Al termine di Bayer Leverkusen-Inter, l’allenatore nerazzurro, Simone Inzaghi, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dopo la sconfitta last minute in Bayer Leverkusen–Inter.
Dopo la gara, l’allenatore ha espresso il proprio punto di vista su diversi aspetti della prestazione della squadra. Ha riconosciuto come nella prima frazione di gioco si fosse riusciti a mettere in difficoltà l’avversario, ma in seguito si sia persa incisività:
“Avremmo dovuto fare di più. La nostra proposta offensiva non è stata all’altezza, pur consapevoli del loro buon approccio iniziale. Nel primo tempo abbiamo prodotto qualcosa, mancando però nell’ultimo passaggio. Ci siamo trovati in difficoltà contro un avversario di altissimo livello e dovevamo offrirgli maggiore resistenza, nonostante nella ripresa non ci fossero stati segnali preoccupanti. Questo risultato non sminuisce il nostro cammino: la qualificazione resta nelle nostre mani nelle ultime due partite. Un pareggio sarebbe stato utile, ma non decisivo. Dovevamo insistere maggiormente, tenendo comunque presente il valore della squadra che affrontavamo”.
Riguardo alla possibile reazione nella prossima partita a Roma contro la Lazio, ha manifestato fiducia:
“Come già detto, questa sconfitta non rallenterà il nostro percorso, che finora è stato eccellente. Fa male per come è maturata, perché pur non eccellendo sotto il profilo qualitativo abbiamo speso molto. A parte l’occasione di Tella, non abbiamo concesso quasi nulla a un gruppo che solitamente crea tanto. La nostra fase di possesso, però, non è stata quella abituale, a causa della nostra minore brillantezza e dei meriti di un avversario ben organizzato”.
Sulle prestazioni dei singoli in Bayer Leverkusen-Inter, ha preferito glissare:
“Non mi pare giusto soffermarmi sui singoli. La squadra ha concesso pochissimo a un avversario di grande valore, ben consapevoli delle loro qualità e del percorso compiuto dal Bayer lo scorso anno sia in Europa che in campionato. A livello di impegno non ho nulla da rimproverare, ma siamo mancati di quella qualità che di solito rappresenta la nostra arma più efficace”.
Quanto alle prospettive sulle ultime due gare e alla necessità di fare calcoli, ha sottolineato:
“Secondo me è meglio attendere i risultati di domani per avere un quadro più chiaro. Un pari sarebbe stato importante, perché avremmo tenuto i rivali alle nostre spalle e ci sarebbe bastata poi una sola vittoria. Domani credo che saremo ancora tra le prime otto e tutto sarà nelle nostre mani: sappiamo di poter fare meglio, tutti quanti”.
A proposito delle scelte sui cambi e sul recupero di alcuni giocatori per la partita di Roma, ha chiarito:
“Volevo inserire Buchanan, perché Bisseck, Bastoni e De Vrij giocheranno titolari anche a Roma, dove mancheranno ancora Pavard e Acerbi. Buchanan però negli ultimi tre giorni aveva rallentato per un fastidio risalente alla gara con il Parma. Ho visto Taremi lavorare bene e ho preferito impiegare Arnautovic per non rischiare ulteriormente con Buchanan”.
Infine, riguardo all’impressione che la squadra puntasse al pareggio, l’allenatore ha negato con fermezza:
“Non siamo mai scesi in campo con l’intento di accontentarci. Nel primo tempo avevo la sensazione che anche noi soffrissimo il nostro stesso possesso, perché abbiamo difettato in qualità, non solo in un reparto ma come collettivo. È stata una prima frazione equilibrata, con un paio di situazioni a nostro favore. Nella ripresa, però, avremmo dovuto fare di più”.
Aggiornato al 11/12/2024 8:26
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