Champions League
Juventus, contro il PSV la formazione più giovane di sempre
La Juventus torna a giocare in Champions League e lo fa con la sua formazione più giovane di sempre: 25 anni e 149 giorni è l’età media dell’undici bianconero.
La Juventus torna a giocare in Champions League dopo l’esclusione dalle coppe della scorsa stagione. Contro la squadra olandese del PSV, Thiago Motta schiererà la formazione per età media più giovane della storia bianconera a disputare un match nella massima competizione europea. Il dato conta 25 anni e 149 giorni.
Il gioiello della Juventus
Ad abbassare l’età media della squadra contribuisce su tutti il gioiellino turco classe 2005 Kenan Yildiz. Il prodotto del vivaio bianconero ha esordito lo scorso anno in prima squadra sotto la gestione di Massimiliano Allegri all’età di 18 anni 7 mesi e 19 giorni, nella prima giornata contro l’Udinese. Il suo primo gol in Serie A coincide con la sua prima presenza da titolare contro il Frosinone al Benito Stirpe.
Quest’anno con l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera, Yildiz è stato fin da subito responsabilizzato e messo al centro del progetto. A testimonianza di ciò, ha indossato la pesantissima maglia numero 10 portata nella storia da leggende come: Del Piero, Tevez, Platini o Baggio.
Progetto basato sui giovani
Negli ultimi anni della gestione di Allegri e soprattutto con l’arrivo di Giuntoli e Thiago Motta, la Juventus ha iniziato a basare il suo progetto sui giovani schierando giocatori della Next Gen. Nelle prime partite di questa stagione sono stati messi in campo ragazzi come Savona o Mbangoula, che hanno fatto ben vedere e si sono messi in mostra collezionando insieme ben 2 gol e 2 assist complessivi.
In passato invece, sono stati valorizzati giovani utilizzati poi per fare cassa come: Soulè, Iling-Junior o Barrenechea.
Il declino dei più esperti
Oltre a valorizzare tanto i giovani, il progetto juventino è volto ad abbassare l’età media della squadra con lo sfoltimento dei più esperti. Szczesny ed Alex Sandro non ha rinnovato il contratto, il 30enne Daniele Rugani è stato ceduto all’Ajax e lo stesso capitan Danilo classe 91 ancora non ha disputato un minuto in questa Serie A.
Champions League
Inter, gli incassi della Champions sono pazzeschi: i numeri
L’Inter vola agli ottavi e fa il pieno di ricavi: un successo in campo e nei conti.
I nerazzurri hanno conquistato la qualificazione diretta agli ottavi di finale con 19 punti ottenuti nelle prime otto partite, evitando così l’insidioso passaggio dai playoff. A suggellare il traguardo è stato il netto successo per 3-0 contro il Monaco a San Siro, firmato dalla tripletta del capitano Lautaro Martinez. Un risultato che consente ai nerazzurri di riposare e prepararsi al meglio per la fase a eliminazione diretta, dove potrebbero affrontare squadre come Juventus o Milan.
Inter, arriva un bottino da quasi 86 milioni di euro
Oltre ai successi sul campo, l’Inter può festeggiare anche sotto il profilo economico. Secondo le stime elaborate dal sito specializzato Calcio e Finanza, il club nerazzurro ha già incassato 86 milioni di euro grazie al percorso europeo. Un tesoro che contribuirà in modo significativo alla stabilità finanziaria della società.
Ecco il dettaglio degli incassi ottenuti dall’Inter fino agli ottavi di finale:
- Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro;
- Posizione in classifica unica: 9,7 milioni di euro;
- Quota europea (diritti tv continentali): 24,02 milioni di euro;
- Quota non europea (ranking storico decennale): 7,36 milioni di euro;
- Bonus risultati (vittorie e pareggi): 13,3 milioni di euro;
- Bonus per il piazzamento tra le prime otto squadre: 2 milioni di euro;
- Bonus per la qualificazione agli ottavi di finale: 11 milioni di euro.
Inoltre, quest’anno, la UEFA ha introdotto nuove regole per la distribuzione dei premi, con un sistema che tiene conto di più fattori rispetto al passato. Tra questi, il “pilastro value” che accorpa market pool e ranking storico, suddividendo gli introiti in due segmenti:
- Quota europea: basata sul valore del mercato dei diritti televisivi nel continente, ponderata con il ranking UEFA degli ultimi cinque anni.
- Quota non europea: legata al ranking storico decennale del club, ma escludendo i punti ottenuti grazie ai titoli vinti in passato.
Champions League
Juventus, delusione e fischi: già finita l’era Motta?
Juventus, quello di ieri sera è un ko che fa rumore. Il gioco è stato del tutto assente, i tifosi sono stati delusi e filtrano dubbi sulla gestione tecnica.
La Juventus di Thiago Motta esce dall’Allianz Stadium sotto una pioggia di fischi dopo la sconfitta per 0-2 contro il Benfica nell’ultima giornata della prima fase della Champions League. Un risultato che, pur non compromettendo del tutto il cammino europeo dei bianconeri, evidenzia limiti preoccupanti dal punto di vista del gioco e della solidità tattica. La squadra torinese, infatti, si troverà costretta ad affrontare un playoff ostico contro una tra PSV e Milan per provare a proseguire la corsa nella competizione.
Juventus, la panchina di Motta è “salda”, per ora…
Nonostante il deludente andamento recente – con tre sconfitte pesanti in un mese tra Supercoppa (contro il Milan), campionato (contro il Napoli) e Champions League (contro il Benfica) – la posizione di Thiago Motta non sembra essere in discussione. Secondo fonti vicine alla società, il CFO Cristiano Giuntoli non ha intenzione di sollevare l’allenatore dall’incarico. L’obiettivo resta quello di dare tempo al tecnico italo-brasiliano per lavorare sulla squadra e sviluppare le sue idee di gioco, evitando decisioni affrettate. Tuttavia, la pressione si fa sempre più intensa e il clima alla Continassa è tutt’altro che sereno.
Tuttavia, le problematiche emerse contro il Benfica sono lo specchio di una squadra ancora priva di un’identità chiara. L’assenza di una difesa solida è tra i principali punti deboli: l’incredibile scelta di schierare tre centrocampisti (Locatelli, McKennie e Weah) su quattro elementi della retroguardia è stata una decisione discutibile che ha esposto la squadra a pericoli costanti. Inoltre, le partenze di giocatori chiave come Danilo hanno lasciato un vuoto difficile da colmare, con il mercato di gennaio che diventa sempre più cruciale per aggiungere rinforzi in difesa.
Il malumore cresce tra tifosi e società
L’ambiente juventino è carico di tensione. La pazienza dei tifosi inizia a esaurirsi e la delusione è palpabile, con fischi e critiche che si fanno sempre più insistenti. Anche la dirigenza, pur mantenendo fiducia nel progetto Motta, non può ignorare i numeri preoccupanti. Nelle ultime otto partite tra campionato e Champions League, la Juventus ha raccolto un solo successo, quello contro il Milan in Serie A. Un numero preoccupante, che non può passare inosservato.
Champions League
Atalanta, tutti i possibili incroci in Champions League
L’Atalanta ha fatto un percorso in Champions League molto ottimo che purtroppo ha visto sfumare per solo un punto una qualificazione nelle prime 8.
Nonostante l’Atalanta non sia riuscita a conquistare la top 8 della Champions League, il percorso europeo della banda di Gasperini è semplicemente da applausi. La formazione bergamasca non ha mai mollato, anche contro avversari più forti, vedi Arsenal e Real Madrid, conquistando sempre più sicurezza nei propri mezzi.
Il pareggio contro il Barcellona, in casa blaugrana, è solamente la punta dell’iceberg della mentalità europea che la Dea negli anni ha acquisito.
Adesso testa ai playoffs di Champions League dove l’Atalanta si è qualificata in nona posizione (la prima per gli spareggi) e dovrà vedersela con una tra Sporting Lisbona e Club Brugge. Avversari sulla carta inferiori alla Dea, ma occhio al bomber Gyokeres dei lusitani.
Venerdì si saprà con quale avversario dovrà vedersela Gasperini & co. In caso di passaggio del turno i bergamaschi dovranno affrontare, a seconda di dove verranno posizionati nel tabellone, con Aston Villa o Lille, evitando perciò, almeno agli ottavi, le maggiori big europee.
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