Champions League
Juventus – PSV, come giocano gli olandesi?
Sarà la prima volta in assoluto che Juventus – PSV si affronteranno in una gara ufficiale di Uefa Champions League. Come giocheranno questa sera gli olandesi?
Indice
Juventus – PSV, scontro inedito
Sarà un duello in prima visione quello contro gli olandesi, le due squadre non si sono mai incontrate nella storia della Uefa Champions League, come recita lo stesso sito. Il PSV non incuterà certo lo stesso timore del Manchester City, prossimo avversario della Juventus, ma sicuramente è una squadra che può mettere in difficoltà chiunque.
Il predominio dei ‘boeren’
Soprannominati ‘boeren’, contadini per marcare l’origine operaia del club, il PSV è una squadra che nella scorsa stagione ha vinto il campionato a 91 punti davanti al Feyenoord. Nella stagione appena cominciata la musica è rimasta la stessa, dato che il PSV è attualmente primo in Eredivisie con 15 punti su 15, con 20 goal fatti e solo tre subiti.
Come scenderà in campo il PSV?
Il modulo preferito di Bosz è il 4-3-3 con l’esperto Luuk De Jong come terminale offensivo. Proprio come Motta, Bosz predilige un possesso palla dal basso per poi provare verticalizzazioni improvvise e rapide anche grazie alla velocità di alcuni giocatori come Bakayoko.
Probabile formazione PSV (4-3-3): Benitez; Ledezma, Flamingo, Boscagli, Dams; Til, Schouten, Veerman; Bakayoko, De Jong, Tillman
Champions League
Bologna – Shakhtar 0-0, Italiano parte con un punto | Le pagelle rossoblù
Bologna-Shakhtar Donetsk 0-0, all’esordio in Champions League i ragazzi di Italiano impattano, a reti bianche, contro gli ucraini. Le pagelle rossoblù.
Skorupski 7: poteva essere una sconfitta, se non fosse stato per l’estremo difensore felsineo. Custodisce il primo punto europeo di Italiano respingendo il rigore ucraino.
Posch 5: errore madornale quello che causa il rigore agli albori del match. Per il resto una partita dignitosa, ma quell’infortunio rischiava di costare caro.
Beukema 6,5: pronto e concentrato, non lascia alcun spazio sguarnito.
Lucumi 6: due tre interventi fondamentali, ma anche un paio di errori di gestione del pallone.
Lykogiannis 6: più propenso alla fase difensiva che a quella offensiva. Partita di grande sostanza (dal 78′ Miranda sv).
Fabbian 5,5: il ragazzo ha coraggio, ma cestina un’occasione, che più limpida non si può, per trasformare il punto in vittoria (dal 78′ Urbanski sv).
Freuler 5,5: si nasconde un po’, non sale mai veramente in cattedra. Tuttavia, non commette nemmeno grosse sbavature.
Moro 6: pensa più all’essenziale che alla forma e si guadagna la sufficienza (dal 65′ Pobega 6: buon ingresso per l’ex Milan, fa il suo).
Orsolini 5: marca visita alla sua prima europea con la maglia del Bologna. Mai davvero pericoloso (dal 65′ Iling Jr. 5,5: non fa meglio del capitano).
Castro 5,5: cresce a ritmo diesel, non a livelli da essere positivo, però (dal 65′ Dallinga 5: inconsistente).
Ndoye 6: vivace, seppur non ci siano grosse occasioni, da registrare, che portino la sua firma.
Vincenzo Italiano 5,5: Skorupski gli evita un esordio amaro, ma la squadra non e’ apparsa motivata e convinta verso la vittoria. Persiste il momento non felice, con un trend da invertire. Ci si vede ad Anfield..
Champions League
Manchester City – Inter 0-0, Guardiola imbrigliato dalla ragnatela di Inzaghi | Le pagelle nerazzurre
Manchester City-Inter 0-0, Guardiola non sfonda contro i nerazzurri bene organizzati e vicini anche al gol vittoria. Le pagelle degli uomini di Inzaghi.
Sommer 6: complice una difesa cerniera, ha relativamente poco lavoro da fare.
Bisseck 7: prima volta senza paura all’Ethiad, gioca con personalità galattica (dal 74′ Pavard 6: entra con il giusto piglio).
Acerbi 7: sa chi prendersi in carico (Haaland) e come fare per fermarlo. Come a Istanbul, non cambia il risultato. Le occasioni sui piedi del norvegese arrivano con il contagocce.
Bastoni 7: anche lui fa un figurone davanti a Pep Guardiola.
Darmian 5,5: prestazione senza sbavature, ma getta alle ortiche, nel primo tempo, una occasione colossale (dal 74′ Dumfries 6: entra e confeziona un assist magico per Mkhitaryan).
Barella 7,5: mette in mostra il suo profilo migliore davanti al maestro Guardiola. Serata europea con i carati d’ora. Prestazione notevole.
Calhanoglu 6,5: il riposo di Monza gli e’ servito. Le energie risparmiare le mette tutte per prendersi il centrocampo a Manchester (dall’82’ Frattesi sv).
Zielinski 7: la prima europea nerazzurra e’ da medaglia d’oro. Grande personalità e la sensazione che sia un gregario di lusso (dal 65′ Mkhitaryan 6: come Darmian, ha sui piedi una grande palla gol, che spreca).
Carlos Augusto 6,5: si vede una volta davanti, con un bello scambio, poi solo difesa attenta.
Thuram 6: nulla di speciale per il francese, ma una prestazione funzionale (dal 65′ Lautaro 5,5: non ha occasioni di rendersi pericoloso).
Taremi 6: abile nei movimenti e nell’adeguarsi al suo partner d’attacco. Prezioso.
Simone Inzaghi 7: ancora una volta, e’ capace di rispondere alla domanda sul perche Guardiola veda l’Inter favorita per la vittoria finale. Al di là dei proclami, però, esce da Manchester con un punto di platino.
Champions League
Bayern Monaco, 9 reti in Champions League: è record!
Il Bayern Monaco riscrive la storia: mai nessun club aveva segnato 9 gol in una sola partita di Champions League.
Poker di Harry Kane
Ieri sera il Bayern Monaco ha segnato una nuovo record del calcio europeo con una schiacciante vittoria per 9-2 contro la Dinamo Zagabria, stabilendo un nuovo record in Champions League.
Mai prima d’ora, infatti, una squadra era riuscita a segnare nove reti in una singola partita della massima competizione europea.
Bayern Monaco, l’ennesima goleada
I bavaresi non sono nuovi a prestazioni di questo tipo.
Già nelle scorse edizioni della Champions League hanno spesso dominato la fase a gironi con risultati roboanti.
La squadra tedesca, guidata da Vincent Kompany, è una macchina da gol e, anche questa volta, ha dimostrato la sua superiorità tecnica e tattica.
Il risultato assume particolare rilevanza in vista del passaggio agli ottavi di finale, poiché la differenza reti sarà decisiva per la classifica finale.
Solo l’HJK fece meglio
Tuttavia, nella storia della Champions League, c’è un risultato ancora più clamoroso, anche se ottenuto in un contesto diverso.
Nel 2011, l’HJK Helsinki vinse 10-0 contro il Bangor City, ma si trattava di una gara del turno preliminare.
Quella del Bayern Monaco, invece, resta la prestazione più prolifica mai registrata nella prima fase del torneo, confermando la tradizione vincente del club tedesco sul palcoscenico europeo.
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