Champions League
Inter, Inzaghi: “Non possiamo fare calcoli. Ligue 1 ricca di talento. Su Calhanoglu…”
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Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, presenta in conferenza stampa il match Inter-Monaco, in programma domani alle 21:00 a SanSiro.
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L’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni in conferenza stampa in vista del match contro il Monaco valido per l’ultima giornata della UEFA Champions League.

L’ESULTANZA URLO DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, le parole di Inzaghi
In seguito le parole del tecnico della Beneamata:
Pareggio o vittoria
“Non possiamo fare calcoli, sappiamo che ci manca un ultimo passo dopo un ottimo percorso e vorremo farlo domani sera. Il Monaco ha giocatori offensivi ottimi, gioca un calcio offensivo, è ben organizzato, con un allenatore che ho già incontrato con la Lazio contro l’Eintracht. Abbiamo grande rispetto del Monaco, ma vogliamo fare una grande partita”.
Turnover
“Devo ancora decidere, abbiamo finito mezz’ora fa l’allenamento e devo ancora riguardarlo. Qualcosa cambierò, come ho sempre fatto: vedremo domani, ho diversi dubbi e ho qualche giocatore in questo momento fuori. Sicuramente Acerbi, Calhanoglu e Correa non ci saranno. Taremi ha avuto un piccolo problema a Lecce, in questi due giorni si è allenato in palestra e speriamo di recuperarlo per la partita di domani”.
Favoriti in Champions
“Sappiamo che tipo di percorso abbiamo avuto e che difficoltà ci sono state da quando sono arrivato. Sapevo che avremmo dovuto lavorare tanto, lo abbiamo fatto e la società non mi ha mai fatto mancare nulla, sapendo le cose che potevamo fare all’inizio. Abbiamo perso dei giocatori ma ne abbiamo anche acquistati altri: sapevamo di voler andare avanti in Champions, ora aspettiamo di entrare nelle prime otto che non è scontata. Abbiamo visto che rimarranno fuori squadre con budget più importanti dell’Inter, ogni gara nasconde insidie”.
Infortunio Taremi, chi gioca in attacco
“In questo momento gli attaccanti a disposizione che ho possono giocare uno con l’altro, si è visto nel corso dell’anno. Sono complementari e possono giocare tutti, per quanto riguarda domani sera dovrò fare ancora delle scelte. Taremi ieri e oggi non si è allenato, Arnautovic si è allenato molto bene, Lautaro e Thuram hanno dimostrato di aver recuperato. Domani sceglierò in base al Monaco, non alla partita di domenica, anzi magari pensando a quanto speso dai giocatori nelle gare precedenti”.
Su Calhanoglu
“Domani non ci sarà, come Acerbi e Correa. Stanno lavorando bene, abbiamo fiducia, ma vedremo nei prossimi due giorni. C’è abbastanza fiducia, però aspettiamo”.
Qualità del campionato francese
“No, è un campionato fisico. Monaco, Lille e PSG me le aspettavo protagoniste: sta facendo bene anche il Brest, fino alla sconfitta con lo Shakhtar poteva qualificarsi nelle prime otto e domani ha una grande opportunità anche se gioca con il Real Madrid. Il campionato francese è di talento”.
Differenza tra campionato e Champions
“Io penso che l’Inter abbia fatto queste sette partite in Champions con grande concentrazione. Abbiamo segnato meno, ma abbiamo anche preso gol su azioni particolari. Sappiamo la concentrazione che abbiamo avuto, penso che la squadra sia rimasta sempre concentrata come richiedono queste gare”.
Bisseck centrale
“Può farlo, l’ha dimostrato anche a Lecce. È un ottimo giocatore che sta crescendo, sappiamo che all’occorrenza può farlo. Stiamo aspettando il rientro di Acerbi e siamo coperti con De Vrij, però sappiamo che può ricoprire anche quel ruolo”.
Sul mercato
“Sul mercato in questo momento non posso aiutarvi, so che c’è questa trattativa per Palacios: è un giocatore che sta lavorando molto bene, che è in crescita. Questi cinque mesi l’hanno aiutato tantissimo: ne abbiamo parlato con la società, dopo cinque mesi ha fatto due presenze. Ha tante richieste perché la gente ha capito le sue qualità, probabilmente andrà a giocare questi quattro mesi. Per il resto mi concentro sul campo, sapendo che nell’ultimo mese e mezzo abbiamo avuto qualche imprevisto di troppo che non mi ha permesso di fare tanti cambi quanto ne avrei voluti fare”.
Indagini Curva Nord
“Io sono molto tranquillo su questo. Io ho chiarito nelle sedi opportune tutto quello che dovevo dire, con molta tranquillità. Di dilungarmi in questo momento non mi va, sapendo che domani abbiamo una partita importante. Quello che dovevo dire l’ho detto nelle sedi opportune”.
Inoltre il tecnico dell’Inter ha rilasciato alcune parole a Sky Sport:
Avete problemi in attacco dal punto di vista degli infortuni?
“Taremi aveva un piccolo problemino, si è allenato in palestra ieri e oggi. Lo valuteremo domani ma ci sono buone possibilità che possa esserci. Arnautovic si è allenato sia ieri che oggi e sarà con il resto della squadra. Farò le valutazioni su vari ruoli, perché abbiamo fatto tante partite e ci vuole massima attenzione”.
Quando rientrerà Calhanoglu?
“Non ci saranno lui, Acerbi e Correa, che non è in lista. Ci sono possibilità di riaverlo tra giovedì e venerdì e poi valuteremo se potrà esserci per domenica al derby”.
Champions League
Champions League, 15/05/02: la coppa di Zinedine Zidane
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22 ore fail
15/05/2025
Il 15 maggio del 2002 i Blancos alzavano la Champions League per la nona volta grazie ad una meravigliosa perla del francese di origine algerina.
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Nella cornice dell’Hamden Park di Glasgow il Real Madrid, all’epoca guidato dal CT Del Bosque, batteva in una gara tiratissima un Bayer Leverkusen tenace e mai domo.

ROME, ITALY – FEBRUARY 2016 : Zinedine Zidane during fotball match of Uefa Champions League 2015/2016 last-16 between A.s. Roma vs Real Madrid at the Olimpic Stadium on Februry 17, 2016 in Rome.
Champions League: il capolavoro di Zizou
Ovviamente, sulla carta, sembrava di assistere al classico Davide contro Golia. Da una parte i Galacticos del Real Madrid, alla ricerca della vittoria numero nove nel torneo. D’all’altra l’operaio Bayer Leverkusen, vero e proprio outsider del torneo, alla prima possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie. Il mondo del calcio si apprestava a godersi quest’ultimo appuntamento per club prima dell’attesissimo mondiale di Corea e Giappone. Manifestazione che avrebbe visto affrontarsi quella generazione di fenomeni provenienti da molti dei Paesi dalla grande tradizione calcistica. Generazione di cui fa parte, tra gli altri, Zinedine Zidane.
La notte di Zizou
Tradizione vs novità, questo era Real Madrid-Bayer Leverkusen. I Blancos potevano contare su campioni di caratura elevatissima. La squadra tedesca invece, arrivava all’ultimo appuntamento della competizione trascinata dal fortissimo centrocampista tedesco Ballack, ma niente più.
Ma come succede nella maggior parte di queste situazioni: in campo non ci vanno i valori o i nomi. C’è da dire che la compagine tedesca non creerà molte grane al Real.
Ma comunque resterà negli annali della competizione per una prodezza balistica quasi indescrivibile. La partita più importante del calcio europeo quella sera diventa una cornice per contenere uno dei gol più belli di sempre: quello di Zidane.
Nel corso del primo tempo il Real Madrid va in vantaggio dopo meno di 10 minuti con il solito Raul Gonzalez Blanco. Per poi essere raggiunto al quattordicesimo dal pareggio firmato dal difensore brasiliano Lucio (un passato anche all’Inter).
Quando la prima frazione sta per volgere al termine arriva il guizzo, la pennellata d’artista che mette la firma su un gol capolavoro. Santiago Solari fa involare sulla fascia Roberto Carlos, che brucia sullo scatto Sebescen e mette al centro, dove Zidane con una girata eccezionale di mancino spedisce il pallone all’incrocio dei pali difeso da Butt. Esecuzione che ha ancor più dell’incredibile visto che il francese, in teoria, sarebbe destrorso.
Ancora oggi per molti rimane il gol più bello della storia della finale di Champions League. Probabilmente insidiato solamente dalla meravigliosa rovesciata di Gareth Bale molti anni più tardi contro il Liverpool.
Il secondo tempo si trascina senza troppe emozioni come se, quel gol, abbia messo già il sigillo sulla partita. Il Real alzerà così la sua nona Champions League/Coppa dei Campioni. Ma Zizou si toglierà dalla spalla una scimmia molto ingombrante. Lui che, fino a quel momento, era uscito sconfitto in finale di Coppa Uefa con il Bordeaux e due volte con la Juventus in Champions.
23 anni sono passati, ma chi ha visto quella partita non può aver dimenticato una rete da extraterrestre.
Champions League
All’Inter un premio di 10 milioni per vincere la Champions
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6 giorni fail
10/05/2025
L’Inter vuole la Champions League e il club, per motivare maggiormente i suoi, è disposto a stanziare la cifra record di 10 milioni come incentivo alla vittoria
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Siamo agli sgoccioli del Campionato di Serie A e i nerazzurri sono ancora impegnati su due fronti: le ultime tre partite in Campionato per provare a raggiungere il primo posto e strappare lo Scudetto al Napoli (per nulla facile!) e poi giocarsi l’ultima gara in Champions League contro il PSG.
La testa degli interisti è a mille e gli occhi sono puntati sulle prossime partite dove l’Inter si gioca una stagione che, comunque vada, ha giocato davvero al massimo. Il 31 maggio sarà la volta del match a Monaco di Baviera dove gli undici titolari (più riserve ) e il mister Simone Inzaghi si giocano un traguardo importantissimo.
Si cerca, infatti, di dimenticare la serata di due anni fa dove il club nerazzurro perse la finale (in quell’occasione si giocava ad Istanbul contro il Manchester City. Il club del Biscione vuole alzare la Coppa della Champions League e, in cambio, ha offerto un premio di 10 milioni ai suoi combattenti.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come stanno i giocatori dell’Inter in vista del match contro il PSG
Perciò ogni giocatore, in caso di vittoria, si porterete a casa un gruzzolo niente male: quegli 10 milioni saranno divisi per tutta la rosa nerazzurra (che si sommerebbe ad una quota già preventivamente stabilita dal club, per tutti, ad inizio stagione) e che dovrebbe portare a circa 400.000 euro lordi a testa.
Ora gli undici titolari, e le riserve, saranno chiamate all’impresa che porterebbe la squadra alla leggenda in Italia, e che è un traguardo tutt’altro che semplice: battere la squadra di Luis Enrique. Il PSG è certamente una squadra fortissima ma non imbattibile e dopo il passaggio del turno contro il Barcellona il gruppo ci crede.
Lautaro Martinez e compagni sono convintissimi e questa potrebbe essere la vera chiave di volta per raggiungere un traguardo preziosissimo nel calcio europeo.
Champions League
Premier League: l’ultima finale UEFA tutta inglese
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7 giorni fail
09/05/2025
Non è la prima volta che vediamo due squadre di Premier League affrontarsi in una finale UEFA che sia Champions o Europa League. Ma come andò l’ultima volta?
Quest’anno la finale di Europa League sarà tutta inglese e sarà tra Tottenham e Man Utd. Le due squadre vogliono chiudere al meglio la loro disastrosa stagione che li vede in Premier rispettivamente sedicesimi e quindicesimi.
Sarà la quinta finale UEFA tutta inglese, la seconda in Europa League. L’ultima finale inglese avvenne 4 anni fa in Champions League.
Premier League, quando il Chelsea negò la Champions a Guardiola
Bisogna tornare indietro al 29 maggio 2021 per vedere l’ultima finale UEFA tutta inglese. In quel caso, le due finaliste furono il Chelsea ed il Man City.
I Citizens di Guardiola partono da favoriti e vogliono portare a casa la prima Champions nella loro storia. Ma attenzione ai Blues di Tuchel che durante il loro cammino hanno eliminato Atletico ( agli ottavi) e Real (in semifinale).
E infatti sarà proprio il Chelsea a portare a casa la Champions, con un gol di Havertz a fine primo tempo. I Blues, dunque, salgono sul tetto d’Europa per la seconda volta nella loro storia, dopo la vittoria contro il Bayern nel 2012.
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