Champions League
Inter. Sommer: “Domani non dovremo commettere gli errori di Parma. Servirà coraggio”
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Alla vigilia di Bayern Monaco-Inter, il portiere dei nerazzurri, Yann Sommer, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
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Di seguito un estratto delle parole del portiere dell’Inter in vista della sfida al Bayern Monaco, in cui il portiere svizzero ha militato da gennaio a giugno del 2023 prima di trasferirsi nella sponda nerazzurra di Milano.
Inter, le parole di Sommer
Conosci molto bene l’ambiente e il calcio tedesco: qual è l’aspetto più delicato da affrontare?
“Domani per noi sarà una gara molto importante, servirà grande coraggio. Loro giocano con un pressing alto e aggressivo, sono una squadra di livello. Per questo sarà fondamentale fare il nostro gioco, come sempre, tenendo il possesso e giocando con coraggio per cercare la vittoria”.
Che sensazioni ti dà tornare a giocare in questo stadio?
“È sempre bello essere qui a Monaco. Sono contento di tornare e affrontare il Bayern con l’Inter in uno stadio così. Mi piace molto, è uno degli stadi che preferisco”.

LA GRINTA DI YANN SOMMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dal punto di vista mentale, cosa ha lasciato il pari di Parma?
“Chiaramente non siamo soddisfatti di quel risultato. Nelle ultime partite ci sono stati momenti in cui abbiamo concesso troppo facilmente occasioni agli avversari. Di solito siamo molto forti mentalmente e compatti nelle distanze. Sono aspetti su cui dovremo essere più attenti domani. Questa è l’Inter, e alcune cose che ci contraddistinguono nell’ultima gara sono venute meno. Dobbiamo tornare su quei livelli, è il nostro obiettivo”.
Urbig prende il posto di Neuer, come capitò a te: pensi che ci si aspetti da lui che diventi il numero uno del futuro?
“Per me è un ottimo portiere. Non l’ho visto in tante partite, ma nelle ultime che ho seguito mi ha colpito per come si comporta, anche nel gioco con i piedi. Non credo abbia bisogno dei miei consigli, gioca in un club enorme come il Bayern e farà sicuramente del suo meglio. Non so cosa gli riserverà il futuro, ma gli auguro davvero il meglio”.
Che ricordi porti con te da questo stadio?
“Qui ho vissuto mesi importanti, pieni di successi. È stato un periodo molto intenso, siamo riusciti a conquistare la Bundesliga. Speravamo di vincere anche altri trofei, ma ho ricordi molto belli del mio periodo qui e non vedo l’ora di rivedere alcuni vecchi compagni”.
Secondo te, dove può essere vulnerabile il Bayern?
“Lo scopriremo. Per noi sarà fondamentale arrivare pronti alla partita. Il mister ha fatto un bel lavoro in riunione, e sappiamo che dobbiamo affrontare la gara con coraggio, qualità nel possesso e compattezza nelle distanze. Sarà una sfida interessante, tra due squadre di alto livello. Vedremo cosa succederà”.
A Parma avete incassato due gol, tanti quanti in tutta la Champions. Come vi spiegate questa differenza di rendimento difensivo tra coppa e campionato?
“Non è mai facile dare una spiegazione precisa. Ma l’obiettivo resta sempre quello: rendere difficile agli avversari creare occasioni. Di solito ci riusciamo, in Champions un po’ meglio che in Serie A. Detto questo, siamo consapevoli che dobbiamo migliorare. Ne parliamo spesso tra di noi e sappiamo che servono grande intensità e attenzione. Ma giocando ogni tre giorni, a volte non è semplice essere sempre al massimo”.
Da Rummenigge a Matthäus, Brehme, poi tu e Pavard: Inter e Bayern sembrano legate da un filo. In cosa si somigliano queste due realtà?
“Non saprei dire con certezza. Credo sia anche un po’ una coincidenza che tanti giocatori siano passati da un club all’altro. Sono due società di altissimo livello nel panorama europeo, quindi è normale che ci siano calciatori che si muovono tra squadre così importanti. Però sì, c’è anche una componente casuale”.
Champions League
Liverpool, Slot: “Ottime notizie per noi trattenere Mo Salah, merito di Richard Hughes”
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11/04/2025
L’allenatore del Liverpool, Arne Slot celebra la permanenza di Mo Salah: “Una grande vittoria per il club e un merito a Richard Hughes”.
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Un trionfo strategico per il club
La notizia che Mo Salah rimane al club è stata accolta con entusiasmo dall’allenatore Arne Slot, che ha elogiato il lavoro svolto dal direttore sportivo Richard Hughes e dal gruppo Fenway Sports Group (FSG). Slot ha dichiarato che mantenere un giocatore del calibro di Salah è un risultato eccellente per la squadra. “Richard e FSG hanno fatto un ottimo lavoro,” ha affermato Slot, sottolineando come il club abbia investito notevoli risorse per garantire la permanenza del calciatore.
Investimento e impegno
Secondo Slot, l’impegno del club nel trattenere Salah si traduce principalmente in un investimento economico significativo. “Lo sforzo per far restare Mo riguarda principalmente il denaro,” ha ammesso l’allenatore. Questo commento mette in luce la determinazione della dirigenza nell’assicurarsi che uno dei loro giocatori chiave continui a essere una parte fondamentale del progetto calcistico.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Arne Slot: “Keeping Mo Salah is an excellent news for us. It’s also a compliment to Richard Hughes”.
“Richard and FSG did very well, the club put a lot of effort into getting Mo to stay… and effort mostly means money!”. 💸 pic.twitter.com/m1rTQX7REa
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 11, 2025
Champions League
Ranking Uefa, Italia a caccia della Spagna per il 5° posto in Champions League
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11/04/2025
Si aggiorna di giornata in giornata il ranking Uefa. L’Italia dopo l’eliminazione di Milan, Juventus, Roma e Atalanta, è tornata in corsa grazie a questo turno.
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L’eliminazione delle 3 italiane negli spareggi di Champions League rispettivamente contro PSV, Feyenoord e Brugge, e la fuoriuscita della Roma dall’Europa League contro l’Athletic Bilbao, hanno pesato molto sul punteggio dell’Italia nel ranking Uefa. Fino a prima di questo turno infatti, un potenziale 5° posto sembrava ormai essere un lontano ricordo, ma con le vittorie dell’Inter di Inazghi e della Fiorentina, sembra essersi riaccesa una piccola speranza.
Ranking Uefa, è ancora possibile recuperare la Spagna?
L’Inghilterra è al momento l’unico paese ad avere la certezza di avere il prossimo anno 5 squadre qualificate alla massima competizione europea. A contendersi il secondo posto sono la Spagna e dunque anche l’Italia, mentre sono del tutto escluse da questa lotta nazioni come la Germania, la Francia o il Portogallo.
Inter, Lazio e Fiorentina dovrebbero vincere il maggior numero di partite possibili da qui alla fine, ma questo potrebbe addirittura non bastare. Le squadre spagnole devo fare almeno 8 vittorie per garantirsi aritmeticamente un posto in più in Champions League e in corsa ci sono ancora 4 squadre tra tutte le competizioni: Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao e Real Betis. Peserebbero tantissimo dunque delle eventuali semifinali tra Inter-Barcellona e Fiorentina-Real Betis.
La top 3
1) (posto extra in Champions) Inghilterra – 24.819 punti (5 squadre ancora in corsa su 7)
2) (posto extra in Champions) Spagna – 22.391 punti (4 squadre ancora in corsa su 7)
3) Italia – 20.437 punti (3 squadre ancora in corsa su 8).

Barcellona-Dortmund: il primo dei 4 goal valido solo per questione di centimetri, ricorda tremendamente il goal “scippato” di Tomasson ad Inzaghi. Ecco perchè:
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Ieri sera, grazie alla schiacciante vittoria per 4-0 ai danni del Borussia Dortmund, il Barcellona potrà presentarsi martedì prossimo al Westfalenstadion con maggiore leggerezza e con la consapevolezza di avere il proprio destino tra le mani — sempre salvo imprevisti.
Il primo dei quattro gol, certamente né il più bello né quello che ha consacrato i tedeschi come vittima preferita del “killer polacco” (che nel 2013 li aveva trascinati fino alle fasi finali di Champions League, ironia della sorte proprio contro quella che di lì a poco sarebbe diventata la sua nuova squadra: il Bayern Monaco), ha però riportato alla mente dei tifosi italiani, in particolare di fede milanista, un episodio molto simile accaduto nel 2003.
In quell’occasione, nei quarti di finale di Champions League contro l’Ajax, fu Jon Dahl Tomasson a intervenire sulla traiettoria di un pallonetto di Filippo Inzaghi, indirizzato comunque verso la porta. Il tocco del danese, pur decisivo per il passaggio del turno, “scippò” letteralmente il gol al compagno, consegnandolo alla storia come il famoso gol “rubato” che regalò al Milan l’accesso alla semifinale.

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Il primo goal del Barcellona
Al netto della stagione straordinaria di Raphinha, contrassegnata da ritmi da assoluto primatista nella corsa per il Pallone d’Oro, il gesto non è passato inosservato, complice anche il grosso rischio corso, dato che la posizione di Raphinha stava per essere considerata in fuorigioco. Queste sono state le sue parole nel post-partita:“Ero abbastanza preoccupato di essere in fuorigioco, meno male che era regolare. Cosa mi ha detto Cubarsí? Che sarebbe stata colpa mia se l’avessero annullato. Ma in caso di regolarità, invece, un assist sarebbe andato bene così come un gol…”
Il gol scippato al canterano Cubarsí, ha permesso all’attaccante brasiliano di confermarsi come assoluto leader in Champions League nella classifica dei gol segnati (12), oltre ad essere altrettanto primo in quella degli assist serviti (7), eguagliando così il dato raggiunto da Messi tredici anni fa.
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