Champions League
Braga – Napoli, vittoria disincantata in terra portoghese
Il match Braga – Napoli ha consentito ai partenopei di portare a casa l’unica vittoria italiana della prima partita di Champions. Che non è stata un tripudio.
Lo diciamo subito: il Napoli che si è visto in campo contro il Braga ieri sera non è la squadra incantata che ci siamo abituati a vedere la scorsa stagione.
La vittoria 2-1 che ha permesso agli azzurri di aggiudicarsi la prima giornata della fase a gironi di Champions League è arrivata grazie all’autogol del difensore avversario Niakaté.
Prima, il gol di capitan Di Lorenzo aveva garantito un iniziale vantaggio, conservato fino al fatale colpo di testa di Bruma, che all’84esimo ha rimesso tutto in discussione.
Braga – Napoli, con capitan Di Lorenzo saldamente al timone
In campo, un Napoli sotto tono rispetto al solito, con Di Lorenzo nettamente al di sopra dei compagni di squadra. Il capitano azzurro si è meritato le lodi su Sky Sport di Esteban Cambiasso, che di lui ha detto:
“Nel momento di difficoltà si è fatto vedere segnando e invitando tutti a un abbraccio generale in panchina. Magari qualcuno può pensare sia un gesto banale ma fare gruppo in questo modo dopo una rete è segno di intelligenza“.
Per il resto, fenomeni come Osimhen e Kvaratskhelia conquistano una sufficienza piena, senza lode.
Braga – Napoli, i peggiori azzurri in campo
I peggiori in campo? Senza dubbio Rrahmani, Juan Jesus e Lobotka. Con un appunto per Anguissa, colpevole di aver commesso alcune ingenuità, come il fallo su Horta.
L’incanto non c’è, ma il risultato sì. Riuscirà Garcia a dare quel quid alla Spalletti per rendere di nuovo fatata la sua squadra? La strada da fare è molta.
Champions League
Champions League, escluso San Siro per il 2027: la FIGC si copre con l’Olimpico
La UEFA ha ha comunicato ufficialmente l’esclusione dell’impianto di San Siro per la finale di Champions League 2026/2027. La FIGC corre ai ripari.
Nella giornata di ieri è arrivato il comunicato della UEFA per quanto riguarda l’esclusione di San Siro dalle candidature per la finale di Champions League 2026/2027. Una notizia inizialmente inaspettata visto che erano arrivate solo due candidature per ospitare le finali 2026 e 2027, ovverosia quelle di Milano e Budapest.
A bloccare la candidatura le troppe incognite riguardo all’impianto meneghino. Infatti, il Comune di Milano non ha potuto garantire i lavori di ristrutturazione per lo stadio e per le aree circostanti. Una situazione strettamente legata alla situazione che riguarda le mosse di Inter e Milan per la questione stadio di proprietà.
Finale Champions League 2026/2027: la FIGC corre ai ripari
La FIGC, per non farsi cogliere impreparata, sta già valutando un’alternativa: lo Stadio Olimpico di Roma. L’impianto romano non ospita una finale di Champions League dal lontano 2009, quando a sfidarsi furono il Barcellona di Messi e il Manchester United di Cristiano Ronaldo.
Champions League
L’Uefa toglie la finale di Champions a San Siro
L’UEFA ha annunciato ufficialmente l’esclusione definitiva di Milano dalla lista delle possibili sedi per ospitare future competizioni internazionali, come Euro 2032.
La decisione è stata motivata dall’incertezza legata al futuro dello stadio Giuseppe Meazza (San Siro), storico impianto della città. Milan e Inter stanno lavorando a progetti per la costruzione di nuovi stadi, il che ha contribuito a rendere incerta la situazione riguardo all’utilizzo a lungo termine di San Siro.
Questa mancanza di chiarezza sul destino dell’attuale stadio ha spinto l’UEFA a scegliere altre città italiane, tra cui Roma e Napoli, per l’organizzazione degli eventi.
La decisione segna una svolta significativa, considerando il prestigio e la storia che San Siro ha rappresentato nel calcio internazionale per decenni.
La nota dell’Uefa: “poiché il Comune di Milano non può garantire che lo stadio di San Siro e i suoi dintorni non saranno interessati dai lavori di ristrutturazione nel periodo della finale della Champions League del 2027, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire la procedura di gara per designare una sede idonea, con una decisione prevista per maggio-giugno 2025”.
Champions League
Arsenal, saracinesca Raya anche su Retegui: la sua media dal dischetto e’ spaventosa
Arsenal, il portiere David Raya ha stregato Mateo Retegui dagli undici metri nella sfida di ieri contro l’Atalanta.
Se l’Arsenal non crolla al Gewiss Stadium contro l’Atalanta, il merito e’ in grossa parte di David Raya.
Il portiere dei Gunners, ipnotizzando Mateo Retegui ha, di fatto, impedito alla Dea di indirizzare la gara dalla propria parte.
Non sappiamo se, alla fine, con quel gol la Dea si sarebbe portata a casa i primi tre punti europei. La cosa sicura, e’ che quell’episodio ha, inevitabilmente, invertito l’inerzia del match.
La prodezza di ieri sera fa parte del vasto campionario di Raya, vero e proprio esperto dagli undici metri.
La sua statistica, infatti, parla di quattro rigori parati degli ultimi otto assegnati contro l’Arsenal, in tutte le competizioni.
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