Succede di tutto prima di Brasile-Argentina: scontri anche tra forze dell’ordine e tifosi. Tantissimi supporter lasciano lo stadio
Scontri tra polizia e tifosi in Brasile-Argentina
Sono stati minuti di grandissima tensione, quelli che nella notte si sono vissuti al Maracanã di Rio de Janeiro.
Il Brasile ha ospitato i rivali di sempre dell’Argentina, una sfida valida per la sesta giornata delle qualificazioni sudamericane ai prossimi Mondiali.
Più che per i 90′ vissuti in campo, il match verrà ricordato per l’accaduto prima del calcio d’inizio.
La tensione sugli spalti è stata palpabile fin dall’ingresso delle tifoserie sugli spalti.
Durante gli inni nazionali, la situazione è degenerata quando i tifosi brasiliani hanno iniziato a fischiare sonoramente quello argentino.
Immagine di un tifoso ferito durante gli scontri tra Brasile e Argentina
Da qui i primi scontri, che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, si sono fatti sempre più intensi.
Il tutto è sfociato in numerosi contatti, diversi feriti, sedili lanciati ovunque ed una reazione delle forze dell’ordine che si è fatta via via sempre più violenta.
Brasile-Argentina attimi di tensione
Sia i giocatori del Brasile che quelli dell’Argentina si sono immediatamente resi conto di ciò che stava accadendo sugli spalti.
I giocatore della ‘Celeste’ sotto il settore dei propri supporter
Marquinhose Messi, i capitani delle due squadre, hanno dunque cercato di intervenire per placare gli animi, ma senza successo, tanto che alcuni giocatori sono anche venuti a contatto con le forze dell’ordine.
I tifosi argentini sono stati spinti verso il settore sinistro dello Stadio, provocando la reazione del pubblico brasiliano sistemato in quei settori.
Purtroppo tante famiglie con bambini si sono trovate schiacciate dalla calca.
Messi: “Ce ne andiamo”
Preso atto della situazione, Lionel Messi ha indicato ai compagni che non si sarebbe dovuto giocare in quelle condizioni ed ha portato via la squadra dal campo.
In quel momento la tensione era ai suoi massimi livelli con persone insanguinate che cercavano riparo, mentre altre ricevevano i primi soccorsi.
La squadra Argentina si è dunque diretta verso gli spogliatoi per poi far ritorno sul terreno di gioco circa dieci minuti più tardi.
A prendere in mano la situazione è stato Messi che rivolgendosi all’arbitro Piero Maza, ha detto “Noi ce ne andiamo”.
La partita è poi iniziata con 27 minuti di ritardo solo che la situazione è tornata ad una parvenza di normalità.
Alla sfida non hanno assistito molti spettatori che hanno deciso, per motivi di sicurezza, di lasciare lo stadio.
La rivalità, quella sana, é una cosa… la violenza un’altra! Questo non può far parte di un contesto sportivo.
Fiorentina: la viola lancia la campagna abbonamenti per la Conference League, vendita libera a partire dal 13 settembre. Le fasi di vendita pubblicate dal club.
La Fi0rentina inizia il suo cammino europeo in Conference League: da lunedì 9 settembre sarà possibile acquistare un Mini-Abbonamento per partecipare alle partite casalinghe della fase a gironi.
I match della Fiorentina casalinghi in Conference League
Giovedì 03 Ottobre h 21.00: Fiorentina vs The New Saints FC Giovedì 28 Novembre h 21.00: Fiorentina vs Pafos FC Giovedì 12 Dicembre h 18.45: Fiorentina vs Lask
Le fasi di vendita dei mini-abbonamenti
Fase 1: prelazione abbonati 2024/2025: dalle ore 12.00 del 09 Settembre alle ore 12.00 del 13 Settembre gli abbonati alla stagione 2024-25 potranno rinnovare il proprio posto o acquistarne uno nuovo al prezzo dedicato alla prelazione abbonati 2024/25
Fase 2: promo abbonati 24/25 + ex Abbonati 23/24 + vendita libera
Dalle ore 14.00 del 13 Settembre, terminate le prelazioni sul posto, rimane attiva la tariffa dedicata agli abbonati 2024/25 e da questo momento al medesimo prezzo promozionale potranno acquistare anche gli ex Abbonati 2023/24 che non hanno sottoscritto l’abbonamento per questa stagione. Inizia anche la Vendita Libera per tutti gli altri tifosi fino alle ore 21.00 del 03 Ottobre.
Francia-Belgio (che si gioca in contemporanea con Israele-Italia) è la seconda giornata del Gruppo B della Lega A di Nations League.
Francia-Belgio è una sorta di “rivincita” dell’ottavo di finale della scorsa edizione dei campionati europei, che hanno visto i transalpini accedere alla fase successiva grazie ad un autogol di Vertonghen: arrivato nei minuti finali. I Diavoli Rossi si erano meritati un accoppiamento da incubo, “accettando” di arrivare secondi nel girone.
Dopo una partenza accidentata, la squadra di Domenico Tedesco si “accontentò” dello 0-0 nella gara contro l’Ucraina: l’ultima del Gruppo E. Una decisione che costò caro al Belgio, che però, contrariamente a ogni aspettativa, arriva allo scontro diretto (decisivo per determinare le sorti del Gruppo B) meglio dei francesi.
Alla vigilia della prima giornata appariva quasi scontato immaginarsi un testa a testa proprio fra queste due squadre per il primato del girone. Invece, dopo la sorprendente vittoria dell’Italia al primo turno, Les Blues, in caso di sconfitta stasera e di contestuale vittoria degli azzurri, rischierebbero addirittura l’eliminazione.
Una prospettiva inimmaginabile a bocce ferme, ma figlia dell’imperdonabile atteggiamento con cui i francesi hanno approcciato il match contro l’Italia. Uno scenario meritato, ma che accresce ulteriormente i dubbi di chi (come il sottoscritto) è scettico sull’effettività utilità di questa manifestazione.
Oggi la Francia non è solo chiamata a vincere ma anche a fornire uno prestazione più convincente (e soprattutto meno spocchiosa) rispetto a quello sciorinata al cospetto degli azzurri. Per quanto la Nations League sia una competizione francamente trascurabile, una simile mancanza di impegno è irrispettosa nei confronti degli appassionati di calcio francesi. Che, come tutti i tifosi, meriterebbero di vedere la propria squadra onorare tutte le competizioni a cui questa prende parte. Anche alla luce di quanto pagano per vedere le partite.
Israele-Italia (che si giocherà in contemporanea a Francia-Belgio) è la seconda giornata del Gruppo B della Lega A della Nations League.
La disamina calcistica di Israele-Italia non può prescindere da una constatazione banale. Perché ad Israele (e, perché no, anche all’Ucraina, considerando che parliamo di violazioni della sovranità altrui) è concesso di partecipare alle competizioni UEFA e FIFA mentre alla Russia no?
La preparazione della partita è stata accidentata per motivi di ordine pubblico. Cosa più che normale, quando fai da scorta pubblica ad uno stato terrorista facendo finta che sia legittimato a difendersi. La naturale conseguenza del consueto doppio standard occidentale si è tramutata in una pagliacciata istituzionale.
Il Gruppo B della Nations League vedrà sei delle sue dodici partite giocarsi a campo neutro e per di più a porte chiuse. Immaginarsi uno svolgimento regolare della rassegna appare complicato, soprattutto perché gli israeliani in partenza avrebbero dovuto fungere da ago della bilancia all’interno della contesa.
Schiacciati in mezzo a tre squadre di livello obiettivamente superiore, come la Francia, il Belgio e la stessa Italia, gli israeliani avrebbero potuto dimostrare di non essere una squadra cuscinetto: portando via qualche punto alle big e indirizzando in maniera decisiva la qualificazione verso una (o due) delle squadre sopracitate.
Questo difficilmente accadrà, in quanto Israele (già piagata dal dislivello tecnico con i propri avversari) non potrà neppure contare sul fattore campo: fondamentale per le squadre meno quotate nelle loro ambizioni di piegare squadre più forti. Stante che, ripeto, ad Israele non andava permesso di partecipare.
Reputo sempre e comunque sbagliato far pagare agli atleti, alle federazioni e soprattutto ai tifosi le colpe di un pugno di potenti. Tuttavia, una regola (anche sbagliata) va applicata indistintamente su tutte le parti in causa e questo a prescindere dal fatto che si tratti di nemici o di alleati.
E’ già difficile di suo attribuire anche solo un briciolo di credibilità ad una competizione che viene snobbata in maniera sistematica da tutte le big, basti vedere il percorso dell’Inghilterra nella scorsa edizione, ma l’analisi calcistica diventa impossibile quando sopraggiungono dinamiche extra-campo di questa gravità.
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