Totti, ex capitano giallorosso e presente al Mondiale in Qatar insieme a tanti altri campioni, ha elogiato Dybala e Spalletti e sul futuro ha detto..
Intervenuto sulla piattaforma Twitch nel canale BE.PI TV, Francesco Totti torna a parlare della Roma ma anche di tanti altri argomenti come Luciano Spalletti, Nicolò Zaniolo e non solo.
“È un bel Mondiale, vederlo dal vivo fa un certo effetto. Vincere la Coppa del Mondo è una cosa che ti porti per tutta la vita. L’Italia del 2006 sarebbe sicuramente arrivata tra le prime quattro a Qatar 2022. Per me Maradona è il calcio, mentre Messi è giocatore più forte al mondo, ma è sotto Diego. Quando vedo gli ultimi mesi di Ronaldo mi sembra di rivivere la mia esperienza, credo che vada rispettato. So cosa si prova a essere messi da parte quando si è stati all’apice”.
Sei andato vicino a lasciare la Roma? Perché hai scelto di rimanere?
“Sì, nel 2004 per andare a Madrid. Ma il cuore mi ha detto di rimanere. La standing ovation al Bernabeu mi resterà dentro per sempre”.
Esiste ancora il numero 10?
“In questo momento è difficile trovarne. Ora ci si basa più sul fisico che sulla tecnica”.
Dybala?
“Si è subito ambientato come un grande campione. Spero che possa continuare così e fare anche meglio”.
La doppietta contro il Torino nel 3-2 del 2016?
“Per me viene dopo il Mondiale e lo Scudetto. Non ero preso in considerazione ed ero escluso da tutto. Più stavo bene e meno giocavo. Nelle ultime partite ogni volta che entravo facevo gol o assist. Quella è stata una giornata storica, ho provato emozioni indescrivibili”.
Ti piacerebbe parlare con Spalletti?
“Sì, capiterà. Mi dispiace aver interrotto il rapporto con lui, per me resta uno dei migliori allenatori in circolazione. Se la squadra lo ascolta può arrivare lontano”.
È più bello il gol al volo contro la Sampdoria o il pallonetto contro l’Inter?
“Sono i miei due gol preferiti. Con l’Inter è stato frutto di caparbietà, con la Sampdoria di pazzia”.
Per Zaniolo sarebbe importante avere un giocatore che gli trasmetta la tradizione della Roma?
“Per qualunque giovane avere in squadra un giocatore esperto, soprattutto di Roma, ti aiuta a crescere. Quando cresci fuori dal campo, in campo riesci a dare il massimo”.
Mazzone e Zeman?
“Mazzone mi ha cresciuto, Zeman mi ha aiutato sul piano fisico”.
Chi è l’attaccante più forte della Serie A?
“Osimhen, perché quando gli capita la palla fa gol. E dà sempre una grande mano alla squadra”.
Sul ritiro della maglia.
“Non è una decisione di Totti, è una decisione della società. Non sta a me dire di ritirarla. La maglia numero 10 è il sogno di tutti i bambini, indossare quella maglia è qualcosa in più. Da tifoso l’avrei ritirata immediatamente, ma spero che un giorno ci sarà un altro numero 10 più forte di Totti”.
Prima o poi tornerai alla Roma?
“I matrimoni si fanno in due. Per adesso non c’è niente”.
Cassano commentatore?
“Capisce di calcio. Accentua un po’ le situazioni, può piacere o non piacere”.
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