Categorie: Champions League

Inter, una vittoria da (20)10

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L’Inter espugna l’Allianz Arena vincendo una partita importantissima per il sogno Champions dei nerazzurri. Tra una settimana il ritorno.

Un’altra notte magica, un’altra prova da grande squadra. L’Inter vive un’altra strepitosa notte europea espugnando con merito l’Allianz Arena. Contro un Bayern Monaco comunque favorito, almeno sulla carta, nonostante le assenze, la squadra di Inzaghi ha dimostrato maturità, qualità e carattere.

Il primo tempo è stato di totale controllo, chiuso meritatamente in vantaggio grazie a una splendida azione corale rifinita da Lautaro Martinez. Poi, nella ripresa, la stanchezza ha costretto i nerazzurri a schiacciarsi nella propria metà campo, ma senza praticamente mai soffrire davvero. L’unica vera disattenzione è arrivata all’85’, quando Muller è stato lasciato colpevolmente solo sul secondo palo e ha trovato il gol del momentaneo pareggio.

Lautaro Martinez ringhia a Joshua Kimmich ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La forza mentale dell’Inter

È proprio dopo il gol subito che si è vista tutta la forza mentale dell’Inter. Il Bayern, sospinto dal pubblico e dalla voglia di ribaltarla, ha provato il tutto per tutto sbilanciandosi in avanti. I nerazzurri, però, hanno retto l’urto con ordine e, al minuto 88, hanno colpito in contropiede.

Ancora una bellissima azione, conclusa da Frattesi, ha riportato avanti i ragazzi di Inzaghi e spento l’entusiasmo bavarese. Una vittoria di qualità e solidità, che conferma l’enorme crescita della squadra a livello europeo. Vincere in casa del Bayern non è mai banale: anche se incerottato, resta una delle corazzate del calcio europeo. E batterlo, in trasferta, in una serata del genere, vuol dire mandare un segnale forte alle concorrenti.

L’ESULTANZA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Un sogno che profuma di storia

Per tanti motivi, questa serata ricorda, in piccolo, quella del 2010, quando a Madrid, contro il Bayern, l’Inter alzò la Champions grazie alla doppietta del Principe Milito.

La squadra attuale non ha certe le individualità di quella di Mourinho, ma lo spirito, la l’abnegazione, la determinazione e la forza di gruppo evocano quel ricordo. Bastoni gigante in difesa, Barella instancabile, Lautaro decisivo, Acerbi impeccabile, Carlos Augusto prezioso. Ma in realtà, è stata la vittoria di tutti: undici giocatori compatti, pronti a soffrire insieme.

Ora il ritorno a Milano sarà una battaglia aperta, e tutto è ancora possibile. Ma eliminare il Bayern potrebbe davvero essere quel passo decisivo verso quel sogno che nel 2023 è solo sfiorato.

E con il primo posto in campionato e la semifinale di Coppa Italia contro il Milan all’orizzonte, chissà che questa stagione non possa diventare davvero un’annata da 10. Anzi, da 2010.

Aggiornato al 09/04/2025 9:07

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Pubblicato da
Federico Di Silvio

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