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Champions League: le partite delle “italiane” in chiaro sulla Rai

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Dopo il triennio gestito in esclusiva da Mediaset, i diritti in chiaro delle partite in Champions League, per il prossimo triennio, tornano alla Rai.

La TV di stato ha reso note le partite dei gironi che saranno trasmesse in chiaro: si parte con Real Madrid-Roma.

Le partite in chiaro della Champions League sulla Rai

Mercoledì 19 settembre 2018, ore 21.00: Real Madrid-Roma – RAI 1

Mercoledì 3 ottobre 2018, ore 21.00: Napoli-Liverpool – RAI 1

Mercoledì 24 ottobre 2018, ore 21.00: Barcellona-Inter – RAI 1

Mercoledì 7 novembre 2018, ore 21.00: Juventus-Manchester United – RAI 1

Mercoledì 28 novembre 2018, ore 21.00: Tottenham-Inter – RAI 1

Mercoledì 12 dicembre 2018, ore 21.00: Young Boys-Juventus – RAI 1

 

Fondatore e Direttore Editoriale della testata giornalistica Calciostyle.it. Nato a Roma, classe 1981.

Champions League

Terza panchina su quattro partite: Conceiçao sfida Leao

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Fonseca-Leao

Rafa Leao, messo alla prova dal suo allenatore Sergio Conceiçao, si dimostra ancora vincente negli ultimi minuti di partita.

Nella precedente partita contro il Verona, il coach del Milan Sergio Conceiçao ha continuato a lasciare in panchina, dal 1′, uno dei suoi migliori giocatori, Rafa Leao, per poi sguinzagliarlo alla fine nella sua forma migliore.

Infatti, appena entrato in campo, Leao ha fornito l’assist perfetto per il gol di Gimenez.

Una scelta alquanto bizzarra per alcuni, ma che ha alle sue spalle dei precedenti simili.

Infatti, anche nel passato turno di campionato contro l’Empoli, il numero 10 Leao è rimasto in disparte nei primi 45 minuti di gioco, vedendo i suoi compagni rossoneri in grande difficoltà.

Una situazione spiacevole che ha trovato la sua soluzione non solo con i molteplici cambi fatti, ma anche con il colpo di testa dello stesso Rafa su cross di Pulisic.

La strategia di Conceiçao: coinvolgerà Leao?

Pertanto, in previsione della disputa di martedì 18 Febbraio con il Feyenoord, l’allenatore milanista Sergio Conceiçao sta valutando la strategia migliore, decisiva sia per Leao sia per la squadra, per proseguire in Champions League.

Una decisione estremamente oculata per Sergio, vista la forzata esclusione dalla lista Uefa di Sottil, Jimenez e Bondo.

A conferma di ciò abbiamo la partita con l’Hellas Verona, che ha visto uno scontro non così compatto della formazione rossonera fino allo strabiliante contrattacco congiunto di Leao e Jimenez, atto a demolire la difesa di Zanetti.

Un risvolto si vincente, ma che non convince del tutto l’allenatore milanista, il quale punta sicuramente ad una squadra più indipendente, e di conseguenza meno prevedibile, dai momenti di estro di Rafa Leao.

A onor del vero, il giovane giocatore portoghese ha reso maggiormente in campo proprio nelle fasi già avviate del gioco, mentre ha avuto un andamento più altalenante nelle sei precedenti partite da titolare.

Sicuramente la scelta di Conceiçao di mettere in panchina tre volte su quattro il numero 10 vogliono essere un monito di far brillare il potenziale nascosto del ragazzo, liberato solo ed esclusivamente in poche occasioni.

Eleonora Agostinucci

Leao

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Champions League

Benfica-Monaco, probabili formazioni e dove vederla

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Tra le partite valide come ritorno degli spareggi per l’accesso agli ottavi di finale della Champions League c’è Benfica-Monaco, andata vittoria lusitana.

Tra le partite valide come match di ritorno degli spareggi per l’accesso agli ottavi di finale della Champions League spunta Benfica-Monaco, con la gara d’andata vinta dai portoghesi al Louis II per 1 a 0.

Benfica-Monaco è valida come gara di ritorno degli spareggi per l'accesso agli ottavi di finale della Champions League

Qui Benfica

Il Benfica ha vinto la partita d’andata di questi spareggi che consentono l’accesso agli ottavi di finale della Champions League di misura sul Monaco per 1 a 0 con rete di Pavlidis. Chiaramente giocando allo Estadio Da Luz, tradizionalmente infuocato, i portoghesi partono in vantaggio per il superamento del turno. Le Aquile hanno avuto qualche difficoltà nella fase a gironi del torneo, centrando poi la qualificazione all’ultima giornata con la vittoria sul campo della Juventus.

Il tecnico Lage schiererà un 4-3-3 con difesa composta da Tomas Araujo, Antonio Silva, Otamendi e Alvaro Carreras; centrocampo composto da Aursnes, Florentino, Kökçü; tridente formato da Aktürkoğlu, Pavlidis e Schjelderup.

Qui Monaco

Il Monaco, che dopo la sconfitta nella partita d’andata contro il Benfica in casa al Louis II, per i monegaschi che vengono da un momento no complice anche le sconfitte contro PSG e Inter. Rimonta molto difficile per la squadra del tecnico Hutter, che dovrà fare a meno di ben 3 squalificati, Vanderson, Zakaria e Al-Musrati, espulso proprio nella partita d’andata contro i portoghesi.

Per questa difficile e delicata sfida, il tecnico dei monegaschi schiererà un 4-2-3-1 con difesa composta da Diatta, Kehrer, Salisu e Caio Henrique; mediana composta da Coulibaly e Camara; unica punta Biereth su cui aggireranno Akliouche, Embolo e Golovin.

Benfica-Monaco probabili formazioni

Benfica (4-3-3): Trubin; Tomas Araujo, Antonio Silva, Otamendi, Alvaro Carreras; Aursnes, Florentino, Kökçü; Aktürkoğlu, Pavlidis, Schjelderup. Allenatore: Lage.

Monaco (4-2-3-1): Majecki; Diatta, Kehrer, Salisu, Caio Henrique; Coulibaly, Camara; Akliouche, Embolo, Golovin; Biereth. Allenatore: Hütter.

Benfica-Monaco dove vederla

La partita Benfica-Monaco, valida come gara di ritorno degli spareggi per l’accesso agli ottavi di finale della Champions League che si giocherà domani alle ore 21, sarà visibile su Sky Sport. L’incontro è visibile anche in streaming attraverso le app dell’emittente satellitare NOW e Sky Go.

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Champions League

Milan, Ibrahimovic: “È come una finale, vincere è meglio di giocare bene. Joao Felix? Tutto è possibile. Italiani? Ne abbiamo cercati ma…”

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Milan

Zlatan Ibrahimovic ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Feyenoord. Il Senior Advisor di RedBird per l’AC Milan ha toccato tanti temi.

Domani i rossoneri si giocano l’accesso agli ottavi di finale di Champions League e devono necessariamente ribaltare il risultato dell’andata per proseguire.

Milan, le parole di Ibrahimovic

Tifosi fondamentali domani…

“È una situazione rara che io sia qui, l’allenatore sta tornando dal Portogallo. Per domani: i nostri tifosi sono importanti, i loro tifosi hanno spinto tanto a Rotterdam. Ma io sono fiducioso che domani con 80mila milanisti allo stadio e quelli in tutto il mondo daranno il massimo sostegno alla squadra, la quale poi dovrà prendere questa energia per fare il meglio possibile”.

Che spiegazione ti sei dato di questi su e giù del Milan?

“I momenti bassi arrivano. Essere sempre al top tutti i giorni non è facile, ma sul lungo si deve lavorare; stiamo lavorando sulla mentalità, sulle cose da squadra. Anche nei momenti non wow, poi quella mentalità si tira fuori. Parlo tutti i giorni con i giocatori, cerchiamo di trovare soluzioni, ma non ci devono essere troppe informazione: se poi parli tutti i giorni con i giocatori, alla fine le cose non entrano. È come dire alla moglie che la ami tutti i giorni, ma devi dimostrarlo con le azioni”.

Cosa deve fare la squadra domani?

“Concentrata, aggressiva, concreta. Devono entrare con una mentalità da finale. È importante giocare bene, ma è più importante vincere. Dobbiamo fare risultato per passare. Siamo sotto di un gol, dobbiamo fare risultato per passare. Ognuno deve spingere il compagno e farlo essere concentrato. È una cosa collettiva che inizia con qualche individualità. Anche chi è in panchina deve spingere, è tutto collegato al collettivo. È questo che fa un gruppo e fa squadra”.

Christian Pulisic ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Domani partita decisiva anche per la società.

“Per me personalmente importante, perché sono un vincente e voglio vincere. Voglio portare risultati. Non sono uno che cerca di fare cose bene che non rimangano nella storia, ma il contrario: cerco di fare la differenza per scrivere la storia. Per fare la storia, devi vincere. Questo è il Milan. Se guardate la storia della Champions, il Milan ha scritto la storia. E noi vogliamo continuare. Noi da fuori spingiamo, aiutiamo”.

Gimenez sulla buona strada?

“Ci aspettiamo tanto dai nuovi. Joao Felix può fare ancora di più. Gimenez è quello che può crescere e diventare ancora più forte. Poi ci sono Bondo e Sottil che possono crescere ancora. Il club si aspetta tanto dai nuovi. Ho già detto a loro di prendersi spazio, perché non possiamo aspettare: devono entrare subito e spostare gli equilibri. È quello che stiamo facendo.

Galliani diceva sempre: ‘I giocatori devono solo pensare al calcio, al resto pensiamo noi’. È questo che facciamo noi. Gimenez ci mancava, per la qualità davanti alla porta, è un killer, ma deve anche correre, perché col mister se non corri non giochi. Lui deve essere come nell’ultima partita: esserci al momento giusto. Un pallone può arrivare da qualunque parte, anche da Maignan, e lui deve essere pronto e concentrato”.

Sei un mental coach?

“Sono un backup di tutto quanto, sono una riserva. Scherzi a parte: il mister non c’è, ha avuto un lutto personale. Sto aiutando il Milan”.

Yunus Musah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ti si sta vedendo spesso vicino alla squadra…

“C’ero anche in estate alle conferenza dei nuovi acquisti. Con Fonseca parlavamo tutti i giorni, eravamo presenti a Milanello. Lo stiamo facendo anche ora. Oggi è una situazione rara, così come dopo il Verona. Non è cambiato niente, tutti stiamo lavorando”.

Avversaria più pericolosa per la Champions?

“Ogni settimana le cose cambiano. Noi siamo concentrati su di noi. Ogni partita è una finale per noi, come domani. Secondo me, chi sta avanti a noi, tutti stanno facendo tutti per arrivare quarti. Sarà una battaglia fino alla fine”.

State parlando col Real per Jimenez?

“In estate dicevo che sarebbe stato il vice Theo, poi con pazienza ci è arrivato. C’è la recompra, ma abbiamo un buon rapporto con il Real. Non ci sono discussioni oggi. Ci sono Camarda, Jimenez, Bartesaghi, Torriani, Zeroli al Monza, Cuenca al Genoa, Stalmach in Germania, Liberali ha debuttato: questa è la nostra strategia. Mi dispiace che non sia in lista Champions, l’anno prossimo ci sarà”.

Come si avvicina la proprietà a questo appuntamento?

“Parliamo tutti i giorni con Cardinale: è molto coinvolto, carico, vuole il successo col Milan. Dà forza a tutti, dà fiducia”.

Milan

LA DELUSIONE DEL MILAN A FINE GARA (foto KEYPRESS)

C’è adrenalina in Theo?

“Questi momenti sono speciali. È tutto su una partita. Ognuno ha il suo approccio per fare il meglio possibile. Io ero più concentrato, non mi servivano scaramanzie o altre cose: avevo fiducia. Theo non è più un ragazzino. Lo era quando sono arrivato io, ora è cresciuto ed è uno dei più forti del mondo. Sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo. Deve trovare il trigger point per arrivare ad alto livello. E questo da calciatore è difficile. Bisogna trovare quel pulsante pepr caricarsi. Tutti dicevano che io fossi sempre arrabbiato, ma era per caricarmi”.

Leao deve rientrare in difesa?

“Tutti parlano di Leao, tutti gli dicono come giocare. Lui è uno dei più forti del mondo. Quindi sa come giocare. Gli si può dire tatticamente dove stare, lo puoi spingere per correre di più, ma è tutta roba di tattica. Come deve giocare non lo spieghi: è lui che lo spiega. Lui è lui ed è uno dei più forti giocatori del mondo. State tranquilli, Leao sa cosa sta facendo”.

Domani senza italiani.

“Noi abbiamo cercato italiani, solo che non siamo riusciti a chiudere. Sottil l’abbiamo preso. Vogliamo giocatori italiani, ma ogni situazione è diversa. Noi cerchiamo di portare i migliori giocatori al Milan. Quando sei al Milan nessuno ha il posto garantito, c’è sempre uno di fianco a te che può prendere il tuo posto. E se non c’è allora lo si porta da fuori, italiano o straniero. Noi cerchiamo profili che possono stare al Milan. Ci sono tanti grandi giocatori, ma quando giochi davanti ad 80mila persone è diverso.

Ho visto tanti giocatori che non sono riusciti a giocare al Milan, poi sono andati in altre piazze e hanno fatto bene. Quando sei al Milan devi portare i risultati. Per questo i giocatori del Milan diventano leggende: perché portano risultati e trofei. Abbiamo occhi su tanti italiani, ma come dici te il mercato italiano è diverso. Ma non abbiamo paura, se è giusto lo facciamo”.

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