Champions League
Il Real Madrid tribola ma riesce nell’impresa

Il Real Madrid centra la vittoria e batte l’Atletico Madrid e proseguendo la corsa in Champions League. Partita tesa ma anche con moltissimi colpi di scena.
E’ di nuovo vittoria Real Madrid sull’Atletico grazie ai calci di rigore e la squadra madrilena si aggiudica l’ennesimo accesso ai quarti di finale di Champions League.
Certo non sono mancate le sorprese quando la partita si stava giocando a ritmi molto diversi anche grazie alla forte spinta che l’Atletico Madrid aveva imposto nel gioco.
Il Real Madrid (di Carlo Ancelotti) si è trovato dopo pochi secondi sotto di un gol; il merito è di un pallone finito tra i piedi di Gallagher che fa rete. Risultato sbloccato ma il calcio resta imprevedibile e non mancheranno sorprese.
Il Real Madrid è tramortito ma riesce a gestire lo stress in campo anche se, dopo il gol, l’Atletico Madrid continua a proporre azioni perché vuole il match e vuole i quarti di finale.
Il Real riesce mentre per l’Atletico di Simeone si conferma il pessimo feeling con il VAR che gli annulla un rigore per doppio tocco del giocatore: Alvarez era scivolato ed aveva toccato due volte il pallone.

Carlo Ancelotti ( foto KEYPRESS )
Il Real Madrid ha rischiato davvero grosso
Il Real Madrid, sotto, di un gol prova a riprendere il contato con il match e ci riesce con un’occasione ghiotta: Mbappé si procura un rigore ma, al dischetto, Vinicius Jr sbaglia e si ricomincia.
La partita sembra bloccata, un gol da parte dell’Atletico Madrid avrebbe prodotto l’esclusione dei Blancos ma questo nona avviene e si va ai supplementari.
Il Real Madrid, in quest’occasione, è stato certamente salvato dalla regola del vantaggio del precedente match (terminato 2-1 per i bianchi). Decisivi non risulteranno, nemmeno, i i supplementari quanto i rigori.
La squadra di Ancelotti stacca il cartellino per l’ennesima sfiga ai quarti di finale dove incontrerà l’Arsenal.
Prossimo turno ci sarà l’8 aprile alle 21:00 e ci si aspetta uno spettacolo avvincente.
Champions League
Inter, 113 milioni: il valore della Champions che fa sognare

Come spendereste 113 milioni di euro? Voi pensateci bene. Perchè nel frattempo l’Inter di Inzaghi ce li ha e ha un piano preciso: trasformarli in ambizioni.
La domanda che si è posta Calcio e Finanza e incuriosisce anche noi è una. Quanto ha guadagnato finora l’Inter dalla partecipazione alla Champions League 2024/25? Una cosa è chiara: a prescindere dagli esiti dei match e dall’andamento del campionato, la massima competizione europea è molto proficua per chi vi partecipa. Ma vediamo più nel dettaglio.
Un bilancio
Il primo assegno arriva dal bonus partecipazione, identico per ogni club: 18,62 milioni di euro già incassati dalle italiane. Ma non finisce qui. Con l’introduzione della nuova classifica unica, l’Inter ha già messo le mani su altri 9,7 milioni, frutto della sua posizione nel ranking stagionale. Chiaramente sono presenti anche bonus legati ai risultati. Quindi le squadre più alte in classifica, ricevono bonus più alti.
Ma da questa stagione le cifre sono cambiate: una vittoria vale 2,1 milioni, mentre un pareggio vale 700mila euro. Meno rispetto ai 2,8 milioni e 930mila euro delle passate edizioni. Come se non bastasse, ogni squadra ha ricevuto un premio in base al piazzamento nella classifica della fase iniziale. A chiudere il quadro dei ricavi c’è il nuovo pilastro “value”.
Le somme dal pilastro “value”
Introdotto dalla UEFA per unire il market pool e il ranking storico degli ultimi dieci anni: è legato al valore dei diritti TV nei vari Paesi. Il totale verrà suddiviso in due quote distinte, secondo un meccanismo di calcolo dettagliato.
La quota europea: la cui distribuzione si basa sul valore dei diritti TV in Europa. Si prende in considerazione sia l’importanza del mercato di ogni paese che la posizione di ogni clubnelle classifiche UEFA degli ultimi cinque anni.
E la quota non europea, legata al ranking storico/decennale. Da questa vengono esclusi i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia.

MARCUS THURAM E LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter: la cifra da vertigini
Tornando all’Inter. Gli incassi connessi alla Champions hanno già superato i 113 milioni di euro con il raggiungimento delle semifinali. Se la squadra dovesse arrivare in finale, la cifra potrebbe superare i 130 milioni.
Ecco il dettaglio dei ricavi stimati da Calcio e Finanza (inclusi i bonus per la qualificazione alla finale):
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Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro
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Posizione in classifica: 9,7 milioni di euro
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Quota europea: 24,02 milioni di euro
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Quota non europea: 7,36 milioni di euro
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Bonus risultati: 13,3 milioni di euro
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Il bonus per il 1°-8° posto: 2 milioni di euro
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Bonus ottavi di finale: 11 milioni di euro
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Bonus quarti di finale: 12,5 milioni di euro
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Il bonus semifinali: 15 milioni di euro
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Bonus finale: 18,5 milioni di euro
Totale: 131,92 milioni di euro. Ma quindi, voi, cosa ci fareste?
Champions League
Inter, con il Barcellona l’esperienza può essere un fattore

L’esperienza dei calciatori può fare la differenza in partite pesanti come può essere una semifinale di Champions League e l’Inter su questo parte favorita.
Una partita come quella di questa sera non si gioca solamente con la qualità tecnica dei calciatori, ma ha anche un grande peso la testa con la quale si affronta un evento di questo tipo. Uno dei punti di forza della squadra di Flick è sicuramente la futuribilità della rosa, composta da tantissimi giocatori giovani. In partite di questo tipo però, potrebbe anche rilevarsi come un’arma a doppio taglio, nonostante un giocatore del calibro di Lamine Yamal abbia ampiamente dimostrato di poter fare la differenza anche in finale degli Europei.
Inter-Barcellona, l’esperienza è dalla parte dei nerazzurri
La squadra di Inzaghi però, oltre ad avere un’età media ampiamente più elevata rispetto a quella degli spagnoli, ha dal canto suo una maggiore partecipazione a partite di questo tipo: mettendo le due rose a confronto, si nota che tra i giocatori dell’Inter ben 13 hanno già partecipato in prima persona ad una semifinale di Champions League, a differenza del Barcellona che ne ha coinvolti 6, meno della metà. Questo può essere un fattore non da poco che può dare ulteriore carica e consapevolezza alla squadra nerazzurra a poche ore di distanza da una partita così importante.
Champions League
PSG: João Neves vero Mvp della serata

PSG-Arsenal: João Neves nella partita contro l’Arsenal ha dimostrato tutto quanto il suo valore, certificando così il suo futuro da assoluta stella.
Oggettivo e soggettivo non sono categorie in contrapposizione assoluta, ma coordinate che ci aiutano a leggere e interpretare meglio il mondo.
La differenza tra oggettivo e soggettivo è tutta nei numeri: un contenuto oggettivo si fonda su dati verificabili, osservazioni misurabili o informazioni che restano vere indipendentemente da chi le osserva. Diversamente, un contenuto soggettivo si basa su emozioni, preferenze o interpretazioni personali. Tuttavia, l’apporto o il peso di un determinato fattore può risultare innegabile da entrambi i punti di vista, oggettivo e soggettivo.
Un esempio è l’impatto di João Neves nella trasferta di ieri contro l’Arsenal che oltre a un tifo di casa completamente sovrastato dalla presenza degli Ultras parigini, anche la fase di gioco in mezzo al campo ha avuto un protagonista assoluto.
João Neves, ieri sera, ha vissuto una notte da assoluto protagonista, in cui avrebbe meritato senza dubbio il premio di Man of the Match, assegnato invece al suo compagno Vitinha. Quest’ultimo ha comunque disputato una prova eccellente, con appena due errori nei passaggi nell’arco dei 90 minuti: 100% di precisione nel primo tempo e 96% nel secondo, numeri che testimoniano la sua qualità nella gestione del pallone.
Quando avrebbe dovuto vincerlo Vitinha, lo ha vinto Dembélé; quando avrebbe dovuto vincerlo João Neves, lo ha vinto Vitinha. Questo, purtroppo, testimonia quanto possa essere soggettiva la scelta del migliore in campo, una decisione che, purtroppo a volte venga basato solo tramite l’apparente supporto dei numeri, spesso non riesce a restituire pienamente la realtà di quanto accaduto sul terreno di gioco. Detto comunque che Vitinha investito del premio di MVP di certo non sfigura, perchè di notte di stella si trattava, e di conseguenze proprio le stelle si sono viste in campo. Dopo le parole al miele di Thierry Henry nei confronti del portoghese, anche l’altro talento lusitano in mezzo al campo — seppur di sponda Benfica e non Porto come nel caso di Vitinha — meriterebbe un’investitura simile per la prestazione offerta nella serata di ieri.
I numeri di João Neves
Assolutamente totale nella prestazione all’Emirates, João Neves ieri sera ha saputo dare il proprio contributo in ogni fase del gioco: a partire dall’impostazione, dove si è fatto trovare sempre pronto ogni volta che Vitinha cercava una soluzione, spesso messo in difficoltà dall’incessante pressing del capitano avversario Ødegaard. Neves si è poi affermato, al termine della partita, come il giocatore che ha creato il maggior numero di occasioni da gol — seppur solo 2 — abbinando una precisione nei passaggi altissima, con 35 completati su 40 tentati, pari all’88% di precisione.
Ma non è stato solo con la palla tra i piedi a brillare: Neves si è distinto anche in fase di non possesso, portando a termine il maggior numero di contrasti vinti della sua squadra e dimostrando una notevole efficacia nei duelli. I numeri parlano chiaro: 70% di duelli vinti e 67% di contrasti uno contro uno superati. Una prestazione completa e dominante, tanto da farne il vero protagonista della serata.

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