Champions League
Insulti all’arbitro Kovacs di Milan-Napoli
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2 anni fail

Insulti all’arbitro Kovacs e il designatore Rosetti nella zona mista da parte di alcuni addetti stampa partenopei.
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Entrambi sono stati oggetto di offese gratuite per gli episodi arbitrali in campo, dall’espulsione di Anguissa all’ammonizione per proteste di Kim passando il mancato giallo a Leao per la rottura della bandierina del calcio d’angolo, e a Krunic.

espulzione anguissa
Un video sta girando in rete su numerosi social e sottolinea un grave gesto di antisportività e maleducazione a cui bisognerebbe dare un freno, magari evitando di far arrivare certa gente in zona mista.
https://twitter.com/i/status/1646414689390276608
Champions League
Champions League, il punto dopo i quarti di finale d’andata
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10 ore fail
09/04/2025
L’andata dei quarti di finale di Champions League ha indirizzato il tabellone in vista del ritorno: tutto (o quasi) già deciso?
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Dopo le due vittorie sorprendenti di ieri – quella dell’Arsenal (per le proporzioni del risultato) sul Real Madrid e quella dell’Inter (per lo svolgimento della partita) sul Bayern Monaco – questa sera ne sono arrivate altre due, che (a differenza di quelle del martedì) hanno rispettato i pronostici della vigilia.

Uefa Champions League ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Champions League, cosa ci hanno detto i quarti di finale?
Barcellona, tutto troppo facile: ciclone Lewa sulla BVB
Poca partita, per non dire nessuna, al Montjuïc di Barcellona. La squadra di Flick parte fortissima e sembra in grado di indirizzare la partita già nel primo tempo, ma, dopo lo squillo di Raphinha (25′) e una prestazione che ha fatto temere il peggio, il Borussia Dortmund è uscito alla distanza: soprattutto sul finire della prima frazione. Qualche occasione (soprattutto con Guirassy) e la sensazione che la partita fosse ancora aperta.
Poi, però, la squadra di casa ha fatto valere la sua superiorità tecnica nella ripresa e dato adito ai pronostici della vigilia. L’indigesto ex Lewandowski, fra il 48′ e il 66′, ha iniziato il suo personalissimo show: chiudendo partita (e probabilmente anche qualificazione) in poco meno di un quarto d’ora. 29esimo gol su 28 partite contro la sua ex squadra per il polacco, 40 totali le reti stagionali: Bayern Monaco e Inter sono già avvisate.
Nel finale c’è tempo anche per il suggello definitivo di Yamal, l’esterno del solito Raphinha canta e il classe 2007 (77′) batte Kobel con la freddezza di un veterano. A prescindere da chi ci sarà ad attenderla in semifinale, i catalani si confermano la favorita assoluta per raggiungere la finale. Le vespe, invece, rimangono arrovellate sui loro soliti problemi, che sono gli stessi da inizio stagione e che ad Aprile paiono irrisolvibili.
Emery sogna lo scalpo dell’ex, ma il PSG rimonta con Kvara
L’Aston Villa si conferma un osso durissimo per chiunque, anche per una macchina virtualmente perfetta come quella di Luis Enrique. Unai Emery (ex di serata) ha il dente avvelenato e trasmette la sua voglia di rivalsa alla squadra, che interpreta una partita di straordinaria applicazione e disponibilità al sacrificio. I Villans accarezzano il sogno dello scalpo eccellente, quando Rogers (35′) sblocca il match.
L’illusione dura però poco, in quanto il PSG pareggia 4 minuti dopo grazie a Désiré Doué. Il prodigio classe 2005, preferito a Barcola per la sua maggiore familiarità a giocare sulla destra, al 39′ batte Emi Martinez sull’assist di Nuno Mendes. I parigini completano la rimonta grazie all’ex Napoli Kvaratskhelia, che su assist di un altro ex azzurro come Fabian Ruiz (49′) indirizza la partita (e la qualificazione) verso Parigi.
Lo stesso Nuno Mendes chiuderà poi la partita al secondo dei tre minuti di recupero, indirizzando in maniera chiara la qualificazione verso la capitale transalpina. Stante la necessità di uscire indenni dal Villa Park, una missione tutt’altro che semplice, i francesi nell’eventuale finale potrebbero trovarsi di fronte un Arsenal decimato dagli infortuni. Un’occasione forse irripetibile, per giocare la seconda finale della propria storia.
Champions League
Inter, Lautaro Martinez re dei bomber in Champions League
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14 ore fail
09/04/2025
L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, con il gol di ieri contro il Bayern Monaco, ritocca la classifica nerazzurra dei bomber in Champions League.
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L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, dopo il gol di ieri contro il Bayern Monaco di ieri, è sempre più leader della classifica dei bomber nerazzurri di tutti i tempi della Champions League con 19 gol.

LAUTARO MARTINEZ PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, Lautaro Martinez bomber all time dei nerazzurri in Champions League
L’Inter ieri ha compiuto all’Allianz Arena di Monaco di Baviera un autentico miracolo calcistico, una vittoria importantissima che apre la strada alle semifinali di Champions League. Uno degli eroi della serata, parte il match winner Frattesi, è Lautaro Martinez, che ha aperto le mercature della sfida di ieri. Il gol contro il Bayern Monaco è il 7° in questa edizione della Champions League, ma è il 19° realizzato nella massima competizione europea da parte dell’attaccante argentino.
Lautaro Martinez ha superato in questa edizione della ex Coppa dei Campioni addirittura una leggenda dei nerazzurri, ovvero Sandro Mazzola, che ha realizzato 17 reti, segnate nelle edizioni con il vecchio format esistente sino al 1992. Poi con 14 reti c’è Adriano, a 13 reti Julio Cruz, Jair con 11 gol, che come Mazzola realizzate ante 1992, Crespo con 11 gol, Eto’o cn 10 reti e così via.
Certamente, essere davanti vere leggende della storia del club nerazzurro, quantifica il valore dell’attaccante argentina, che punta ad un altro record, quello di miglior bomber in una singola stagione di Champions League. Il record è detenuto da Hernan Crespo con 9 gol nell’edizione 2002/03.
Quindi, ancora una volta il valore del centravanti argentino dei nerazzurri è stato pienamente confermato, Inzaghi punta fortissimo su di lui per realizzare il secondo triplete nerazzurro, dopo quello di Josè Mourinho nel 2009/10, ma se Lautaro Martinez mantiene questo stato di forma, realizzare il sogno di tutti i tifosi nerazzurri è davvero possibile, come lo è stata la serata di ieri a Monaco.
#Lautaro ritocca il record di gol all time dell’#Inter in #ChampionsLeague#SkySport #SkyUCL #UCL https://t.co/j9b48VWvBq
— skysport (@SkySport) April 9, 2025
Champions League
Inter, Frattesi come Pandev: la storia si ripete
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14 ore fail
09/04/2025
Dato curioso emerso nella sfida di ieri vinta dall’Inter sul Bayern Monaco in Champions League: il gol di Frattesi è stato segnato al 87′, come Pandev nel 2011.
Nella vittoriosa sfida di ieri in Champions League contro il Bayern Monaco, per l’Inter c’è un dato veramente curioso: il gol vittoria di Frattesi è stato segnato al 87′ minuto di gioco, come il gol di Pandev ai tedeschi nella sfida del 2011, addirittura persino nella stessa porta.

DAVIDE FRATTESI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, corsi e ricorsi della storia, Frattesi come Pandev
Spesso nel calcio i corsi e ricorsi della storia avvengono, in maniera casuale ma forse non del tutto. Ieri il gol vittoria di Davide Frattesi nella sfida di Champions League tra Inter e Bayern Monaco è stato siglato al 87′ minuto, come quello decisivo di Goran Pandev nella sfida contro i tedeschi nel 2011, addirittura il gol è stato segnato nella medesima porta dell’Allianz Stadium di Monaco di Baviera.
La sfida che fu decisa dall’attaccante macedone erano gli ottavi dell’edizione 2010/11, quella della stagione post-triplete, con Benitez che avvicendato a stagione in corso da Leonardo, i nerazzurri vinsero per 3 a 2 con il gol decisivo del macedone. L’Inter poi passò il turno in virtù della regola dei gol in trasferta, allora in vigore. Ma poi i nerazzurri si fermarono ai quarti di finale contro lo Schalke 04.
Quindi, forse è meglio per Inzaghi e suoi evitare che la storia si ripeta, almeno al suo epilogo, ma certamente le due situazioni sono molto diverse: quelle era un Inter che veniva da una strepitosa stagione, svuotata di motivazioni anche per via dell’addio di Mourinho al Real Madrid. Alla fine i nerazzurri alzarono solo Mondiale per club e Coppa Italia.
Invece la squadra di Inzaghi ha grandi motivazioni, una rosa davvero da Top club, quindi la situazione rispetto a 14 anni fa è totalmente diversa. La storia si ripete, ma gli epiloghi possono essere diversi, come lo sperano i nerazzurri attuali.
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