Calciomercato
Roma: ecco il piano di Pinto per l’attaccante
Si complica la trattativa per portare Marcos Leonardo in giallorosso. Tiago Pinto sarebbe pronto a fare un’offerta ma il Santos non è d’accordo, vediamo insieme a che punto è la trattativa.
Pinto è sicuro nella sua offerta, Marcos Leonardo vestirà la maglia giallorossa soltanto se il Santos accetterà un pagamento in tre anni. Il club brasiliano, però, sembra intenzionato a rifiutare pur venendo incontro alle esigenze della Roma con la seguente proposta: pagamento in due anni per i bonus, ma dieci milioni cash subito.
A questo punto la trattativa potrebbe saltare a meno che Pinto non riceva dai Friedkin l’ok a procedere. Insomma, la telenovela sembra essere giunta all’ultima puntata, sarà lieto fine?
Calciomercato
Atalanta, l’infortunio di Scamacca blocca l’arrivo di un centrocampista
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, il grave infortunio di Gianluca Scamacca ha bloccato l’arrivo all’Atalanta di un centrocampista per cui era tutto fatto.
L’Atalanta deve rinforzare la squadra in vista della prossima stagione, e per farlo servono calciatori utili al progetto. Il club bergamasco sta seguendo questa politica per dare a Gasperini una squadra pronta in vista della prossima stagione.
Ovviamente l’infortuno di Scamacca ha cambiato le necessità della rosa, che a pochi giorni dal match contro il Real Madrid si trova senza un attaccante e senza un centrocampista per cui era tutto fatto.
Atalanta, chi è il centrocampista?
L’Atalanta prima dell’ infortunio di Scamacca era riuscita a chiudere una trattativa lampo con il Napoli, per il passaggio del centrocampista Michael Folorunsho in nerazzurro, dove doveva essere allenata da mister Gasperini.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, era praticamente conclusa con il calciatore italiano che sarebbe stato ceduto al club partenopeo per una cifra intorono ai 15 milioni di euro.
Il grave infortunio di Scamacca, che costringerà l’attaccante a stare lontano dal campo per almeno 6 mesi, ha fatto saltare la trattativa legata a Folorunsho, perché il club orobico preferisce dirottare quei soldi su un attaccante che possa sostituire il centravanti romano.
Un altro motivo per cui sarebbe saltata la trattativa riguarda alcune divergenze legate alla futura rivendita del calciatore, per cui il Napoli aveva chiesto il 30%.
Calciomercato
Milan, Ramadani incontra la dirigenza: sul piatto Federico Chiesa
Milan, Fali Ramadani, agente di Federico Chiesa, è stato visto in diverse occasioni frequentare i salotti buoni di Via Aldo Rossi. Visita di cortesia oppure altro? Propendiamo per la seconda ipotesi.
Contatti ripetuti tra Fali Ramadani e la dirigenza rossonera. L’agente di Federico Chiesa vorrebbe piazzare il suo assistito sulla sponda rossonera del Naviglio, ma la situazione è senza dubbio complessa dal punto di vista dell’ingaggio e delle reali necessitò del Milan in questo momento.
Sappiamo che tempo addietro, lo scriviamo da maggio, Zlatan Ibrahimovic aveva chiesto informazioni in merito al nazionale italiano. Le cose poi si erano raffreddate, il rischio di perdere Rafael Leao era rientrato e l’esplosione di Chukwueze hanno di fatto frenato queste intenzioni.
Però sappiamo che il Milan è molto attento alle opportunità di mercato e Federico Chiesa ad una cifra intorno ai 20 milioni sarebbe un vero e proprio affare. Un’occasione da non farsi sfuggire. E i rossoneri su questo aspetto stanno riflettendo a lungo.
In questo momento il Milan non ha necessità di un altro esterno, ma – lo ripetiamo – Chiesa a 20 milioni è da prendere. Questo lo sa Ibrahimovic e lo sa tutta la dirigenza. Ovviamente la Juventus, dovendo fare cassa, proverà a offrire il classe ’97 anche in altre nazioni, Premier League in testa, nella speranza di monetizzare una cifra più elevata, fatta salva la scadenza del contratto al 30 giugno 2025.
Calciomercato
Napoli-Osimhen: la difficile cessione
Osimhen, nei piani del Napoli, doveva essere ceduto a inizio estate: ma nessuna squadra si è fatta concretamente avanti. E la cessione diventa difficile.
Sembra incredibile come il capocannoniere dello storico Scudetto del Napoli possa essere oggi un indesiderato.
E’ inutile nascondere che la mancata cessione di Victor Osimhen sia diventata un grosso problema per i partenopei. Infatti, la società azzurra, si augurava di aver già risolto la situazione legata alla cessione del nigeriano.
Osimhen, invece, è ancora sotto contratto. Una situazione, quella contrattuale, che blocca di fatto il mercato in entrata e soprattutto l’acquisto del nuovo numero 9 indicato da Conte.
Indice
Il contratto di Osimhen
Torniamo al dicembre 2023, il mese in cui Osimhen rinnova il contratto che lo lega al Napoli.
L’attaccante prolunga di un ulteriore anno (30 giugno 2026) il precedente accordo.
L’ingaggio sale a dismisura: si passa da 4,5 milioni netti a circa 10 milioni di euro. Ma attenzione: nel contratto viene inserita una clausola rescissoria da 130 milioni di euro.
Un modo per fissare il prezzo del cartellino e lasciare aperta la porta alla cessione estiva. Ma c’è di più: Osimhen strappa a De Laurentiis la promessa che di fronte ad una buona offerta sarebbe stato libero di accasarsi con un’altra società e lasciare Napoli.
Tra Coppa d’Africa ed infortuni
La stagione 2023/2024 non è stata certo la migliore per Osimhen.
Al termine di essa le marcature saranno 17, praticamente la metà rispetto all’annata precedente quando era andato a referto 31 volte.
Da ottobre a fine febbraio, tra l’altro, il nigeriano gioca poco e segna ancora meno: tra infortuni vari e impegno in Coppa d’Africa.
Dove può andare Osimhen
Il prezzo della clausola ha spaventato molti club europei con il PSG che resta l’unica pista ancora potenzialmente percorribile.
Il possibile scambio con il Chelsea per Lukaku, invece, sembra definitivamente saltato.
Resta quindi l’Arabia Saudita, una destinazione lontana dal calcio che conta: soprattutto per un attaccante che ha solo 25 anni.
Tagliato fuori da Conte
Nonostante abbia partecipato al ritiro partenopeo, Osimhen non è mai stato preso in considerazione da Antonio Conte.
Il tecnico leccese era stato chiarissimo già nel giorno della sua presentazione, spiegando come il nigeriano fosse fuori dal progetto.
Osimhen doveva essere l’unico top player sacrificato: certificato, ancor più, dal veto posto da Conte sulle cessioni di Di Lorenzo e Kvaratskhelia.
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