Kenan Yıldız e Thiago Motta ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’ex difensore della Juventus Andrea Barzagli ha parlato del momento di crisi del Manchester City e ha raccomandato di non mettere troppa pressione Yildiz.
All’Allianz Stadium stasera alle 21 si sfidano due squadre in crisi di risultati: Juventus e Manchester City. I bianconeri fin qui hanno perso solo la gara interna con lo Stoccarda, ma vengono da 4 pareggi di fila con un gioco non molto convincente e non vincono dal derby col Torino dello scorso 9 novembre.
I Citizens tra fine ottobre e inizio dicembre hanno intrapreso una striscia di 7 partite senza vincere, con 5 sconfitte consecutive seguite dal clamoroso 3-3 col Feyenoord e dal ko per 2-0 con il Liverpool. La squadra di Guardiola è tornata al successo in campionato contro il Nottingham, ma nella scorsa partita ha pareggiato 2-2 in casa del Crystal Palace.
Andrea Barzagli, ex difensore della Juventus, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati, a cominciare dal periodo di crisi del Manchester City: “Guardiola resta il miglior allenatore: un top mondiale anche nelle difficoltà. La crisi del City? Io non mi fiderei e credo che la Juventus farà lo stesso, anche perché viene da tanti pareggi e ha bisogno di un successo scacciapensieri che trasmetta fiducia“.
“Con il City sarà dura, ma è in queste notti europee che a volte scocca la scintilla e cambia la stagione. Gli alti e bassi sono normali quando fai una rivoluzione totale come quella della Juve. I bassi almeno in campionato sono pareggi, non sconfitte. C’è una bella differenza, non perdere in Serie A è un segnale importante“.
Su Dusan Vlahovic
“Si vede che ci tiene, ma la pressione per il 9 della Juventus è normale, soprattutto quando il prezzo è alto. Avrebbe bisogno di un bel gol stasera. Tanto si diranno sempre le stesse cose: se segna è perché è Vlahovic, sennò è un problema. Deve tapparsi le orecchie. Il duello con Haaland? Il norvegese è più killer, fin dai tempi del Salisburgo“.
Come si marca Haaland?
Barzagli ha parlato anche della situazione in casa bianconera, a partire dal mercato di gennaio: “Non conosco il budget della società, ma tra i nomi che sento, Skriniar è quello che mi dà più garanzie. Nel mercato invernale devi azzeccare un colpo che abbia impatto immediato, c’è poco tempo. Meglio uno che conosca il campionato o un grande profilo europeo. A metà stagione o ti migliori o non ne vale la pena“.
Su Kenan Yildiz
“Come talento puro, avrebbe giocato anche nelle nostre Juventus vincenti, ma ha 19 anni e non bisogna caricarlo di aspettative, anzi è necessario che lo si aiuti diventare continuo, che è quello che conta“.
Kenan Yıldız ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Su Teun Koopmeiners
“La pressione su Koopmeiners è inevitabile dopo l’investimento estivo, ma non dimentichiamo che è arrivato tardi, si è infortunato e la Juve è un mondo a parte, ne ho visti tanti così. Thiago Motta ha bisogno delle sue qualità, come quella di Conceicao che è un’ala moderna, forte nel dribbling: l’ultimo giocatore della Juve simile a lui era Douglas Costa“.
Sulla lotta scudetto
“Non mi aspettavo un avvio diverso, ci sono stati tanti cambiamenti a cui si sono aggiunti gli infortuni. La Juve non è ancora tagliata fuori ma non è di certo favorita, anche se la gente giustamente si aspetta di più. Nessuno ha ancora preso il largo. Io vedo l’Inter davanti, poi il Napoli e l’Atalanta se continua così“.
Aggiornato al 11/12/2024 15:07
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