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Inter, Inzaghi: “Bayern favorito per la vittoria finale, ma noi daremo tutto per batterli. Su Bologna-Napoli…”

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Inter

Alla vigilia di Bayern Monaco-Inter, l’allenatore dei nerazzurri, Simone Inzaghi, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.

Di seguito un estratto delle parole del tecnico dell’Inter in vista della trasferta in casa del Bayern Monaco, valida per la partita d’andata dei quarti di finale di Champions League.

Inter, le parole di Inzaghi

Dopo il pareggio di Parma, può bastare la motivazione della Champions per affrontare una sfida così complicata?

“Sappiamo bene il cammino che abbiamo fatto, e ovviamente non siamo contenti dell’ultimo risultato. Volevamo vincere, ma nel secondo tempo ci siamo fatti rimontare. Ora però arriva una partita enorme, contro un’avversaria fortissima. Per me il Bayern è tra i principali candidati alla vittoria finale, insieme al Real Madrid. Ma i ragazzi sono consapevoli del percorso che ci ha portati fin qui, e daremo tutto. Dovremo restare compatti per tutta la gara. Io qui ho già giocato, sia con l’Inter che con la Lazio, e so quanto sia uno stadio complicato”.

Dov’è il confine tra il sogno e la paura di non riuscire a vincere?

“Bisogna tenerli sempre concentrati, sono uomini come me. L’Inter ha vinto sei delle ultime nove partite in campionato, ma dopo l’ultimo pareggio è sembrato che fosse tutto da buttare. Avrei potuto dire a Farris di spiegare che quattro cambi su cinque sabato erano obbligati per infortuni, non inventati. Ma non ho detto nulla né a lui né alla società, perché volevo capire cosa sarebbe stato detto nei giorni successivi. E, come spesso accade, si è parlato troppo e a sproposito”.

Serie A, Bastoni

ALESSANDRO BASTONI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Quali sono le condizioni di Bastoni, Calhanoglu e Dimarco?

“Bastoni ha buone chance di esserci, Dimarco un po’ meno. Calhanoglu stamattina ha preso una botta, ha dolore, ma credo che possa farcela. Per quanto riguarda Lautaro, avevamo concordato che domenica non avrebbe giocato più di 45 minuti: aveva una lesione, e l’idea era che rientrasse dopo tre settimane, invece è tornato dopo 16 giorni. Sabato l’unico cambio deciso liberamente è stato Arnautovic, il resto è stato forzato. L’ho chiarito adesso. Il punto conquistato a Parma brucia, perché avevamo la partita in mano. C’è delusione, ma ora pensiamo solo a prepararci al meglio per la sfida col Bayern”.

Stasera si gioca Bologna-Napoli: nella vostra testa c’è solo il Bayern?

“Quella di stasera è una sfida tra due squadre che giocano un bel calcio, ma noi non abbiamo il tempo né l’interesse di concentrarci su cose su cui non possiamo avere alcun impatto. Questo è il nostro percorso, ce lo siamo guadagnati con determinazione, e ora dobbiamo focalizzarci solo su ciò che possiamo controllare”.

Due anni fa disse che il Bayern era quasi ingiocabile. Ora sente l’Inter più vicina?

“Assolutamente sì, rispetto a due anni e mezzo fa siamo cresciuti tanto. Il divario a livello di budget resta evidente, ma nelle prime otto partite di questa Champions abbiamo fatto meglio di una grande squadra come il Bayern. Loro giocano un calcio di altissimo livello e hanno un allenatore molto bravo, che sta facendo un ottimo lavoro qui a Monaco”.

Il Bayern punta alla finale in casa, e c’è anche l’ultima stagione di Müller: si aspetta una squadra ancora più aggressiva del solito?

“L’intensità è sempre stata una loro caratteristica. Li ho affrontati tante volte, dal 2020 con la Lazio al 2023 con l’Inter, ed è sempre stata una squadra molto intensa, con grandi giocatori. Come noi, anche loro arrivano con alcune assenze. Noi siamo qui senza cinque giocatori: mancano Asllani, Correa, Zielinski, Taremi e Dumfries. Anche loro non sono al completo. Sarà una partita da giocare da squadra, tutti dovranno dare il proprio contributo, perché ci saranno momenti in cui sarà necessario soffrire insieme”.

Muller, Bayern Monaco, Inter

In Germania si parla tanto di Müller, che chiuderà la carriera al Bayern. Lo vedrebbe bene all’Inter?

“Parliamo di un campione. Credo sia il giocatore in attività con il maggior numero di titoli vinti, tutti meritati. È il numero uno per intensità, lo stimo tantissimo. L’ho affrontato quattro volte e ogni volta ha saputo metterci in difficoltà: domani sarà la quinta. Sarà sicuramente un sorvegliato speciale, come tanti altri giocatori del Bayern”.

Quanto influirà l’assenza di Musiala sul Bayern?

“Bisognerebbe chiederlo a Kompany. Di sicuro parliamo di un talento straordinario, uno dei più forti in circolazione, quindi per il Bayern è una perdita importante. Ma il fatto che possano comunque scegliere tra giocatori come Gnabry e Müller fa capire il livello della squadra e le difficoltà che ci aspettano”.

Quando avete conquistato la seconda stella, la società fu chiara nel dire che la priorità era il campionato. Ora non è stato detto nulla: cosa cambia?

“Non cambia niente. In questi quattro anni non abbiamo mai fatto calcoli. Abbiamo vinto sei trofei e potevano essere otto, e sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto e di quello che ancora possiamo ottenere. A volte penso che i miei ragazzi meritino più applausi, sono due mesi che affrontiamo tante difficoltà. Ho a disposizione 14-15 giocatori e si parla solo delle assenze del Bayern. Ma anche noi abbiamo cinque giocatori a casa, a Milano. Lo sappiamo, andiamo avanti con consapevolezza, sapendo che domani ci aspetta un ostacolo enorme, ma ci arriviamo con grande fiducia, organizzazione e determinazione”.

Il Bayern perde Musiala e inserisce Müller, fuori Davies e gioca Guerreiro. Quanto è difficile, da italiani, colmare un divario simile?

“È una sfida enorme. Per noi restare competitivi non è stato semplice. In questi anni c’è stato un ridimensionamento del budget, ma l’Inter è rimasta stabilmente ai vertici grazie all’apporto straordinario dei giocatori, e a una dirigenza forte, dalla quale non escludo nessuno: da Zhang a Oaktree. Essere rimasti a questo livello, nonostante tutto, è come aver vinto un altro trofeo. È un motivo di grandissimo orgoglio per me e per tutta la società”.

Champions League

Champions League, i possibili accoppiamenti dei playoff e ottavi

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Champions League

Ecco un’anteprima di come potrebbe svilupparsi la fase a eliminazione diretta della Champions League, con possibili accoppiamenti per i playoff e per gli ottavi di finale.

A gennaio, le squadre europee torneranno in campo per determinare le loro posizioni nella League Phase della Champions League. Come sappiamo, le prime otto classificate accederanno direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal nono al ventiquattresimo posto si scontreranno in un playoff per accedere alla fase successiva. Le squadre che si piazzano dalla venticinquesima alla trentaseiesima posizione saranno eliminate dall’Europa.

Champions League, gli accoppiamenti per i playoff

Secondo la classifica attuale, i playoff potrebbero vedere scontri tra squadre come Liverpool e Napoli o Copenaghen, Borussia Dortmund e Napoli o Copenaghen, Tottenham e PSV o Qarabag, Newcastle e PSV o Qarabag, Chelsea e Monaco o Bayer Leverkusen, Sporting Lisbona e Monaco o Bayer Leverkusen, Barcellona e Juventus o Galatasaray, e Marsiglia e Juventus o Galatasaray.

UEFA

E agli ottavi

Le squadre che sarebbero già qualificate agli ottavi includono Arsenal, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain, Manchester City, Atalanta, Inter, Real Madrid e Atletico Madrid. Le possibili partite agli ottavi di finale potrebbero quindi essere Arsenal contro Barcellona o Marsiglia, Bayern contro Barcellona o Marsiglia, Paris Saint-Germain contro Chelsea o Sporting Lisbona, Manchester City contro Chelsea o Sporting Lisbona, Atalanta contro Tottenham o Newcastle, Inter contro Tottenham o Newcastle, Real Madrid contro Liverpool o Borussia Dortmund, e Atletico Madrid contro Liverpool o Borussia Dortmund.

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Fonte: Gianluca Di Marzio

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Champions League

Real Madrid, Rodrygo rompe il digiuno, ma non basta: i Blancos creano pochissimo

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Real Madrid

Non basta il gol iniziale di Rodrygo al Real Madrid per evitare la sconfitta casalinga contro il Manchester City. Senza Mbappé la squadra di Xabi Alonso fatica a rendersi pericolosa.

Prosegue il momento di crisi del Real Madrid. I Blancos non riescono a rialzarsi in Champions League, e vengono sconfitti al Bernabeu dal Manchester City di Guardiola. Altro passo falso casalingo per le Merengues, e la posizione di Xabi Alonso continua ad essere in bilico. Dopo un buon inizio sulla panchina del Madrid, il tecnico spagnolo non sembra in grado di incidere sulla squadra, apparsa troppo insicura sul piano del gioco. Il Real Madrid in questo momento gioca male, e al netto dei tanti campioni a disposizione, crea pochissimo.

Nella gara di ieri sera contro i Citizens spicca un dato che descrive l’attuale fragilità offensiva della squadra: tolto il gol di Rodrygo (tornato al gol dopo 32 partite a secco) del momenataneo 1-0, i Blancos non hanno effettuato altri tiri in porta. Dei 16 tiri totali, nessuno ha centrato i pali difesi da Donnarumma. C’è andato vicino Endrick nel finale, scheggiando la traversa con un colpo di testa, ma poco cambia. Un numero di tiri così basso non capitava al Real Madrid in Champions League dal 2003.

Real Madrid, sei Mbappé-dipendente?

Mbappe

La grande discriminante per la poca pericolosità del Real Madrid di ieri sera può essere facilmente ricondotta all’assenza di Kylian Mbappé. Il numero 10 dei Blancos ha dovuto saltare la gara per un problema al ginocchio sinistro. L’assenza del fuoriclasse francese ha fatto risaltare la forte dipendenza che ha sulla squadra sul piano della finalizzazione. Mbappé trasforma in gol, numeri alla mano, 1 tiro ogni 3,55 tentativi. Una media che ha aumentato dopo il poker contro l’Olympiacos, dove ha avuto una percentuale di efficacia del 66%.

Senza Mbappé, la squadra sembra non trovare altre strade per trovare la via della rete. Sembra un paradosso, visto che prima del suo arrivo in Spagna il Real Madrid aveva vinto la Champions League in scioltezza pochi mesi prima, senza avere un finalizzatore così impattante a disposizione. I vari Bellingham, Rodrygo e Vinicius sembrano non riuscire più a impattare senza di lui. Questo deficit in zona continua a condannare la squadra di Xabi Alonso, adesso chiamato a trovare la chiave nel momento più delicato se vuole rimanere ancora a lungo.

 

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Champions League

Inter, Marotta: “Sconfitta con il Liverpool ingiusta. Mercato? Valuteremo le occasioni”

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Inter

Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato di un risultato immeritato nella sfida contro il Liverpool e delle possibili opportunità del mercato.

Dopo la recente sconfitta contro il Liverpool, Beppe Marotta ha rilasciato dichiarazioni importanti che mettono in luce la sua visione sugli ultimi avvenimenti e le prospettive future.

Marotta ha definito il ko contro il Liverpool “immeritato”, sottolineando come la squadra abbia dimostrato una grande prestazione nonostante il risultato sfavorevole. Secondo il dirigente, l’Inter ha giocato con intensità e determinazione, elementi che sono stati riconosciuti anche dai tifosi e dagli appassionati del calcio.

Oltre a commentare la partita, Marotta ha toccato il tema del calciomercato. Ha affermato che l’Inter valuterà attentamente tutte le opportunità che si presenteranno, con l’intento di rafforzare ulteriormente la squadra.

Questo annuncio ha generato grande interesse tra i tifosi, che sperano in acquisti strategici per migliorare la rosa e competere ai massimi livelli sia in campionato che nelle competizioni europee.

Inter

Milano, Italy. 25th November 2020. Giuseppe Marotta Ceo of Fc Internazionale during Uefa Champions League Group B match between FC Internazionale and Real Madrid Fc .

Inter, le parole di Marotta

Mercato di gennaio?

Guardiamo con molta attenzione a gennaio. La dirigenza è sempre molto attenta e se ci saranno opportunità le terremo in considerazione. Ma questa rosa soddisfa il nostro programma e le esigenze dell’allenatore. Al momento non prevedo operazioni rilevanti.

Sconfitta con il Liverpool?

La sconfitta con il Liverpool lascia grande amarezza, perché è una sconfitta immeritata. La decisione arbitrale di martedì è stata avventata. Ora abbiamo due partite nel girone di Champions che saranno assolutamente importanti per noi. Il nostro obiettivo è arrivare nelle prime otto. Se ce la faremo saremo orgogliosi, altrimenti ce la giocheremo ai playoff.

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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio

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