Inter-Benfica 1-0, largo dominio ma minimo risultato per i nerazzurri, che conquistano la prima vittoria in questa fase di Champions League.
L’1-0 e’ forse troppo stretto per la mole di gioco e pericolosità espressa, ma l’Inter porta a casa i primi tre punti nel girone di Champions League.
Dopo una serie di occasioni da gol fallite da Lautaro Martinez, la rete della vittoria arriva al 17′ della ripresa, con Thuram che deposita alle spalle di Trubin.
Tutto il resto e’ accademia del portiere ucraino, che compie almeno tre miracoli su altrettante conclusioni del Toro.
Sommer 6,5: sempre pronto, un vero peccato che i miracoli li compia a gioco fermo.
Pavard 7: mette l’elmetto e usa lo scudo, ma con eleganza. Se la cava con ogni arma, anche con pressing asfissiante. Nasconde il pallone agli attaccanti con la naturalezza del veterano.
Acerbi 6: una piccola sbavatura nel primo tempo, per il resto non vi e’ ombra di errore.
Bastoni 6,5: un primo tempo con qualche appoggio in uscita sbagliato di troppo, nella ripresa riprende sicurezza nei propri mezzi e va di scioltezza. Contiene Di Maria senza sudare troppo.
Dumfries 6,5: croce in conclusione, delizia con l’assist per Thuram, quello che decide la vittoria. Ha sui piedi due ottime occasioni ma le ciabatta. L’ago della bilancia e’ positivo, ma deve aggiustare il piede davanti alla porta (dal 73′ Darmian sv).
Barella 7: sette polmoni, soprattutto nel primo tempo, quando fa tanto lavoro di sacrificio. Nel secondo tempo cresce e lo vedi molto di più anche in area avversaria ( dal 90’+2 Klaassen sv
).Calhanoglu 7,5: la regia che si addice alla serata, recuperi da urlo e tanta corsa. In mezzo al campo fa il tenore alla Scala del Calcio, e il Fideo cade nell’ombra (dall’ 84′ Asllani sv).
Mkhitaryan 7: cresce con il passare dei minuti. Nel primo tempo non sembra la sua serata, un paio di appoggi lasciano un terribile sospetto. Nella ripresa i fantasmi vengono scacciati. Corre come un dannato, non sente la carta d’identità, anche quando sente la musica della Champions League.
Dimarco 6,5: sempre pronto a ricevere i suggerimenti per scaricarli in area di rigore. Questa volta dura molto di più rispetto alla media, sta crescendo clamorosamente di condizione (dall’ 84′ Carlos Augusto sv).
Thuram 8: la sua utilità nel gioco di sponda e’ troppo sottovalutata, e il Benfica se ne rende conto. I suggerimenti e le sponde che finisce sono di puro cashmere. La ciliegina sulla torta e’ il gol vittoria, realizzando ciò che Lautaro sfiora per 90′ (dal 73′ Sanchez 6: ci tiene a mettere anche la sua firma, e ci riesce andando ad aggiungere imprevedibilità nei minuti finali).
Lautaro 6,5: un po’ se li mangia, un po’ si fa murare da un Trubin mostruoso. Cerca il gol con ossessività compulsiva, colpisce due legni, ma dopo la quaterna di Salerno la sorte era decisamente in credito con lui.
Simone Inzaghi 7: la vittoria arriva, ma e’ davvero striminzita per la mole di occasioni creata. Il problema della cattiveria sotto porta va risolto, perché non tutte le volte si può tenere il risultato aperto fino alla fine.
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