Ibanez resterà alla Roma? “Ibanez paga gli episodi, a me come caratteristiche piace soprattutto per la difesa a tre: è veloce, rapido e cattivo, bravo nel gioco aereo. Gli episodi gli sono costati tanto, è stato coinvolto in circostanze importanti come nel Derby. Non so se sia in uscita o meno, ma la fase difensiva è una delle cose da cui la Roma deve ripartire perché è fatta bene”.
Che effetto fa a un calciatore avere un allenatore come Mourinho? “Deve essere una spinta in più, è un parafulmine che c’è sempre. Avere un personaggio del genere, con la sua personalità, che ci mette sempre la faccia, deve essere uno stimolo e non una giustificazione per i calciatori. Questo concetto, però, va capito: se lo vedi come una giustificazione non va bene. Il giocatore intelligente però, secondo me, capisce che è uno stimolo”.
Si aspetta che il tecnico portoghese possa prolungare con la Roma? “Non me lo aspetto a brevissimo. Passeranno alcuni mesi, il mercato, la Roma dovrà giocare in campionato cercando di riaffacciarsi in Champions League. Se poi vedrà che le cose funzionano in un certo modo se ne parlerà, ma nell’immediato no”.
Le piace la nuova maglia griffata Adidas? “Sì, molto. Quel marchio è un marchio storico, che ricorda il passato e sicuramente veste molto bene il colore giallorosso”.
Che finestra di calciomercato si aspetta per le italiane? “Ora c’è un mercato nuovo, quello dell’Arabia, che sta cercando di fare spesa anche in Italia. Tante aspetteranno di far cassa e poi comprare, magari al ribasso. Mi aspetto un mercato delle occasioni, alla ricerca di qualche giovane in giro per il mondo come ha fatto il Napoli la scorsa estate. Non mi aspetto grandi colpi, ma mirati sì. Ancora di più conteranno la bravura dei dirigenti e degli osservatori”.