Champions League
Champions League, vincono le spagnole ma tutto è ancora aperto
La seconda serata dei quarti di Champions League ha regalato altrettante emozioni rispetto alla prima. Entrambe le spagnole hanno vinto anche se di misura.
Champions League, Xavi la vince coi cambi e Atletico sprecone
Atletico Madrid – Borussia Dortmund 2-1 (4′ De Paul, 32′ Lino, 81′ Haller)
Grande prestazione sul piano fisico e tattico ma troppo sprecona in fase di realizzazione. La partita dell’Atletico Madrid è riassunta da questa descrizione. Gol del vantaggio quasi immediato grazie a De Paul che sfrutta un errore della difesa del Dortmund e insacca dopo 4 minuti.
Raddoppio che arriva ancora su un errore difensivo ma questa volta è Griezmann a servire l’assist per Lino di piattone destro batte ancora Kobel.
Arrivano tante altre occasioni per i Colchoneros ma Kobel chiude la saracinesca e qualche errore sottoporta rimanda il tris. Anzi, a pochi minuti dal termine ci pensa Haller a riaprire tutto con una bella girata di prima intenzione in area che batte Oblak sul primo palo.
In Germania il Borussia proverà in tutti i modi a ribaltarla godendo del fattore campo e dell’atmosfera creata da muro giallo.
PSG-Barcellona 2-3 (37′ Raphinha, 48′ Dembelé, 51′ Vitinha, 62′ Raphinha, 77′ Christensen)
Impresa degli uomini di Xavi che controrimontano il Paris Saint Germain e acquisiscono un grande vantaggio in vista della gara di ritorno in Spagna.
Parte meglio la squadra catalana che va più volte vicina al vantaggio complice un Donnarumma insicuro su certe uscite. Proprio su un’indecisione arriva il vantaggio blaugrana con Raphinha che insacca a porta vuota un cross di Yamal che attraversa tutta l’area, col portiere italiano che si tuffa in uscita per intercettarlo ma non ci riesce.
Il pari dei francesi arriva a inizio ripresa grazie a Dembelé che raccoglie palla in area e con una finta disorienta tutta la difesa schierata, lascia poi partire un sinistro che spacca la porta e si infila sotto la traversa.
La prima remuntada si concretizza appena 3 minuti dopo con Vitinha che imbucato da Fabian Ruiz batte Ter Stegen con un diagonale. Il Barca non ci sta e Xavi la vince coi cambi. Entrano Pedri e Christensen, il primo fornisce un assist splendido a scavalcare la difesa per Raphinha che al volo di sinistro sigla la doppietta, il secondo su corner di Gundogan incorna dal centro dell’area piccola e completa la seconda rimonta della serata.
Appuntamento per il 16 aprile con le sfide di ritorno per decretare le due semifinaliste.
Champions League
Manchester City: Guardiola: “Mi sono fatto male da solo. Per noi è come una sconfitta”
Manchester City, Haaland non è bastato e Guardiola ha commentato il pareggio amaro nel postpartita.
Non c’è pace per Guardiola e il Manchester City. Nella sfida di Champions League contro il Feyenoord, Haaland aveva messo a segno una doppietta che sembrava aver indirizzato la partita verso una vittoria quasi certa per gli ex campioni d’Europa. Ma il 3-3 finale ha raccontato un’altra storia, quella di una squadra in crisi, incapace di gestire i vantaggi e punita dagli errori.
La partita si è aperta con il rigore trasformato da Haaland nel primo tempo, che ha sbloccato il risultato e restituito un minimo di fiducia al City, reduce da 5 sconfitte consecutive tra Premier League e coppe. L’inizio della ripresa sembrava promettere bene, poiché in soli 53 minuti sono arrivati il raddoppio di Ilkay Gündogan e il terzo gol, ancora una volta del numero 9 norvegese.
Il Feyenoord, però, non si è arreso. A trascinare la squadra olandese è stato il giovane Moussa, classe 2002, autore del primo gol della rimonta e alla sua quarta rete consecutiva tra campionato e Champions. Santiago Gimenez ha poi completato l’impresa con il gol del definitivo pareggio.
Nel post-partita, Pep Guardiola si è presentato in conferenza stampa con evidenti tagli sul volto, segno di un episodio non chiarito avvenuto durante la partita. Il tecnico spagnolo ha cercato di analizzare il momento difficile della squadra, sottolineando gli errori che continuano a penalizzare il Manchester City.
Manchester City, le parole di Guardiola
RIGUARDO I SUOI TAGLI
“Li ho fatti con le mie dita. Voglio farmi del male”.
COME UNA SCONFITTA
“Sì, oggi per noi è come una sconfitta. Abbiamo concesso troppe azioni, la prima parte di gara è stata bella, poi però… Alla fine si è fatto tutto difficile. E’ un momento in cui siamo più fragili, avevamo bisogno di una vittoria e di fiducia ma abbiamo trovato problemi. Non so se siano mentali, è una questione tecnica, i primi due gol non puoi concederli. Volevamo fare bene ma non ci siamo riusciti”.
PERSO LA ROTTA?
“La prima parte di gara è stata bella, poi alla fine però è sicuramente come una sconfitta. Abbiamo concesso troppo, è diventato tutto difficile in un momento in cui siamo molto fragili. Possiamo dire che abbiamo perso la rotta, o almeno la sensazione è quella. Cercavamo fiducia ma abbiamo trovato solo problemi. Non so se siano problemi mentali, sicuramente ci sono dei problemi tecnici per come abbiamo concesso i primi due gol”.
A seguire gli highlights della partita Manchester City-Feyenoord.
Champions League
Aston Villa, Monchi: “Le qualità di Douglas Luiz non si discutono”
Il ds dell’Aston Villa Monchi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in vista della sfida di Champions League contro la Juventus.
L’ex direttore sportivo della Roma adesso opera all’Aston Villa, dove sta facendo un lavoro sicuramente migliore rispetto a quello fatto nella capitale.
In attesa della sfida di Champions League contro la Juventus, Monchi ha rilasciato un’intervista dove parla in primis della partita, ma anche del mistero legato a Douglas Luiz: un giocatore valutato circa 50 milioni, che in Premier ha sempre fatto vedere grandi doti tecniche e fisiche ma che in Italia non riesce ad imporsi in un campionato dove il ritmo è decisamente inferiore rispetto a quello inglese.
Le parole di Monchi su Aston Villa-Juventus
Il ds nell’intervista analizza e si complimenta con i rivali, dando la sua opinione sull’approccio che ha avuto Thiago Motta nel mondo bianconero: “La Juve è la Juve. Pian piano sta trovando la sua strada con un allenatore che ha una visione diversa. Ora è molto più forte rispetto a due mesi fa ed è sempre di più la squadra di Thiago. Ha bisogno di punti in Champions League, quindi sarà una partita molto difficile per noi.
Se firmo per un pari? Mai. La nostra mentalità è quella di andare sempre in campo per vincere. Non ci accontentiamo di un punto, soprattutto giocando in casa”.
Il mistero di Douglas Luiz
In seguito, ha parlato proprio del giocatore brasiliano trasferitosi in Italia in estate: “Sta giocando meno di quanto ci saremmo aspettati, ma parliamo di un giocatore fortissimo. Alcuni si impongono subito, altri necessitano di tempo. Serve pazienza, ma le qualità di Douglas non si discutono.
Lo scorso anno ha giocato il 90% delle nostre partite ed è stato determinante. È un regista: ogni palla che esce dai suoi piedi ha un senso. Dopo il suo addio abbiamo investito bene, ma Douglas me lo riprenderei sempre, in qualsiasi club: è fortissimo”.
Champions League
Inter, Inzaghi dopo la vittoria con il Lipsia: “Vi spiego il nostro obiettivo in Champions”
L’Inter vince contro il Lipsia per 1-0 grazie all’autogol di Lukeba nel primo tempo: la classifica sorride.
L’Inter al termine del martedì di Champions guida la classifica generale, anche se Inzaghi non vuol sentire parlare di qualificazione raggiunta per gli ottavi: “Non avrei questa certezza, bisogna vedere il risultati di domani. Bisogna guardare quello che succederà, poi mancheranno tre partite. Stiamo facendo un ottimo percorso e sapevamo che questa sera era una partita chiave”, le parole del tecnico nel dopo gara.
Sulla buona partita contro i tedeschi queste le considerazioni di Inzaghi: “C’è soddisfazione, sapevamo l’importanza della gara di stasera. Giocavamo contro una squadra di valore, che fino a domenica aveva la miglior difesa della Bundesliga. Abbiamo fatto un’ottima partita, siamo sempre stati in equilibrio e con loro non è facile. Peccato non aver fatto il secondo gol, ma la squadra ha sofferto relativamente poco”.
L’obiettivo dell’Inter è arrivare in finale: “E’ l’obiettivo di tutte le squadre, a maggior ragione per me che alleno l’Inter. C’è tanta concorrenza e non è facile giocare ogni 2 giorni e mezzo. Ho la fortuna di avere questi ragazzi che sono abituati, c’è grande disponibilità da parte di tutti.
C’è chiaramente soddisfazione per una classifica che ci vede in ottima posizione, ma per arrivare tra le prime 8 serve ancora un passettino. Abbiamo fatto un ottimo percorso, 4 vittorie consecutive e 5 gare senza prendere gol. Temevo la gara di stasera, ma la squadra è matura e sapeva di non farsi condizionare dagli 0 punti del Lipsia”, le dichiarazioni racccolte da TMW.
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