Arsenal-Bayern Monaco è uno dei quarti di finale d’andata della Champions League. Le due squadre si sfideranno all’Emirates.
L’Arsenal ha faticato più del dovuto per superare gli ottavi di finale, al netto di un Porto encomiabile e come sempre un osso estremamente duro da piegare nelle competizioni internazionali, ma rimane una squadra che gode di una straordinaria salute. Anche quest’anno il percorso nelle coppe nazionali non è andato bene e lo scenario rischiava di essere replicato in quelle europee, come successo l’anno scorso in Europa League.
Questa volta, però, l’ostacolo portoghese è stato superato con successo (i rigori danno, i rigori tolgono: sono una lotteria) e i gunners vanno annoverati di diritto fra le favorite per la vittoria finale. In linea teorica lo stesso discorso andrebbe applicato anche al Bayern Monaco, se non fosse che i loro avversari di serata stanno vivendo uno dei momenti più complicati della loro storia contemporanea.
Parlo di “momento storico” e non di questa singola stagione, in quanto ricordo bene l’epilogo della scorsa Bundesliga e come esso si è manifestato. Il Meisterschale alzato al cielo all’ultimo secondo, al termine di un campionato con più ombre che luci e che in Baviera si è concluso con un lieto fine soltanto grazie all’harakiri del Borussia Dortmund. Quando si vince tutto va bene e il contesto passa in secondo piano, ma in ambienti dal palato fine (come quello bavarese) vincere è importante ma il come vinci lo è anche di più.
E no, non sto parlando di gioco, di proposta, di filosofia e corbellerie varie. Mi riferisco al fatto che in un contesto dove si è abituati a vincere (e per contesto mi riferisco a tutto ciò che passa trasversalmente dalla dirigenza alla tifoseria, passando per i media) una vittoria arrivata in quel modo non fa felice nessuno
. A Monaco sono i primi a riconoscere l’eccezionalità di quel pomeriggio e per questo i malumori attorno alla figura di Thomas Tuchel, entrato nello spogliatoio del Bayern come un elefante in una cristalleria, non si sono mai diradati.L’Arsenal è una squadra in salute. Un ecosistema meraviglioso, dove tutto funziona a meraviglia. E’ all’inizio di un ciclo virtuoso, con margini di miglioramento importanti e che promette di durare ancora per molti anni. Il Bayern è l’esatto opposto. Un gruppo a fine ciclo, inserito in un contesto societario dove regna il massimo della confusione a tutti i livelli. Ceteris paribus il Bayern Monaco sarebbe anche superiore all’Arsenal, ma la carta nel calcio è quasi sempre straccia.
Ora come ora l’Arsenal è più forte del Bayern e viene difficile ipotizzare un passaggio del turno dei bavaresi. Certo, non bisogna mai sottovalutare l’abitudine di determinate a squadre a giocare queste partite e la loro innata capacità di piegare l’inerzia delle situazioni a proprio favore. Comunque vada a finire, Arsenal-Bayern Monaco ci regalerà una sfida antitetica ma nonostante questo ugualmente spettacolare.
Di seguito, ecco le formazioni ufficiali di Arsenal-Bayern Monaco:
Arsenal (4-3-3): Raya; Kiwior, Gabriel, Saliba, White; Odegaard, Jorginho, Rice; Martinelli, Havertz, Saka. Allenatore: Arteta.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Davies, De Ligt, Dier, Kimmich; Laimer, Goretzka, Gnabry, Musiala, Sané, Kane. Allenatore: Tuchel.
Aggiornato al 09/04/2024 19:58
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