Champions League
PSG, Al Khelaifi: “Mbappé ci aiuta a costruire il nostro futuro”
Il presidente del PSG ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in vista del match di Champions League contro il Milan a San Siro.
Nasser Al Khelaifi, presidente del Paris Saint Germain, ha raccontato le sue impressione sul match di questa sera contro il Milan ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, soffermandosi in particolare sul nuovo percorso intrapreso dal club parigino.
Di seguito le sue dichiarazioni:
“Gigio è tra i migliori portieri al mondo, è ancora giovane, molto professionale, una persona fantastica. Quando firmò per noi vinse l’Europeo con l’Italia da miglior giocatore, una cosa incredibile per un portiere. Avevano provato a prenderlo già due anni prima. Quello che ha fatto con il Milan è incredibile. Ho grande rispetto per lui e per il Milan”.
“Più che rivoluzione, evoluzione. Puntiamo al top, sempre alla ricerca di come migliorare e crescere. Per nuove fondamenta servono tempo, un obiettivo, pazienza, perseveranza. Un progetto si costruisce con un piano, non su un paio di gare. E poi abbiamo una nuova filosofia di lungo periodo, sul collettivo, non più sui singoli. Oggi mi piace guardare il Psg, come penso i nostri fan. É la strada giusta, anche con il nuovo centro di allenamento, il migliore al mondo: è una spinta per il futuro”.
“Non ho visto il loro comunicato, siamo tutti focalizzati su noi stessi e il nostro calcio, non sugli altri. Kylian continua a raggiungere grandi traguardi e magari la gente lo dà per scontato, ma nessuno ha giocato due finali mondiali segnando pure una tripletta. Ripeto: Kylian è il migliore al mondo, è fantastico vederlo alla guida di Psg e Francia. Ha un effetto positivo sui nostri giovani, ci aiuta a costruire il nostro futuro”.
Champions League
Guardiola risponde alle polemiche sull’autolesionismo
Guardiola, con un post su X, è tornato a parlare dei graffi che si è fatto durante l’ultima partita di Champions League.
Dopo il pareggio spettacolare tra Manchester City e Feyenoord, l’attenzione si è spostata su Pep Guardiola. Il tecnico spagnolo si è presentato alle telecamere con graffi sulla testa e segni visibili sul volto, destando subito la curiosità dei tifosi e della stampa. A domanda diretta, Pep aveva risposto con un sorriso enigmatico: “Li ho fatti con le mie dita. Voglio farmi del male“.
Quella che sembrava una battuta, però, ha assunto toni ben più seri diverse ore dopo, quando l’allenatore ha rilasciato un post su X per chiarire l’accaduto e cogliere l’occasione per lanciare un messaggio importante. Guardiola ha parlato apertamente della necessità di sensibilizzare il pubblico sulla salute mentale e sull’autolesionismo, temi spesso ignorati o stigmatizzati.
A seguire le sue parole rilasciate su X.
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Champions League
Juventus, Marchisio: “Il gol per Koop arriverà. Scudetto? si vedrà a gennaio”
L’ex numero 8 della Juventus Claudio Marchisio ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, dove ha discusso della situazione attuale dei bianconeri.
Alla vigilia del match di Champions League tra Juventus e Aston Villa, in programma stasera alle ore 20.45, Claudio Marchisio è stato intervistato in merito alla situazione infortuni e molto altro. A seguire l’intervista completa rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Juventus, Marchisio: “Mercato? mi fido di Giuntoli”
Rispetto al 4-2-4 di San Siro, si è fermato anche McKennie. Toccherà a Weah guidare l’attacco: sensazioni?
«Mi aspetto Timothy prima punta e sono convinto che con la sua velocità possa essere decisivo in ripartenza. Sarà importante anche Koopmeiners: è stato acquistato per fare la differenza e in queste serate si deve caricare la Juve sulle spalle».
Koopmeiners deve ancora segnare un gol in bianconero: si sarebbe aspettato di più dal suo erede?
«Ci sono giocatori che hanno un impatto immediato e altri che impiegano più tempo. Koopmeiners ha alternato prestazioni positive ad altre meno buone. Quando è mancato per infortunio, si è
compreso ancora meglio il suo peso in mezzo al campo. Il gol arriverà e la Champions League, in cui di solito ci sono maggiori spazi e partite più aperte, può essere l’occasione giusta. Spero di portargli fortuna e di vedere la sua prima rete con la numero 8 bianconera. Basta una scintilla per svoltare del tutto».
Di solito nelle grandi serate si esalta il numero 10 Yildiz. Avverte nell’aria di Birmingham una nuova linguaccia stile Del Piero?
«Mi piacerebbe vederla sempre, ma Kenan ha soltanto 19 anni ed è alla prima stagione da titolare nella Juventus: gli va dato anche il tempo di sbagliare. Il talento, però, non si discute e speriamo lo mostri anche al Villa Park».
Thuram sembra sbocciato: le ricorda più Matuidi, Rabiot o Pogba?
«Khephren è un mix di Matuidi e Rabiot. Possiede lo stesso motore di Adrien e lo ricorda quando strappa palla al piede. Ma la sensazione è che abbia ancora molti margini di crescita».
Vista l’emergenza e gli otto assenti (Cabal, Bremer, McKennie, Douglas Luiz, Adzic, Nico Gonzalez, Vlahovic e Milik), lei firmerebbe per un pareggio senza infortuni come ha detto Emery?
«Bella domanda… La mentalità della Juventus è quella di andare in campo sempre per vincere. Ma visti gli otto assenti, anche un pari fuori casa senza nuovi infortuni potrebbe non essere
un cattivo risultato. Quelle sono valutazioni che eventualmente si fanno al novantesimo, non prima».
Thiago Motta è stato allenato per due anni da Emery a Parigi: può essere un vantaggio?
«Può essere, ma il vero vantaggio di Thiago sono le sue idee. La Juventus quest’anno ha sbagliato una partita con lo Stoccarda e poco altro, per il resto ha dimostrato sempre una identità chiara. Emery lo conosciamo, è un tecnico insidioso: è uno che ha sempre rispettato la Juve, ma senza mai avere paura. Sarà così anche stavolta. È vero che la squadra inglese non vince da un mese, però
sono davvero una squadra molto tosta. Si parla molto di Watkins perché è un attaccante della nazionale inglese e segna, ma bisogna dire anche senza giri di parole che la squadra di Emery è attrezzata in tutti i reparti».
Siamo a novembre e la Juventus è sesta, a quattro punti dal Napoli capolista: i bianconeri lotteranno per lo scudetto fino alla fine?
«Si capirà a gennaio… La Juventus dovrà sfruttare il mercato per restare in scia alle prime e sfidare fino alla fine Inter, Napoli e Atalanta, che in questo momento hanno qualcosa in più».
Cosa manca alla Juventus per lo scudetto?
«Almeno un difensore e un attaccante, a prescindere dal ritorno di Milik che comunque non gioca da giugno. A gennaio bisogna andare sul sicuro, con giocatori esperti già adattabili al campionato: in difesa Skriniar mi sembra il profilo ideale».
In attacco si parla di Schick…
«Mi fido del fiuto di Giuntoli, che negli ultimi anni ha dimostrato di avere idee e coraggio».
Intanto il Psg corteggia Fagioli. A bruciapelo: lei lo sacrificherebbe?
«Dipende».
Spieghi…
«Dipende dalla volontà di Nicolò e dalla possibilità della Juventus di poter fare cassa per poi rinforzare difesa e attacco già a gennaio. Numericamente il centrocampo è il reparto più abbondante e Thiago Motta sembra aver trovato una quadra con Locatelli e Thuram. Un po’ mi dispiacerebbe perché conosco Fagioli dalle giovanili e il suo legame con la Juventus è molto forte».
Champions League
Martedì di Champions League: sorridono le italiane e crolla il City
Si è conclusa la prima parte della 5a giornata di Champions League: l’Inter si gode la vista, Barcellona e Atalanta inseguono, mentre crollano il City e il PSG.
È giunto al termine un martedì di Champions ricco di gol e sorprese. La classifica comincia a definirsi sempre di più e si cominciano a fare i primi calcoli in vista del passaggio del turno. Mancano ormai solo 3 giornate e non c’è più margine d’errore.
Le italiane in Champions League
Ad aprire questa nuova giornata ci pensa il Milan di Fonseca: vince 2-3 e si porta a casa 3 punti che dovevano essere obbligatori. Dalla trasferta in Slovacchia l’allenatore portoghese però, non torna con un bel sorriso causato dalla vittoria, ma con un’espressione ricca di perplessità e dubbi. Dopo 4 mesi di lavoro ancora non è riuscito a trovare del tutto una quadra ed il Milan continua a subire dei gol improponibili per una squadra di questo livello.
L’Inter invece, per circa 60 minuti fa girare la testa alla squadra tedesca, ma una volta che si è accesa la spia della benzina, deve abbassare il suo baricentro e contenere gli attacchi di un Lipsia rinvigorito nel finale. Senza subire particolari occasioni da gol, i nerazzurri si portano a casa i 3 punti e il momentaneo primo posto in classifica. In attesa del Liverpool, Inzaghi si gode la vista dall’alto.
Guardare l’Atalanta ormai è diventato veramente un piacere sia per i tifosi bergamaschi, ma soprattutto per gli amanti del calcio. La squadra di Gasperini fa la voce grosse su un campo difficile, dove qualche settimana prima l’Inter aveva faticato particolarmente. I giocatori nerazzurri penetravano la difesa dello Young Boys come un coltello affonda nel burro, guidati dal maestro d’orchestra di nome Charles De Ketelaere, autore di ben 2 gol e 3 assist.
La Dea sta attraversando un momento idilliaco e chissà che continuando così, Gasperini non possa togliersi soddisfazioni ancor più grandi dell’Europa League.
Salvate il soldato Pep!
Ha dell’incredibile quello che è successo all’Etihad. Il Manchester City continua la sua striscia negativa a causa di un pareggio in rimonta contro il Feyenoord maturato negli ultimi 15 minuti, partendo da un risultato di ben 3 gol di vantaggio. Guardiola sta attraversando uno dei m0menti più difficili della sua incredibile carriera da allenatore, ma deve cercare di uscire al più presto da questo trend negativo se non vuole compromettere ancor di più un’intera stagione.
Sorride invece il Barcellona di Flick, che sta plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza: una macchina quasi perfetta in grado di battere 3-0 un Brest che fin qui non aveva mai perso. La squadra blaugrana si affida al suo bomber Lewandowski, che tocca e supera quota 100 gol in Champions League.
Di misura vince il Bayern Monaco di Kompany, che affonda sempre di più il PSG nella parte bassa della classifica. I francesi, che volano in Ligue 1, hanno racimolato fin qui solamente 4 punti e devono darsi una svegliata se vogliono accedere agli ottavi.
Passeggiano Arteta, Xabi Alonso e Simeone
L’Arsenal affronta un restaurato Sporting Lisbona, in cerca della quadra dopo il pesante addio del tecnico Amorim. Gli inglesi però, non badano a spese e mettono a segno ben 5 reti, rilanciandosi in classifica dopo la sconfitta con l’Inter. L’Atletico Madrid e il Bayer Leverkusen sulla carta avevano delle partite piuttosto alla mano ed entrambe hanno rispettato il pronostico. 6 gol per i ragazzi del cholo Simeone e 5 per la squadra di Xabi Alonso, il quale si accomoda a quota 10 punti in classifica.
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