Roma-Milan, cambio in difesa: scelta tecnica o prove per il futuro?

Si prospetta un importante cambio in difesa per la gara di questa sera contro la Roma nel palcoscenico dello stadio Olimpico, Pioli ci ha pensato a lungo.

Roma-Milan, il tecnico Pioli stravolge le carte in gioco schierando dal primo minuto uno dei giocatori più acclamati dalla tifoseria rossonera, il neo acquisto Fikayo Tomori che scenderà in campo al centro della difesa al posto di capitan Romagnoli. Una scelta tecnica che vuole premiare il forte centrale classe 1997 ed al contempo regalare un po’ di riposo al capitano apparso stanco, spesso in ritardo e di conseguenza tutt’altro che impeccabile durante queste ultime apparizioni.

La fascia da capitano giocoforza passerà sul braccio di Gianluigi Donnarumma, elemento carismatico e rappresentativo del club, tale mossa però potrebbe dire molto sulle future scelte del club, il dubbio è legittimo.

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Tempo di rinnovi

Come ben sappiamo è tempo di rinnovi per Donnarumma ed anche per Romagnoli, nonostante il contratto di quest’ultimo scadrà al 30 giugno 2022. Le clausola imposte da Mino Raiola 

– agente di entrambi – sono ben chiare, per il rinnovo del capitano chiede almeno 5 milioni, cifra ritenuta troppo elevata dalla dirigenza che non intende andare oltre l’attuale ingaggio di 3,5.

Sappiamo anche quanto sia complesso il rinnovo di Donnarumma, rimangono distanze su quasi tutto tranne che per il fatto che il classe 99 voglia rimanere a Milano, volontà già comunicata alla dirigenza. E chissà che la mossa di oggi in campo non possa volere anticipare quello che potrebbe accadere a fine stagione, ossia la fascia da capitano a Donnarumma e la possibile partenza di Romagnoli? Chissà che questa della fascia non possa essere una clausola non scritta utile per il rinnovo del portierone rossonero?

Al momento siamo solamente nel campo delle ipotesi, ma nel calcio sappiamo bene che poche cose avvengono per caso – soprattutto se a fare certe scelte sono club dalla caratura del Milan – e che lasciare un capitano, ancorché molto discusso, in panchina potrebbe significare qualcosa in più.