Oggi è uscita la notizia che Ralf Rangnick, allenatore ad interim del Manchester United, è il nuovo ct dell’Austria. Ecco i dettagli.
Rangnick prende il posto di Franco Foda, allenatore della Nazionale austriaca dal 2017.
Tedesco di origini italiane, anzi, venete: il padre nacque a San Lorenzo, frazione di Castelfranco Veneto, ed emigrò a Magonza nel ’59.
Foda è un ex difensore: dopo aver esordito nel Mainz, ha militato nel Kaiserslautern, nel Bayer Leverkusen e nello Stoccarda, conquistando una Coppa di Germania per ciascuno dei tre club. Un risultato raggiunto solo da altri cinque giocatori.
Come allenatore, ha lavorato a fasi alterne per più di 10 anni con lo Strum Graz.
L’accordo di Rangnick
Il 63enne tedesco rimarrà anche consigliere del club inglese. Con la Nazionale austriaca firmerà inizialmente per un periodo di due anni.
“Das Team”, la squadra della Nazionale austriaca, occupa attualmente l’ottavo posto nel Ranking Uefa delle Nazionali europee per coefficiente.
Nella classifica mondiale Fifa (aggiornata al 31 marzo), l’Austria occupa il 34° posto (è scesa di posizione rispetto allo scorso anno). La sua attuale rosa, composta da 23 giocatori, complessivamente vale 243,90 milioni di euro.
L’età media dei giocatori in squadra è piuttosto elevata: circa 27,6, contro una media europea di 20 anni. Ad alzare la media anagrafica è il difensore 36enne Andreas Ulmer. Che è anche il giocatore meno pagato, con uno stipendio di 600.000 euro a stagione. Il più pagato? Il difensore centrale David Alaba, forte di un cachet di 55 milioni.
Di Rangnick si era parlato in passato anche come possibile allenatore del Milan. L’affare però era sfumato, in favore di Stefano Pioli. In un’intervista rilasciata al Süddeutsche Zeitung ne ha spiegato le ragioni.
“Il Milan di Sacchi ha avuto così tanta influenza su di me e sulla mia idea di calcio nei miei giovani anni da allenatore, che quando il club mi ha contattato ho subito pensato: il Milan dovrebbe essere il tuo prossimo passo adesso, anche se lo sei non conosci la lingua, la cultura e le condizioni di vita in Italia? Sì, era concepibile per me”.
Alla base della decisione di non procedere con il Milan sono state le ottime performance della squadra: “Il Milan da quando è ripreso il campionato ha fatto molto bene, con nove vittorie e tre pareggi, non sarebbe stato saggio andarci. Non importa da quale prospettiva si guarda tutto questo, se dalla mia o da quella del club, non sarebbe stato saggio”.
Oltre che ai rossoneri, nel 2020 Rangnick era stato accostato anche alla Roma, ma in un’intervista con El Pais aveva negato qualsiasi contatto.
Aggiornato al 16/05/2023 15:20
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