Rinnovo Kessie, i tifosi insorgono: la distanza è ancora troppa

Rinnovo Kessie, la distanza tra offerta e domanda è ancora tanta, forse troppa per fare convergere la trattativa entro i giusti binari. Andiamo qui di seguito a vedere cosa potrebbe succedere, la rabbia dei tifosi nel frattempo sta salendo.

Rinnovo Kessie, l’accordo tra Milan e giocatore sembra ancora del tutto lontano nonostante ormai diversi tentativi da parte della dirigenza lombarda per cercare un avvicinamento. Ma andiamo con ordine, Paolo Maldini in tempi non sospetti, ad inizio anno, aveva offerto al giocatore un rinnovo di contratto a 3,5 milioni di euro, una proposta sicuramente migliorativa rispetto agli attuali 2,2, ma che non ha trovato il gradimento dell’entourage del giocatore.

In seconda battuta, evidentemente intenzionati a trattenere l’ivoriano tra le fila rossonere, la dirigenza avrebbe alzato la posta in gioco offrendo una cifra intorno ai 6,5 milioni bonus compresi. Tale offerta pare deicsamente congrua e sufficientemente elevata per il contesto di mantenimento dei costi in cui si trova il Milan attuale. Nessuna spesa folle se non giustificata e per Kessie lo strappo alla regola è stato concesso senza alcun problema dalla proprietà Singer

. Ovviamente entro certi paletti.

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Rinnovo Kessie, le richieste di Atangana

Nonostante il procuratore Atangana in questi giorni abbia cercato di smorzare i toni, le richieste del giocatore rimangono del tutto invariate. Lo stesso Kessie in estate aveva ribadito la sua volontà di rimanere al Milan riferendo davanti alle telecamere di volere tornare in Italia e sistemare tutto. Cosa però mai accaduta, almeno fino a questo momento.

Soprattutto quest’ultimo comportamento avrebbe fatto salire la rabbia dei tifosi che ne invocano addirittura la tribuna fino alla scadenza del contratto, ossia 30 giugno del 2022. Le richieste dell’entourage del giocatore sappiamo essere intorno agli 8 milioni di euro, una cifra ritenuta inarrivabile da parte dei rossoneri e comunque difficile anche per parecchie altre squadre. La distanza rimane altissima e le due parti sembrano continuare a non cercare una soluzione.