Champions League
Bologna, Di Vaio: “È sbagliato fare paragoni con la squadra dell’anno scorso”
Alla vigilia di Bologna-Monaco, il direttore sportivo Marco Di Vaio ha tracciato un primo bilancio sulla stagione e sulla crescita del gruppo
Alla vigilia della sfida di Champions League tra Bologna e Monaco, il direttore sportivo rossoblù, Marco Di Vaio, ha concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport per fare il punto sulla prima parte di stagione. Nonostante il mercato estivo abbia lasciato la squadra leggermente indebolita sul piano delle risorse tecniche, Di Vaio vede un gruppo che, nelle difficoltà, sta crescendo e mostrando grande determinazione.
Bologna, Di Vaio: “Ferguson come un diamante”
A seguire le parole di Marco Di Vaio.
Due vittorie di fila in campionato: ma quando ne avevate vinta una sola su 12 gare, quanto eravate preoccupati?
“Preoccupati e più che altro dispiaciuti, visto il lavoro quotidiano. Vede, i risultati non tradiscono mai: se non vinci significa che qualcosa non va”.
Cosa non andava?
“L’inseguimento della suddetta identità, il ritrovare pienamente giocatori che non avevano iniziato al meglio: guardi Orsolini nelle ultime tre partite…”.
C’è anche un altro ritorno: riavere Ferguson è come…?
“Trovare un diamante. Quando ce l’hai ti rendi conto di tutto ciò che hai perso senza”.
Torniamo all’oggi: Dallinga cerca “fratello gol”. Soluzioni?
“Castro ha sei mesi di vantaggio, Thijs deve conoscere il nostro campionato. Arriverà…”.
Le statistiche dicono che Italiano ha iniziato le gare soprattutto con la “Vecchia Guardia”: il “mercato” non sfonda?
“Beh, Miranda col Lecce ha fatto una grande gara, ma in assoluto credo che l’approccio di Italiano sia logico e con giudizio. Se non giocassimo ogni tre giorni, e quindi se avessimo la possibilità di dilatare l’inserimento dei nuovi lungo sei allenamenti pieni, forse ci sarebbe stata una direzione diversa. Vincenzo sta facendo un corso accelerato”.
Per alcuni la squadra è uscita “impoverita” dal mercato
“E’ sbagliato fare paragoni. Se pensiamo a Zirkzee e Calafiori non è giusto pensare alla loro ultima versione: pensiamo a quando cercavano rilancio a Basilea, Parma o qui il primo anno. Poi sono diventati Zirkzee e Calafiori ma hanno avuto bisogno di tempo e della crescita della squadra attorno. Il nostro mercato in una parola? Coerente con la storia degli ultimi anni, ovvero secondo la direzione dell’investimento”.
Champions League
PSG-Atletico Madrid, probabili formazioni e dove vederla
PSG-Atletico Madrid, match valido per la quarta giornata di Champions League, mette di fronte i parigini (padroni di casa) e i colchoneros.
Rendimento altalenante per il PSG in Champions League. Vittoria (stentata, al 90esimo per un autogol del portiere) contro il Girona, sconfitta con l’Arsenal all’Emirates e poi pareggio in casa contro il PSV. Anche in campionato le cose non stavano andando benissimo, ma l’aver ripreso la testa della Ligue 1 potrebbe aiutare.
Male, anzi malissimo l’Atletico Madrid sin qui in Champions. Dopo la vittoria all’esordio in casa contro l’RB Leipzig, sono arrivate due sconfitte pesantissime. Il tracollo a Lisbona contro il Benfica (4-0) e quello interno (1-3) contro il Lille. In Liga le cose vanno meglio, con i colchoneros terzi in classifica ma a -10 dal Barcellona.
Qui PSG
In porta con il Lens ha giocato Safonov. Luis Enrique ha specificato che è stata una scelta puramente tecnica. Da capire se in Champions tornerà Donnarumma o se il catalano confermerà la sua linea: di certo Gigio non può restare a guardare in eterno. Davanti a lui attesa la conferma della linea a quattro composta da Hakimi (insostituibile) a destra e Nuno Mendes a sinistra, con Marquinhos e Pacho al centro dei ranghi.
Lucas Beraldo potrebbe rilevare uno fra l’ecuadoriano e il portoghese, ma entrambi stanno facendo benissimo in questo avvio di stagione. Più scelta a centrocampo, dove Zaire-Emery ha riposato in campionato e potrebbe tornare titolare. Da capire chi potrebbe lasciargli il posto fra Joao Neves, Vitinha e Fabian Ruiz. Il lusitano ex-Benfica è forse la rivelazione più scintillante del calcio europeo: non ce lo si aspettava già così pronto.
Più facile che possano essere risparmiati il suo connazionale o l’ex-Napoli. Davanti Barcola e Dembélé giocano sempre, ma stanno troppo bene per essere lasciati fuori: anche contro il Lens hanno confezionato il gol della vittoria. Davanti potrebbe continuare l’alternanza fra Asensio e Kang-In-Lee. Lo spagnolo è un pupillo dell’allenatore, ma il sud-coreano in quella posizione ha fatto bene. Ormai fuori dalle rotazioni Kolo Muani.
Qui Atletico Madrid
Per l’Atletì nessun dubbio sulla presenza di Oblak in porta. Out Lemar, dubbi sulla possibilità che Azpilicueta, Le Normand e Llorente possano recuperare. Sulla destra dovrebbe quindi essere confermato Molina, con Gimenez da leader difensivo. Le altre due maglie se le giocano Lenglet-Witsel e Reinildo-Galan.
A centrocampo dovrebbe tornare De Paul titolare al posto di Barrios, c’è anche Gallagher. Capitan Koke non si tocca: gioca sempre. Samuel Lino favorito su Riquelme per giocare a sinistra, mentre davanti previsto il ritorno da titolare di Sorloth: anche se Giuliano Simeone (l’altro figlio del Cholo) è stato il migliore in campo nella vittoria contro il Las Palmas. C’è anche Correa, ma Alvarez e Griezzman è difficile toglierli dal campo.
PSG-Atletico Madrid, probabili formazioni
PSG (4-1-2-3): Donnarumma; Nuno Mendes, Pacho, Marquinhos, Hakimi; Zaire-Emery; Fabian Ruiz, Joao Neves; Barcola, Kang-In-Lee, Dembélé.
Atletico Madrid (3-4-2-1): Oblak; Reinildo, Witsel, Gimenez; Lino, De Paul, Koke, Molina; Alvarez, Griezzman; Sorloth.
PSG-Atletico Madrid, dove vederla
PSG-Atletico Madrid (fischio d’inizio alle ore 21:00 di Mercoledì 6 Novembre al Parco dei Principi) sarà visibile in esclusiva e in chiaro su TV8.
Champions League
Stoccarda, Mittelstadt: “Grazie a Hoeness siamo tornati ad alti livelli. Siamo pronti per l’Atalanta”
Il difensore dello Stoccarda ha presentato la sfida di domani sera contro l’Atalanta. Leggi con noi le parole di Mittelstadt sul match.
Lo Stoccarda ospiterà l’Atalanta nel 4° turno di Champions League. Durante la conferenza stampa, il difensore tedesco ha analizzato le insidie della partita e ha parlato dell’incontro con Lazar Samardzic, suo ex compagno ai tempi dell’Hertha Berlino.
Le parole di Mittelstadt
La sfida.
“Siamo molto preparati per affrontare questa Atalanta, li abbiamo visti nell’ultima vittoria contro il Napoli e non dimentichiamoci che lo scorso anno sono stati gli unici a vincere in casa del Bayer Leverkusen. Noi però giocheremo in casa nostra e anche per questo saremo pronti”.
Dopo anni difficili, oggi lo Stoccarda è tornato ad altissimi livelli anche grazie al lavoro del tecnico Sebastian Hoeness.
“E’ molto importante l’allenatore per noi, ci ha cambiato il modo di giocare. E personalmente posso dire che grazie a lui sono arrivato in Nazionale”.
Nell’Atalanta gioca Samardzic, giocatore cresciuto a Berlino proprio come lei.
“E’ un amico, abbiamo giocato insieme all’Hertha Berlino. Ma in campo non saremo più amici, sono comunque molto contento di ritrovarlo domani sera”.
Champions League
Inter, Inzaghi: “Questa squadra deve migliorare, Bastoni non è al 100%”
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa in vista del match di Champions contro l’Arsenal.
Il tecnico ex Lazio e attuale mister dell’Inter ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro di Champions League contro l’Arsenal, in programma mercoledì 6 novembre alle 21:00
Inter, le parole di Inzaghi
Di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Inter Simone Inzaghi in vista del match di Champions contro l’Arsenal.
Ha sottolineato qualcosa che non ha funzionato, su cosa pensa di dover lavorare?
“Sappiamo dove stiamo lavorando bene, non dimentichiamo che nelle ultime otto partite l’Inter ha fatto sette vittorie e un pareggio.
Poi dobbiamo sempre pensare che abbiamo contro degli avversari, dopo l’ultima partita ho fatto i complimenti alla squadra, sono stati bravissimi e hanno fatto tutto quello che gli avevo chiesto.
L’unico neo è stato non aver chiuso la partita, chiaramente con tutte le occasioni avute non saremmo dovuto arrivare al 97′ sul risultato di 1-0, ma non dimentichiamo che ci sono avversari che provano a crearci problemi, come ha fatto il Venezia che ha giocato un’ottima gara e ci ha creduto fino alla fine.
Ora ci aspettano due partite difficilissime, si ragiona partita dopo partita: la prima è l’Arsenal, una delle più forti d’Europa, sappiamo di aver speso tanto e cercheremo di giocare due grandi match”.
La coppia Taremi-Lautaro è compatibile come caratteristiche? Come sta Arnautovic, dopo la gara di Berna non l’abbiamo più rivisto.
“L’avreste rivisto, ha un problema da dieci giorni: un’infezione a un occhio, che fatica ad andare via. Vediamo domani, stamattina si è allenato bene: con questi ritmi basta un problemino per saltare tre partite.
Però sta lavorando bene. Lautaro e Thuram mi sembrava che avessero recuperato abbastanza bene, Taremi è un po’ più fresco: siamo a 40 ore dalla gara contro il Venezia.
Oggi ho schierato una squadra contro i più affaticati, domattina faremo allenamento leggero e cercherò di scegliere la formazione migliore”.
Finora turnover maggiore in Champions League. Se non si perde contro l’Arsenal le possibilità di andare agli ottavi di finale sono concrete, è possibile comunque un robusto turnover?
“Robusto non penso, io sto ragionando partita dopo partita. Purtroppo abbiamo avuto Milan, Juventus e Napoli sempre dopo le partite di Champions: solo l’Inter ha sempre trovato una partita impegnativa, è sempre successo dopo la Champions.
Noi a Empoli siamo rimasti in superiorità numerica e quindi non abbiamo speso tantissimo a livello di energie, prima del Venezia avevo tanti giocatori assenti per le tante partite ravvicinate. Calhanoglu, Zielinski, Asllani: tutti ci hanno creato delle problematiche.
Domenica abbiamo speso di più rispetto a Empoli, ma stamani i ragazzi avevano recuperato comunque abbastanza bene, ma ho fatto un allenamento più al video che in campo”.
A metà della prima fase della nuova Champions, si può fare un bilancio sul format. Le sta piacendo?
“Per noi allenatori è molto più difficile, anche per i giocatori. Prima preparavi tre squadre, quindi fino a febbraio ti concentravi su tre squadre, era più semplice.
Adesso devi ragionare su otto partite diverse: prima dopo le prime tre partite avevi in testa una classifica, mentre adesso sai le posizioni e quanti punti potrebbero servire, però poi magari i piazzamenti si decideranno su un gol fatto o subito.
La squadra lo sa, probabilmente è un girone più affascinante, più divertente, ma anche più difficile. Lo spettacolo aumenta, ma è più impegnativo”.
Guardando Champions e campionato, sarebbe più prezioso un successo sull’Arsenal o sul Napoli?
“Beh, ci servirebbero entrambi. Sappiamo che giochiamo contro due squadre molto forti, adesso pensiamo a quella di domani: incontriamo una squadra tra le migliori d’Europa, molto riconoscibile con un grande allenatore.
Se vedi l’Arsenal in mezzo a 100 squadre, senza sapere il nome, la riconosci. Si è giocata gli ultimi due titoli inglesi punto a punto con il Manchester City“.
Arteta primo allievo di Guardiola, si aspetta una partita simile a quella col City?
“Dovremo cercare di tenere la palla il più possibile, sappiamo che affrontiamo una squadra che fa una pressione offensiva importante. Sappiamo che sarà un problema per noi quando avranno la palla loro, ma vale anche il contrario”.
Il calcio inglese la avvicina? Ci si vede, un giorno?
“È un calcio molto affascinante, che piace a tutti gli allenatori. Non nego che c’è stata la possibilità, in questi anni, anche quando ero alla Lazio, però stavo bene alla Lazio e sto bene all’Inter.
Mi piace, mi intriga, ma sono in una delle migliori squadre d’Europa e sto bene qua. Sul futuro nessuno ha certezze”.
Arsenal e Napoli sono reduci da sconfitte. Si aspetta una motivazione in più da loro?
“Sì, perché sappiamo tutti le grandi squadre come reagiscono dopo una sconfitta: guardate noi dopo il derby… Ci sta trovare squadre con motivi di rivalsa,
ho visto la gara tra Arsenal e Newcastle: giocare in casa del Newcastle non è semplice, però è stata una partita aperta e affascinante. Troveremo una squadra che ha perso due giorni e mezzo fa, vorrà fare una grande gara a San Siro”.
Un dato statistico su Thuram: conquistati sette rigori da quando è all’Inter su diciassette conquistati in totale. Numeri così, solo so fratello Pippo… Ha portato anche diverse espulsioni avversarie, c’è una spiegazione tecnica?
“Sta lavorando benissimo, deve continuare. Domenica ho visto valutazioni non giuste per la gara che ha fatto, ha sbagliato due gol importanti come altri compagni, ma ha fatto un grande match.
Oggi mi ha detto di aver recuperato abbastanza bene e valuterò. È un grandissimo valore aggiunto per noi, deve continuare in questa crescita”.
Nelle scelte che farà domani ragionerà solo sulla condizione atletica o anche in vista della gara contro il Napoli?
“Beh, chiaramente noi allenatori dobbiamo fare tante scelte, quotidianamente. Il Napoli adesso non è nei miei pensieri, c’è l’Arsenal.
Faccio un esempio: se Bastoni è al 100%, con l’Arsenal gioca. Oggi non era al 100%, anche se è un ragazzo di grande disponibilità. Era un po’ affaticato, ma mi ha detto che ci sarebbe e devo valutare.
A Empoli era riuscito a spendere il giusto, domenica è uscito coi crampi. Oggi ha fatto un allenamento leggero, stasera valuteremo i dati e decideremo se sarà in grado di partire contro l’Arsenal, non pensando al Napoli.
La nostra priorità è quella, è una delle quattro favorite per vincere la Champions League”.
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