Rinnovo Kessie, una lunghissima trattativa che non sta trovando sbocchi e tiene i tifosi rossoneri con il fiato sospeso. La linea dei rossoneri è stata chiara fin dal principio, andiamo ad analizzare le posizioni delle parti in causa.
Rinnovo Kessie, sono in questo momento troppe le distanze tra il club e l’entourage del giocatore. L’ivoriano come ben sappiamo andrà in scadenza di contratto il 30 giugno del 2022 pertanto l’esigenza della dirigenza rossonera è trovare una soluzione entro il mese di dicembre. Si vogliono evitare situazioni simili a quelle di Donnarumma e Calhanoglu anche se la strada intrapresa sembra la medesima.
Diversi fino ad ora gli incontri fisici e verbali tra Paolo Maldini ed il procuratore Atangana il quale starebbe facendo orecchie da mercante rifiutando in questi ultimi periodi qualsiasi contatto con il club meneghino.
Le posizioni al momento sono ben chiare, il Milan ha infatti da tempo messo sul piatto un contratto da 6,5 milioni di euro a stagione e considera tale offerta più che adeguata per il giocatore in proporzione al monte ingaggi imposto dalla proprietà Singer.
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La strada è decisamente in salita per il rinnovo di Kessie. Sappiamo infatti che il procuratore Atangana non intende indietreggiare di un solo centesimo nella sua richiesta, ossia 8 milioni di euro per il suo assistito. La motivazione? Semplicemente perché, a suo parere, ci sarebbero altri club europei disposti ad assicurare tali cifre.
Kessie adesso è ad un bivio, accettare di rimanere a Milano in un club dove si trova bene ed è amato da tutti, oppure cambiare aria per 1,5 milioni in più? La risposta farebbe propendere verso la seconda opzione, ci si aspetta un passo avanti da parte dell’ivoriano, ma al momento non è stato fatto. Ed occasioni in questi mesi ce ne sono state parecchie. Volere è potere, si diceva un tempo.
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