Dinamo Zagabria-Milan 0-4, ottavi ad un passo: le pagelle del Diavolo

Dinamo Zagabria-Milan 0-4, gli uomini di Pioli portano a casa una preziosa vittoria che profuma intensamente di qualificazione, ormai ad un passo. Vediamo qui di seguito le pagelle dei rossoneri.

Tatarusanu 6,5: poco impegnato, mantiene l’attenzione deviando molto bene un tiro di Ivanusec

Kalulu 7: colpisce sempre più la padronanza e la tranquillità con la quale gioca il francese. Sempre preciso e risolutivo

Kjaer 7: sta tornando sui suoi livelli. Non fa toccare palla a Petkovic e si destreggia con eleganza

Gabbia 7,5: un gol salvato sulla linea di porta ed uno segnato. Dà il via alla goleada rossonera e si distingue per un buon numero di interventi sempre estremamente puliti

Theo Hernandez 7: queste sono le sue partite. Il francese non sbaglia e nel secondo tempo quando mette la freccia è incontenibile (dal 25’ st Ballo-Tourè 6: fa il suo senza sbavature)

Tonali 8: onnipresente, partita sontuosa la sua. Mette esperienza, qualità e quantità. Serve Gabbia per la rete del vantaggio rossonero, procura il rigore trasformato da Giroud

Bennacer 7,5: compone un tandem invalicabile insieme a Tonali. Impreziosisce ogni intercettamento con eleganza (dal 25’ st Pobega 6: entra con voglia e gamba)

Rebic 6: migliora nel secondo tempo, mentre nel primo certi errori sono poco giustificabili. Fornisce comunque un buon contributo in un ruolo non suo.

De Ketelaere 5: Pioli gli dà ulteriore fiducia, ma il belga non riesce in alcun modo a ripagarlo. Manca di cattiveria, ormai è un dato di fatto. Spreca una buona ripartenza nel secondo tempo. Da rivedere (dal 1’ st Krunic 5: non era al massimo della condizione, sbaglia una rete facile facile)

Leao 7: gioca ad intermittenza e nel primo tempo si vede poco. Ma quando si accende è letale, segna il terzo gol e propizia l’auto rete di Ljubicic.

Giroud 6,5: sale in cattedra nel secondo tempo realizzando il calcio di rigore. Prima della ripresa si vede poco (dal 36’ st Origi: sv)

Pioli 7,5: il suo Milan è perfetto e sbaglia davvero poco. Merito anche suo. Impeccabile la preparazione ed il piglio con i quali i suoi uomini sono scesi in campo regalando nulla all’avversario.

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