Champions League
Chiamatela zona Atletico Madrid: quanti goal dopo il 90°!
Contro il Bayer Leverkusen in Champions League, è arrivato un altro goal dopo il novantesimo per l’Atletico Madrid: quest’anno sono tantissimi!
L’Atletico Madrid a immagine e somiglia del suo allenatore, il Cholo Simeone. Da tempo il club di Madrid è diventato una vera e propria creatura del tecnico argentino, mostrando una tigna e una volontà al non mollare senza eguali nel mondo.
Quest’anno il “non mollare” è diventato un mantra per i Colchoneros che nei minuti di recupero hanno ribaltato e pareggiato gare che sembravano aver scritto la propria fine. Anche ieri nella sfida di Champions League contro il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso la zona cesarini è stata decisiva per la vittoria dell’Atletico Madrid.
Infatti, la rete messa a segno al 90° da Julian Alvarez è l’undicesima rete segnata negli attimi finali di una partita. Tra campionato e Champions League, i Colchoneros hanno conquistato molti punti.
Zona cesarini? No, meglio zona Atletico Madrid
90+ 2′ – Athletic Bilbao 0 – 1 Atletico Madrid
90′ – Celta Vigo 0 – 1 Atletico
90+5′ – Atletico Madrid 1 – 1 Real Madrid
90+4′ – Atletico Madrid 4 – 3 Siviglia
90+6′ – Barcellona 1 – 2 Atletico Madrid
90+2′ – Cacenero 1 – 3 Atletico Madrid
90 + 6′ – Cacenero 1 – 3 Atletico Madrid
89′ – Vic 0 – 2 Atletico Madrid
90′ – Atletico Madrid 2 – 1 Lipsia
90+3′ – PSG 1 – 2 Atletico Madrid
90′ – Atletico Madrid 2 – 1 Bayer Leverkusen
Champions League
Champions League, la classifica ad una giornata dalla fine: bene le italiane, il Manchester City…
Si avvicina sempre di più la fine della fase a girone unico della Champions League. Tra meno di una settimana scopriremo chi passerà e chi no.
Terminata ieri la due giorni di Champions League, valida per la settima e penultima gara della fase a girone unico, si incominciano a fare i primi calcoli per capire al meglio chi avrà più possibilità di entrare a far parte delle prime otto, chi quella di rientrare nei playoffs e chi invece sarà costretto a tornare a casa.
Per quanto riguarda le squadre italiane la situazione è molto positiva. Infatti, Inter, Milan e Atalanta (si trovano rispettivamente al 4°, 6° e 7° posto) basta una vittoria per essere sicuri di rientrare nelle prime otto ed evitare i playoffs di Champions.
Per la Juventus, al 17 posto in classifica generale, la situazione è leggermente più complicata. Infatti, la Vecchia Signora, che ospiterà il Benfica, dovrà avere un occhio puntato sugli scontri diretti tra Lille e Feyenoord e anche tra Brest–Real Madrid. Le quattro formazioni si trovano ad un punto di distanza dalla Juventus e un successo lascerebbe sicuramente qualche squadra dietro, facendo salire in classifica i bianconeri ed evitando ai playoffs i Blancos o il Bayern Monaco.
Per concludere il Bologna che, nonostante la storica vittoria contro il Borussia Dortmund, è fuori dai giochi.
Per quanto riguarda le altre nazionali, a preoccupare di più sono Paris Saint Germain e soprattutto il Manchester City. I parigini, proprio grazie alla vittoria contro la squadra di Pep, hanno raggiunto quota 10 punti e potrebbero accontentarsi anche di un pari nell’ultima gara in casa dello Stoccarda.
Obbligati a vincere invece i Citizens, al 25esimo posto in classifica e con solo 8 punti raccolti in 7 giornate. All’Etihad Stadium servirà una squadra compatta e attenta per tutti i novanta minuti per strappare una qualificazione che ad inizio stagione sembrava una certezza.
Champions League, la classifica
Champions League
Milan, Leao come Ibrahimovic: il dato che incorona il portoghese
Con la rete decisiva segnata al Girona, Rafael Leao ha messo a segno la terza rete consecutiva in Champions League. Il Milan intanto torna a goderselo.
Vittoria molto importante per il Milan quella ottenuta ieri a San Siro contro gli spagnoli del Girona. Infatti, i rossoneri, per poter entrare nelle prime 8 della competizione, nell’ultima giornata di Champions League basterà conquistare i tre punti per poter essere sicuri di saltare i playoffs e giocare direttamente dagli ottavi.
A regalare la vittoria contro gli spagnoli è bastata la rete di Rafael Leao. Il portoghese ha messo lo zampino sulle ultime tre gare del Diavolo nella massima competizione europea, mettendo a referto tre reti.
L’ultimo a riuscire a andare a segno per tre partite consecutive in Champions League, Leao lo conosce molto bene. Infatti, si tratta dell’ex attaccante rossonero, ora dirigente del Milan, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese fece addirittura meglio dell’esterno ex Lille: furono ben 5 le gare consecutive, dal 2011 al 2012, in cui l’attaccante andò a segno in Champions League.
3 – Prima di Rafael Leão, l’ultimo giocatore del #Milan che aveva trovato il gol in tre partite consecutive di #ChampionsLeague era stato Zlatan Ibrahimovic: cinque di fila, tra il 2011 e il 2012. Filotto.#MilanGirona
— OptaPaolo (@OptaPaolo) January 22, 2025
Champions League
Milan, Conceicao: “Abbiamo avuto più paura di subire il gol che voglia di fare il secondo”
Il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato al termine della vittoria interna di Champions League contro il Girona, grazie alla rete di Leao.
Sergio Conceicao, allenatore del Milan, è intervenuto nel post partita della sfida di Champions League contro gli spagnoli del Girona, match valido per la settima e penultima giornata del girone unico.
Con questa vittoria i rossoneri si sono creati una grande possibilità di poter accedere direttamente alle prime 8 classificate e saltare i playoffs di Champions. Se da una parte i tre punti sono arrivati, dall’altra rimane una prestazione molto opaca contro un avversario molto alla portata.
Milan, le parole di Conceicao
Leao ha detto che giocare sulla fascia vicino a lei, scherzando, è un inferno. Ha la voce?
“Ho la voce, ma non è facile. Penso che il risultato sia stato positivo, abbiamo avuto momenti interessanti ma c’è tanto lavoro da fare. Abbiamo preparato questa partita sapendo che il Girona con la palla è una squadra che vuole giocare da dietro e sono bravi. Non siamo stati bravissimi nel pressing, quando abbiamo messo un po’ di velocità e verticalità nel gioco abbiamo creato situazioni che ci potevano far finire il primo tempo con qualche gol in più. Nel secondo tempo abbiamo avuto più paura di subire il gol che voglia di fare il secondo. Ma siamo qua per migliorare”.
Primo clean sheet per il suo Milan. Se lo aspettava il Milan tra le prime otto?
“Non abbiamo preso gol ma dobbiamo essere più solidi come squadra, più compatti. Ci sono momenti quando non abbiamo palla in cui tutti devono pensare allo stesso modo: questa per me è una squadra. Prima volta che non prendiamo gol ma deve essere un’abitudine. Stiamo lavorando, è un processo di evoluzione, vogliamo che i giocatori accettino qualcosa di diverso e non è facile. Cerco di sentire il polso della squadra e sentivo che soffrivano un po’, ma in questo tipo di partite è molto importante il risultato”.
Leao sta diventando più completo, se n’è accorto?
“Se non me ne fossi accorto che ci stavo a fare qua? Ho parlato con lui e abbiamo lavorato anche su questo, è importante che capisca che è un attaccante con la palla, ma un difensore quando non ce l’abbiamo. Non deve recuperare palla come i difensori, ma deve essere a disposizione per la nostra organizzazione a livello difensivo perché contiamo su tutti. Lui si sta sforzando per diventare un giocatore più completo, se questo diventa un’abitudine lui in futuro diventa un giocatore più forte secondo me”.
Gli avversari sono troppo pericolosi dopo aver recuperato palla. Un grande difetto di questo Milan:
“È vero, è proprio così. Quando perdiamo palla la nostra reazione deve essere collettiva, così come il nostro modo di pressare: dobbiamo farlo nel momento giusto e nello spazio giusto. Sono completamente d’accordo con quello che dice lei”.
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