Champions League
Cannavaro: “L’Inter è la più attrezzata delle italiane”
L’ex pallone d’oro ha parlato della nuova Champions League e di chi secondo lui è la più organizzata. Leggi con noi le parole di Cannavaro.
Nel corso dell’intervista rilasciato a Il Giornale, Cannavaro si è espresso sulla nuova formula della Champions League. Secondo l’ex difensore di Juventus e Inter, i nerazzurri sono la squadra che può far meglio tra le italiane.
Le parole di Cannavaro
La nuova Champions.
“La nuova formula confonde un po’ sulle prime perché si tratta di un inedito ma offre la possibilità di proporre più sfide tra squadre di grande appeal e livello tecnico. Quella precedente era forse troppo rigida e magari scontata nelle ultime fasi dei gironi”.
Le italiane.
“Bologna e Milan mi sembrano in difficoltà in campionato e credo che pagheranno anche in Champions. Le altre 3 sono più collaudate e pronte. L’Inter è quella più rodata e strutturata. E non a caso viene considerata la super favorita del campionato”.
Champions League
Juventus vs Psv: le pagelle bianconere
Tris bianconero al ritorno in Champions League per la Juventus che abbatte il Psv Eindhoven con un netto 3-1 dominando di gran lunga la partita.
Yildiz entra nella storia, Nico Gonzalez straripante
Ecco le pagelle dei bianconeri dopo la prima vittoria in Champions League:
Di Gregorio 6.5
Si è dimostrato affidabile con poche occasioni pericolose e ha fatto il suo dovere con sicurezza, pur non potendo fare nulla sul gol subito.
Kalulu 6.5
Il suo ruolo di terzino destro sembra confermato ed ha giocato una partita solida con buoni interventi difensivi e anticipi precisi.
Bremer 7
Ha affrontato il potente De Jong con grande competenza e leadership, offrendo una prestazione impeccabile in difesa.
Gatti 6.5
Ancora una volta, ha dimostrato il suo valore come capitano, con un’ottima prestazione, anche se è stato costretto a fermarsi per un problema fisico minore.
dal 57′ Danilo 6,5
Mezz’ora di qualità anche il brasiliano, che torna a fare minutaggio dopo le ultime panchine, molto bene in degli anticipi sulle poche offensive degli olandesi.
Cambiaso 7
La sua versatilità è stata fondamentale, coprendo vari ruoli con grande efficacia e contribuendo in modo significativo al successo della squadra.
Locatelli 7
Sta crescendo sempre di più come leader e regista della squadra, imponendosi con la sua corsa e la capacità di orchestrare il gioco.
dal 57′ Thuram 6
Debutto in Champions per il figlio d’arte, che rischia pochissimo e gioca una mezz’ora positiva.
McKennie 7
Un ritorno sorprendente, con un gol e una prestazione convincente che dimostrano la sua importanza per la squadra, nonostante l’iniziale esclusione.
dal 75′ Douglas Luiz s.v.
Il brasiliano entra al posto del texano e non lascia molta traccia, servirà molto di più per meritarsi una maglia da titolare.
Nico Gonzalez 8
È stato il protagonista indiscusso, con una performance scintillante che ha incluso un gol e un assist, dimostrando tutto il suo potenziale e la sua qualità.
dal 69′ Weah 6
Non era facile prendere il posto dell’argentino, oggi fenomenale, ma Weah è riuscito a creare qualche occasione in fase offensiva.
Koopmeiners 6.5
Ha giocato una partita di alta qualità, mantenendo un buon livello per tutta la durata del match e dimostrando continui miglioramenti.
Yildiz 8
Un debutto in Champions League da sogno con un gol straordinario e una prestazione da campione, piena di eleganza e qualità, che gli è valsa il titolo di migliore in campo.
dal 69′ Fagioli 6
Ruolo insolito per il nuovo 21, che gioca nella posizione del talento turco, creando qualche buona occasione, servirà più minutaggio per l’ex Cremonese.
Vlahovic 6.5
Nonostante non sia riuscito a segnare, ha fornito un assist e ha messo in difficoltà la difesa avversaria con le sue giocate, dimostrando di essere sempre una minaccia.
Thiago Motta 7,5
All’esordio in Champions League non poteva chiedere di meglio, peccato per il primo gol subito a tempo scaduto, ma ha dimostrato che in certi palcoscenici lui può starci.
Champions League
Manchester City, Guardiola: “Inter miglior squadra in Italia, può vincere la Champions”
Intervenuto in conferenza stampa, Pep Guardiola ha presentato la sfida di domani tra il suo Manchester City e l’Inter, elogiando i nerazzurri di Inzaghi.
Alla vigilia della sfida contro l’Inter, l’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, ha parlato con grande rispetto della squadra nerazzurra, ricordando quanto siano cresciuti da quando li hanno affrontati nella finale di Champions League a Istanbul.
“L’Inter era già un’ottima squadra e lo è ancora oggi. Hanno mantenuto lo stesso allenatore, Simone Inzaghi, che è davvero un tecnico eccellente. In Italia, per me, sono attualmente sono i più forti del campionato”.
Tornando a quella sfida, Guardiola ha dichiarato: “È stata una serata bellissima, una partita molto difficile. Abbiamo giocato meglio nel secondo tempo, e il gol decisivo è arrivato proprio sotto i nostri tifosi, rendendo tutto ancora più emozionante. L’Inter ha vinto diverse Champions League, ma per noi quella è stata la prima, ed è stata incredibile. Adesso, però, sono ancora più forti, e penso che tutti lo vedranno domani. Però questa non è una finale, è una partita diversa”.
Manchester City, Guardiola: “L’Inter è abituata a vincere”
Parlando delle qualità dei nerazzurri, Guardiola ha sottolineato la loro solidità e determinazione: “Sono una squadra storica, con una mentalità vincente incredibile. Sono abituati a vincere e, soprattutto, sanno soffrire. Fisicamente sono molto forti e hanno qualità eccezionali, soprattutto nella costruzione del gioco dal basso. Giocatori come Calhanoglu, Acerbi e Barella sono fondamentali. Sono una squadra completa che può vincere il campionato e ha mantenuto la struttura che li ha portati alla finale di Champions”.
Guardiola ha poi espresso il suo pensiero sulla sfida imminente: “Mi aspetto un’Inter feroce, proprio come a Istanbul. Già in finale sapevo che sarebbe stata dura, anche se molti ci consideravano favoriti. Domani sarà un’altra storia, le partite della fase a gironi sono diverse dalle finali, ma cercheremo di imporre il nostro gioco”.
Infine, parlando di Lautaro Martinez, Guardiola ha riconosciuto il suo enorme talento: “È un attaccante straordinario, sa fare tutto. Ha sicuramente le qualità per ambire al Pallone d’Oro, anche se, ovviamente, spero che a vincerlo sia uno dei miei giocatori”.
L’allenatore spagnolo ha concluso affermando che la squadra nerazzurra ha tutte le carte in regola per tornare a competere ai massimi livelli europei: “Sì, possono assolutamente lottare per vincere la Champions League”.
Champions League
Juventus, contro il PSV la formazione più giovane di sempre
La Juventus torna a giocare in Champions League e lo fa con la sua formazione più giovane di sempre: 25 anni e 149 giorni è l’età media dell’undici bianconero.
La Juventus torna a giocare in Champions League dopo l’esclusione dalle coppe della scorsa stagione. Contro la squadra olandese del PSV, Thiago Motta schiererà la formazione per età media più giovane della storia bianconera a disputare un match nella massima competizione europea. Il dato conta 25 anni e 149 giorni.
Indice
Il gioiello della Juventus
Ad abbassare l’età media della squadra contribuisce su tutti il gioiellino turco classe 2005 Kenan Yildiz. Il prodotto del vivaio bianconero ha esordito lo scorso anno in prima squadra sotto la gestione di Massimiliano Allegri all’età di 18 anni 7 mesi e 19 giorni, nella prima giornata contro l’Udinese. Il suo primo gol in Serie A coincide con la sua prima presenza da titolare contro il Frosinone al Benito Stirpe.
Quest’anno con l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera, Yildiz è stato fin da subito responsabilizzato e messo al centro del progetto. A testimonianza di ciò, ha indossato la pesantissima maglia numero 10 portata nella storia da leggende come: Del Piero, Tevez, Platini o Baggio.
Progetto basato sui giovani
Negli ultimi anni della gestione di Allegri e soprattutto con l’arrivo di Giuntoli e Thiago Motta, la Juventus ha iniziato a basare il suo progetto sui giovani schierando giocatori della Next Gen. Nelle prime partite di questa stagione sono stati messi in campo ragazzi come Savona o Mbangoula, che hanno fatto ben vedere e si sono messi in mostra collezionando insieme ben 2 gol e 2 assist complessivi.
In passato invece, sono stati valorizzati giovani utilizzati poi per fare cassa come: Soulè, Iling-Junior o Barrenechea.
Il declino dei più esperti
Oltre a valorizzare tanto i giovani, il progetto juventino è volto ad abbassare l’età media della squadra con lo sfoltimento dei più esperti. Szczesny ed Alex Sandro non ha rinnovato il contratto, il 30enne Daniele Rugani è stato ceduto all’Ajax e lo stesso capitan Danilo classe 91 ancora non ha disputato un minuto in questa Serie A.
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