Le alternative in quel ruolo di certo non mancano, ma il Napoli ha una colonna portante che si chiama Kalidou Koulibaly.
Dopo le prestazioni incerte e deludenti della scorsa stagione (in cui per altro il Napoli ha concluso al quinto posto a -1 dalla Champions), il forte difensore partenopeo aveva attirato alcune sirene dai top club europei, con De Laurentiis incerto se iniziare o meno una trattativa.
E’ rimasto invece in Campania, e in questa stagione è diventato il difensore che abbiamo imparato ad apprezzare.
Preciso nelle chiusure difensive, riesce a leggere (e di conseguenza intercettare) le diagonali offensive e spesso si spinge in avanti alla ricerca del gol.
In questo campionato vanta di sole due reti all’attivo: la prima (molto pesante) di inizio stagione contro la Juventus al Maradona, mentre la seconda nella netta vittoria in trasferta ad Udine 0-3.
Roccioso e prestante dal punto di vista fisico, è una garanzia per Luciano Spalletti che spesso e volentieri gli ha affidato la fascia da capitano, a dimostrazione di quanto si affidi al suo leader tecnico e tattico.
Tuttavia non le ha giocate tutte quest’anno, e per gli impegni della Coppa d’Africa (uscito vincitore col suo Senegal), e per alcune problematiche a livello muscolare che hanno costretto Spalletti a trovare valide alternative.
Che rispondono al nome di Rrahmani (alla sua seconda stagione al Napoli nella quale si è dimostrato il suo valore in campo dopo l’esperienza a Verona sponda Hellas), e Juan Jesus, che col tecnico di Certaldo ha ritrovato fiducia e morale, mettendo tanta sostanza sul campo da gioco.
Dicevamo però di Koulibaly, che nei panni di leader è davvero a suo agio, e l’ultima riprova è arrivata sabato nel big match contro l’Inter, sia in campo che fuori.
Tra i migliori della partita, ma soprattutto ha avuto il coraggio nel post-gara di non nascondere più le ambizioni partenopee: il tricolore.
E’ molto difficile pensare ad una separazione
in quest’estate perché il legame tra il campione d’Africa e la sua città adottiva, è davvero speciale e solido.Eppure potrebbe arrivare una chiamata dalla Spagna, più precisamente dalla catalogna dove il Barcellona di Xavi è alla ricerca di un muro difensivo.
Barça che sarà proprio il prossimo avversario del Napoli in Europa League, chissà che si possa discutere anche di faccende extra-campo.
Infatti, da qualche settimana, gli uomini mercato di Joan Laporta hanno inviato messaggi espliciti all’entourage del senegalese: il tecnico spagnolo leggenda del club è alla ricerca di interpreti di qualità per rivoluzionare il pacchetto arretrato, e infatti prende sempre più quota l’ipotesi Kalidou a danno di De Ligt.
Sarebbe potuto partire un intreccio di mercato che coinvolgeva la Juve, interessata proprio al senegalese in caso di partenza del difensore olandese, anche se un passaggio di Koulibaly a Torino sarebbe stroncato dal giocatore stesso sul nascere.
Perciò, secondo i dirigenti blaugrana, l’opzione napoletana sarebbe più accessibile, anche se imbastire una trattativa per un gioiello di ADL è sempre arduo, dato che in passato il presidente azzurro ha resistito ad offerte intorno ai 70 milioni di euro sia dal Manchester City che dal Psg.
Tuttavia c’è una differenza sostanziale: adesso il contratto del senegalese è in scadenza tra appena 16 mesi, il che aiuterebbe gli acquirenti ad ottenere uno sconto (tra i 30-40 mln di euro).
Ma non è da escludere neanche un possibile colloquio per il rinnovo, anche se ADL ha previsto un contenimento dei costi del monte stipendi, per evitare tensioni interne.
Ma i conti non vanno fatti senza l’oste, che in questo caso è rappresentata dalle intenzioni reali del difensore di Spalletti, giunto ormai al suo ottavo anno sotto il Vesuvio.
Intanto l’appuntamento al Camp Nou è molto prestigioso, una vetrina allettante per Kalidou per dimostrare la leadership nonché qualità e quantità di un giocatore come lui.
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