Champions League
Napoli-Milan 1-1, la risolve Giroud: il Diavolo in semifinale | Le pagelle
Napoli-Milan, finisce in pareggio la gara di ritorno valevole per i quarti di finale. I rossoneri conducono fino al 90’, gara perfetta per il Diavolo che passa con merito il turno, anche grazie a quanto fatto all’andata.
Maignan 9: come Meret, para un rigore importantissimo. Nemmeno una minima sbavatura, incolpevole sulla rete allo scadere.
Calabria 8: una gara da capitano vero. Lascia correre Kvaratskheila, ma è bravo a contrastarlo quando l’azione si fa pericolosa. Una gara perfetta, di sacrificio, cuore e sostanza.
Kjaer 8: imperioso. Dalle due parti si sbatte contro un muro e ci si fa male. Leader di personalità, annulla Osimhen.
Tomori 7: gara importante per il difensore inglese. Peccato per l’episodio del calcio di rigore che non va a macchiare la prestazione
Theo Hernandez 6: una partita emotivamente non semplice per lui, bersagliato da una settimana a questa parte. Alcuni interventi in ritardo, spinge meno del solito.
Tonali 7: un vero combattente, un po’ meno lucido del solito, ma comunque un peso enorme in mezzo al campo.
Krunic 8: non sbaglia una lettura, i suoi interventi sono frutto di una lucidità ed una forma mentale invidiabili.
Brahim Diaz 6,5: si vede più in difesa che in attacco, lo spagnolo si sacrifica e risulta comunque prezioso (dal 58’ Messias 6: perde Osimhen in occasione del gol, ma entra in campo motivato)
Bennacer 8: un trequartista capace ad essere onnipresente un po’ ovunque. Fosforo allo stato puro, un prezioso collante tra attacco e centrocampo.
Leao 9: certe cose le sanno fare solo i campioni (dall’83’ Saelemaekers sv)
Giroud 7: sbaglia un rigore, poco dopo tira addosso a Meret, ma ha il merito di sbloccare la gara giocando con una non perfetta forma fisica. Un vero combattente (dal 68’ Origi 5: non segue Di Lorenzo scaturendo il rigore del Napoli, praticamente ancora una volta inesistente)
Pioli 9: c’è la mano dell’allenatore in questa Champions. Inventa Bennacer trequartista, Krunic in mediana, Diaz sulla destra. Prepara la partita come si deve, ampi meriti per il tecnico parmense.
Champions League
Milan, Leao come Ibrahimovic: il dato che incorona il portoghese
Con la rete decisiva segnata al Girona, Rafael Leao ha messo a segno la terza rete consecutiva in Champions League. Il Milan intanto torna a goderselo.
Vittoria molto importante per il Milan quella ottenuta ieri a San Siro contro gli spagnoli del Girona. Infatti, i rossoneri, per poter entrare nelle prime 8 della competizione, nell’ultima giornata di Champions League basterà conquistare i tre punti per poter essere sicuri di saltare i playoffs e giocare direttamente dagli ottavi.
A regalare la vittoria contro gli spagnoli è bastata la rete di Rafael Leao. Il portoghese ha messo lo zampino sulle ultime tre gare del Diavolo nella massima competizione europea, mettendo a referto tre reti.
L’ultimo a riuscire a andare a segno per tre partite consecutive in Champions League, Leao lo conosce molto bene. Infatti, si tratta dell’ex attaccante rossonero, ora dirigente del Milan, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese fece addirittura meglio dell’esterno ex Lille: furono ben 5 le gare consecutive, dal 2011 al 2012, in cui l’attaccante andò a segno in Champions League.
3 – Prima di Rafael Leão, l’ultimo giocatore del #Milan che aveva trovato il gol in tre partite consecutive di #ChampionsLeague era stato Zlatan Ibrahimovic: cinque di fila, tra il 2011 e il 2012. Filotto.#MilanGirona
— OptaPaolo (@OptaPaolo) January 22, 2025
Champions League
Milan, Conceicao: “Abbiamo avuto più paura di subire il gol che voglia di fare il secondo”
Il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato al termine della vittoria interna di Champions League contro il Girona, grazie alla rete di Leao.
Sergio Conceicao, allenatore del Milan, è intervenuto nel post partita della sfida di Champions League contro gli spagnoli del Girona, match valido per la settima e penultima giornata del girone unico.
Con questa vittoria i rossoneri si sono creati una grande possibilità di poter accedere direttamente alle prime 8 classificate e saltare i playoffs di Champions. Se da una parte i tre punti sono arrivati, dall’altra rimane una prestazione molto opaca contro un avversario molto alla portata.
Milan, le parole di Conceicao
Leao ha detto che giocare sulla fascia vicino a lei, scherzando, è un inferno. Ha la voce?
“Ho la voce, ma non è facile. Penso che il risultato sia stato positivo, abbiamo avuto momenti interessanti ma c’è tanto lavoro da fare. Abbiamo preparato questa partita sapendo che il Girona con la palla è una squadra che vuole giocare da dietro e sono bravi. Non siamo stati bravissimi nel pressing, quando abbiamo messo un po’ di velocità e verticalità nel gioco abbiamo creato situazioni che ci potevano far finire il primo tempo con qualche gol in più. Nel secondo tempo abbiamo avuto più paura di subire il gol che voglia di fare il secondo. Ma siamo qua per migliorare”.
Primo clean sheet per il suo Milan. Se lo aspettava il Milan tra le prime otto?
“Non abbiamo preso gol ma dobbiamo essere più solidi come squadra, più compatti. Ci sono momenti quando non abbiamo palla in cui tutti devono pensare allo stesso modo: questa per me è una squadra. Prima volta che non prendiamo gol ma deve essere un’abitudine. Stiamo lavorando, è un processo di evoluzione, vogliamo che i giocatori accettino qualcosa di diverso e non è facile. Cerco di sentire il polso della squadra e sentivo che soffrivano un po’, ma in questo tipo di partite è molto importante il risultato”.
Leao sta diventando più completo, se n’è accorto?
“Se non me ne fossi accorto che ci stavo a fare qua? Ho parlato con lui e abbiamo lavorato anche su questo, è importante che capisca che è un attaccante con la palla, ma un difensore quando non ce l’abbiamo. Non deve recuperare palla come i difensori, ma deve essere a disposizione per la nostra organizzazione a livello difensivo perché contiamo su tutti. Lui si sta sforzando per diventare un giocatore più completo, se questo diventa un’abitudine lui in futuro diventa un giocatore più forte secondo me”.
Gli avversari sono troppo pericolosi dopo aver recuperato palla. Un grande difetto di questo Milan:
“È vero, è proprio così. Quando perdiamo palla la nostra reazione deve essere collettiva, così come il nostro modo di pressare: dobbiamo farlo nel momento giusto e nello spazio giusto. Sono completamente d’accordo con quello che dice lei”.
Champions League
PSG: Il presidente elogia Luis Enrique
Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaïfi, elogia Luis Enrique: “Abbiamo il miglior allenatore del mondo” dopo la partita contro il Manchester City.
Al-Khelaïfi difende Luis Enrique
Nasser Al-Khelaïfi, presidente del Paris Saint-Germain, non ha dubbi: Luis Enrique è il miglior allenatore del mondo. Nonostante le critiche ricevute, Al-Khelaïfi ha ribadito la sua fiducia nel tecnico spagnolo anche dopo il match contro il Manchester City. “Abbiamo giocato con identità”, ha dichiarato, sottolineando come la squadra abbia dimostrato di possedere un DNA vincente.
Una partita che rafforza la fiducia
Durante la partita contro il Manchester City, il PSG ha mostrato un gioco di alta qualità, confermando il lavoro del suo allenatore. “Anche se avessimo perso, per me rimane il migliore”, ha aggiunto Al-Khelaïfi. Le parole del presidente sono un chiaro segnale di sostegno per Luis Enrique, il cui approccio tattico ha ricevuto riconoscimenti nonostante le critiche.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔴🔵 PSG chairman Nasser Al-Khelaïfi: “We have the best coach in the world in Luis Enrique”.
“He’s been criticized. But even if we had lost this match, for me he is the best coach in the world. We played with identity against Manchester City. He showed that our team has DNA”. pic.twitter.com/DU9T2XqHuF
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 22, 2025
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