Champions League
Benfica, Pavlidis: Il greco è nella storia
Benfica-Pavlidis: L’attaccante greco nella partita contro il Barcellona è stato autore di una delle tripletta più veloci della storia della Champions League.
Ieri sera, Vangelis Pavlidis, ha impiegato solamente 30 minuti per siglare una tripletta ai danni del Barcellona, affermando così anche il suo nome all’interno della storia della Champions League.
La grande prestazione di Pavlidis è stata certamente aiutata anche dai numerosi errori di cui si è resa protagonista la difesa del Blaugrana. Rendendo forse un po meno bella, almeno a livello estetico-ricordando in parte quella che è stata la tripletta segnata nel derby di Londra contro gli Spurs da Nicholas Jackson, di certo non la tripletta più bella che ci possiamo ricordare- quella che è stata una prestazione che comunque si è guadagnata un posto nella storia della competizione.
Benfica-Barcellona, i record della sfida
Per quanto riguarda le tripletta nella massima competizione europea è doveroso citare anche: le due triplette consecutive di Ronaldo, Messi e Benzema, tutti nomi sempre in cima quando si parla di record e statistiche. Oltre anche al grande Luiz Adriano della stagione 2014/2015 antecedente al passaggio in rossonero, in cui riuscì a segnare otto goal in sole due sfide contro i bielorussi del Bate Borisov.
A livello cronologico la tripletta di Pavlidis riprende da dove ci eravamo lasciti nel mese di novembre: quando con le due triplette segnate rispettivamente da Luis Diaz, ai danni dei campioni in carica di Germania del Leverkusen (Liverpool – Leverkusen 4-0, 05/11/2024). E dal compagno di campionato del greco Viktor Gyökeres, autore di una tripletta contro il Manchester City (Sporting CP – Manchester City 4-1, 05/11/2024). Passando così direttamente il testimone nelle mani del greco, che in soli 30 minuti è riuscito a portarsi a casa il pallone della partita, nonostante una bruciante sconfitta culminata nei secondi finali del match.
Tuttavia, Il greco nonostante il pochissimo tempo impiegato, non è riuscito a conquistare il primato. Dato che prima di lui solo Mohamed Salah (da subentrato ci impiegò sei minuti a fare una tripletta) e pochi altri, erano già riusciti a segnare una tripletta in meno tempo di Pavldis.
Tre squadre italiane nel passato di Pavlidis
Solo qualche anno fà, quando Pavlidis era ancora un giocatore dell’AZ, tre DS di squadre italiane avevano sondato il terreno per provare a portarsi a casa i servigi dell’attaccante greco. Salvo uscirne sconfitti a causa del grande fascino delle Aguias portghesi.
La prima squadra che aveva mostrato interesse nei suoi confronti era stata la Salernitana, che dopo aver riscattato Bonazzoli, nel 2022 cercava un ulteriore rinforzo per il suo attacco. Successivamente anche il Bologna, che durante l’estate antecedente al grande sogno europeo era alla ricerca di un valido sostituto per Arnautovic, passato da poco ai nerazzuri. Anche il Milan aveva pensato al greco per rinforzare il suo attacco, individuandolo come una possibile alternativa a Giroud, salvo poi decidere di virare su un altro giocatore visto dalle parti di Lisbona con la maglia del Benfica, Luka Jovic.
Champions League
Sparta Praga-Inter, le ultimissime sulle formazioni
Sparta Praga-Inter, queste le probabili formazioni di Sparta Praga e Inter in vista della sfida di questa sera. Titolari dal 1′ Dumfries, Asllani, Mkhitaryan e Thuram, che torna titolare dopo il gol all’Empoli. Con i 3 punti i nerazzurri salirebbero a quota 16.
Sparta Praga-Inter, probabili formazioni:
SPARTA PRAGA (3-4-2-1): Vindhal; Vitik, Panak, Sorensen; Wiesner, Laci, Kairinen, Rynes; Birmancevic, Haraslin; Olatunji. All. Lars Friis.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Inzaghi.
Champions League
Juventus, lentezza nel pensiero ma anche nel gioco
La Juventus si accontenta. 0-0 sul campo del Club Brugge. Motta “festeggia” i playoff, ma il solo tiro in porta drena gli entusiasmi.
Uno, e non tre, il punto con il quale la Juventus rimpolpa la propria classifica europea. Una sfida priva di grandi sussulti, in cui la Juve che ha gestito il palleggio per larghi tratti della gara senza però riuscire ad essere incisiva nell’ultimo terzo di campo. La sensazione che trapela dall’ennesimo pareggio stagionale è che la squadra si sia rilassata specialmente sotto il profilo mentale e non abbia il giusto mordente in zona offensiva.
Juventus, ritorno dalla trasferta belga senza il bottino sperato
La monotonia del ritmo imposto al gioco ha portato la squadra a conseguire un record, ma negativo: il match contro il Bruges è entrato nella storia per essere la prima partita dal 2012 (Lille-Bayern Monaco la precedente) di Champions League in cui si è registrato un unico tiro nello specchio nei novanta minuti.
Sarebbe opportuno interrogarsi sull’apoteosi tattica di Motta (sempre attento all’equilibrio) nella serata in cui il tecnico italo-brasiliano ha lanciato una richiesta diretta ad i propri attaccanti: essere più propositivi ed attivi per poter sovvertire le difficoltà bianconere. Il problema nasce, però, una ventina di metri più indietro, nella zona nevralgica del gioco, laddove agiscono Locatelli, Douglas Luiz e Koopmeiners, in cui si percepiscono tutti i problemi di gioco. Qui va fatta una doverosa precisazione, perché se alla coppia Thuram-Locatelli va riconosciuta la capacità di verticalizzare ed essere propositivi (l’italiano partendo dal basso ed il francese con le sue scorribande), al contrario Koopmeiners e Douglas Luiz sono apparsi parecchio appannati.
L’olandese in questa stagione sembra essere lontano parente di quello visto nelle stagioni straordinarie trascorse a Bergamo, mentre il brasiliano (dopo un primo periodo di difficoltà dovuto al ritardo di condizione) ha apportato tutta la propria sapienza tecnica, rallentando però costantemente la manovra juventina. La difficoltà di inizio stagione sono state enfatizzate da una scarsa propositività, che ha portato la squadra ad essere attualmente fuori dalla zona Champions in campionato ed ad ottenere una qualificazione per i play-off europei che è magra consolazione viste le premesse stagionali.
Benedetto Zebito
Champions League
PSG-Manchester City, le scelte di Luis Enrique e Guardiola
PSG-Manchester City, queste le ultimissime di formazioni per il big match di questa sera tra il Psg di Luis Enrique e il Manchester City di Pep Guardiola. Gonçalo Ramos contro Haaland, è grande sfida a Parco dei Principi.
PSG-Manchester City, probabili formazioni:
PSG (3-4-3):Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Willian Pacho, Nuno Mendes; Zaïre-Emery, Vitinha, João Neves; Dembélé, Gonçalo Ramos, Barcola.
MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Ederson; Lewis, Akanji, Rúben Dias, Gvardiol; Kovačić; Foden, De Bruyne, Bernardo, Savinho; Haaland.
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