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Fonte: l’account X di Schira

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