Due giorni fa la Roma ha ufficializzato il suo quarto acquisto. Dopo Aouar, N’Dicka e Llorente, alla corte di Mourinho è arrivato Rasmus Kristensen.
Il danese è sbarcato nella capitale attraverso la formula del prestito secco annuale dal Leeds, la stessa che ha permesso a Tiago Pinto di prolungare l’esperienza in giallorosso del centrale spagnolo.
Kristensen è un terzino destro dalle spiccate doti fisiche a cui spesso abbina buone abilità di corsa. Nell’undici progettato dallo Special One verrà, presumibilmente, impiegato come quinto, o per meglio dire quarto, di centrocampo, considerata la ferma volontà del tecnico portoghese di proseguire con l’assetto arretrato a tre.
Classe ‘97, cresciuto in patria nelle giovanili del Mitdjylland, è stato allevato sin da giovanissimo da due rinomate “academy”: l’Ajax, dove ha trascorso una sola stagione, e la Red Bull, nello specifico nel laboratorio Salisburgo, maglia con cui ha conosciuto la ribalta. Nell’ultima annata con il Leeds, nonostante la retrocessione in Championship, è comunque riuscito a collezionare 26 presenze e 3 reti.
L’acquisto di Kristensen potrebbe coincidere con l’addio di qualche elemento dalle analoghe caratteristiche, specie in termini di ruolo. Il principale indiziato in tal senso è Rick Karsdorp , da tempo ai ferri corti con Mourinho: impossibile cancellare la macchia dell’estromissione dalla rosa per circa due mesi lo scorso inverno.
L’olandese potrebbe fare ritorno nella terra dei tulipani, magari proprio al Feyenoord, squadra da cui la Roma lo ha prelevato nel 2017. Qualora Karsdorp restasse nella capitale potrebbe toccare a Leonardo Spinazzola fare le valigie. Il contratto del 37 giallorosso scadrà il prossimo giugno e da qualche settimana sembra essere entrato nel mirino del mercato arabo, pronto a formulare una cospicua offerta d’ingaggio.
I restanti due, Celik e Zalewski, al momento sembrano gli unici certi della permanenza e della conseguente titolarità, quantomeno ai nastri di partenza, considerata la volubilità di Mourinho. I rispettivi posti nell’undici di partenza saranno messi ancor più a repentaglio nel caso in cui il loro apporto, specie in zona offensiva, non dovesse risultare soddisfacente.
Il turco ed il polacco, infatti, dovranno essere in grado di fornire un riscontro in tal senso maggiormente tangibile rispetto all’ultima annata sia per convincere il mister lusitano che per consacrarsi nello scenario nazionale ed europeo.
Aggiornato al 17/07/2023 15:53
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