Serie A, saltano le prime panchine ?

Serie A, saltano le prime panchine ? Dopo sole quattro giornate di campionato traballano due panchine. Alla base dei possibili esoneri non solo i risultati negativi, ma anche scelte inerenti i moduli tattici e le formazioni messe in campo. Andiamo a vedere cosa sta succedendo in queste ore

Quattro sconfitte di fila sono già una mezza sentenza sul capo di ogni allenatore. Soprattutto se maturate in un certo modo, sotto gli occhi delle dirigenze. Un esonero non è mai del tutto un vantaggio per le società, costrette a tenere a libro paga gli allenatori fino alla scadenza naturale del contratto. La storia è piena di mister che hanno preso degli anni sabbatici, sfruttando fino all’ultimo i contratti in essere con i club che li avevano sollevati.

La neopromossa Monza sfoglia la margherita per decidere il destino di Giovanni Stroppa. L’allenatore della prima storica promozione in serie A è sulla graticola. Questi i risultati delle quattro sconfitte di fila: 1-2 casalingo ad opera del Torino, poker subito a Napoli, altro 1-2 casalingo con l’Udinese fino al 3-0 maturato ieri sera a Roma. 11 reti subite, 2 segnate.

A fronte degli investimenti fatti sul mercato, è un bilancio totalmente fallimentare. La società brianzola ha fatto degli investimenti importanti con gli arrivi dei vari Matteo Pessina, Alessio Cragno, Pablo Marì, Marlon, Andrea Petagna, Stefano Sensi, Andrea Ranocchia per citarne alcuni. Tutta gente di una certa esperienza e pronta all’uso. La rosa a disposizione dell’ex gloria milanista, non è male a livello di “nomi”.

Queste quattro giornate hanno evidenziato una serie di problemi importanti: la difesa fatica con la disposizione tattica a tre, il centrocampo è troppo leggero (motivo per il quale si cerca di arrivare a Tiemouè Bakayoko del Milan) per reggere l’urto della categoria e in attacco Andrea Petagna

è troppo solo. Non solo, vedere un portiere nel giro della Nazionale come Alessio Cragno relegato in panchina fa specie, con tutto il rispetto per Michele Di Gregorio.

Osservando le caratteristiche dei singoli, la squadra biancorossa sembra più adatta ad essere disposta con il 4-4-2 (o al massimo con il 4-3-3), piuttosto che con il 3-5-2. Giovanni Stroppa non ha l’appoggio di Silvio Berlusconi, da sempre fautore del 4-4-2 e spinge per l’esonero. Solo l’ombrello protettivo di Adriano Galliani gli sta evitando l’allontanamento. Ma girano già i nomi di Roberto De Zerbi e Roberto Donadoni per la sostituzione.

Cremonese nel pensatoio su Massimiliano Alvini

Rimanendo in Lombardia, anche a Cremona la situazione non è delle migliori. Massimiliano Alvini ha perso quattro gare di fila. A differenza del Monza, la Cremonese mostra un’idea di gioco e nelle partite contro Fiorentina e Roma è stata sfortunata. Anche i grigiorossi hanno fatto un mercato importante, rivoluzionando la squadra della promozione.

Ariedo Braida, uomo mercato dei lombardi ha scelto Massimiliano Alvini proprio per la qualità del gioco proposto e per la fame di affermazione dopo una lunga gavetta. Ma i risultati non arrivano, anche se va tenuto conto del fatto che Vlad Chiriches e compagni hanno affrontato compagini come Fiorentina, Roma, Torino e Inter. 

La prossima partita casalinga, in programma contro il Sassuolo è già decisiva per il prosieguo della stagione e in casa grigiorossa ragionano sul da farsi. Al club di Giovanni Arvedi sono stati proposti allenatori come Claudio Ranieri, Leonardo Semplici, Walter Zenga e Serse Cosmi. Tutta gente con una certa dimestichezza di fronte a situazioni pesanti.  Ma da quanto filtra, la società potrebbe optare per la fiducia all’attuale allenatore fino alla prossima partita.

 

 

 

Aggiornato al 31/08/2022 11:41

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Pubblicato da
Cristiano Mezzi

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