Champions League
Lazio: metti un messicano una sera in Olanda

Lazio, sconfitta in Champions League. L’incubo Gimenez che si ripete. “Troppo timorosi a giocare palla” lamenta Sarri.
Era necessaria più personalità, sentenzia il tecnico biancoceleste. Che critica aspramente la prestazione dei suoi ragazzi, intimoriti e remissivi di fronte agli olandesi.
La partita
Allo stadio De Kuip il Feyenoord ha battuto 3-1 la Lazio. Doppietta di un inarrestabile Gimenez. Tra le due reti del messicano il gol del 2-0 è stato di Zerrouki.
Nel finale un rigore di Pedro che però non risolleva una serata decisamente da dimenticare.
Con quelli di stasera sono 5 i gol realizzati da Gimenez contro la Lazio: due all’Olimpico e uno al De Kuip nella doppia sfida di Europa League della scorsa stagione.
Emergenza Lazio
In campionato la Lazio aveva disputato una buona partita contro il Sassuolo, invece stasera è crollata di fronte alla convinta aggressività della squadra di Rotterdam.
Sarri annuncia la sua preoccupazione ai microfoni di Sky, come riportato dalla Gazzetta dello Sport “Ora abbiamo due partite in casa, dobbiamo cercare di sfruttarle più possibile e vediamo con che classifica arriviamo all’ultima. La strada ancora lunga, speriamo di riuscire a risistemarla, ma se l’atteggiamento è questo non ce la facciamo. È chiaro che in un girone di sei partite quando ne perdi una la situazione inizia a diventare problematica“.
Sul da farsi dice “Siamo con l’acqua alla gola, bisogna camminare in punta di piedi. O diamo il 101% o facciamo tanta fatica a starci“.
Serve un cambio passo, di atteggiamento “Differenza fisica? Io ho visto una differenza di carica emotiva e nervosa notevole. C’è da lavorare su tutti i 100 metri di campo, le pressione fatte nel primo tempo con quell’intensità non hanno alcun senso, gli spazi lasciati nelle zone centrale neanche: il nostro livello di aggressività stasera non era quello giusto“.
Vittoria meritata per il Feyenoord
Con sincerità Sarri ammette che il risultato ottenuto dagli olandesi è meritato. Ora si portano a +2 in classifica, per un totale di 6 punti. Seguono Atlético Madrid a 5, la Lazio a 4 e il Celtic a 1.
Champions League
Real Madrid, Ancelotti: “Crediamo nella rimonta, tutto è possibile”

In casa Real Madrid Carlo Ancelotti crede nell’ennesimo miracolo del ritorno: “Tutto è possibile, anche Declan Rice che segna due punizioni”.
Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, ha espresso la sua fiducia nella possibilità di un “miracolo” durante la partita di ritorno contro l’Arsenal. Nel post-partita di ieri, Ancelotti ha sottolineato come nel calcio tutto possa succedere, persino eventi imprevedibili come Declan Rice che segna due gol su punizione, un’impresa mai realizzata nella sua carriera.
Real Madrid, serve un altro miracolo
La dichiarazione di Ancelotti arriva in un momento cruciale della stagione, con il Real Madrid che si prepara ad affrontare una gara di ritorno decisiva. La squadra spagnola, nota per la sua resilienza e per le spettacolari rimonte, spera di ribaltare il risultato grazie alla guida esperta di Ancelotti. Le parole del tecnico sottolineano la sua filosofia di gioco: mai arrendersi e continuare a credere nelle proprie capacità fino alla fine. Questa mentalità è ciò che potrebbe fare la differenza nella prossima partita, dove il Real Madrid cercherà di lasciare il segno e riscrivere il proprio destino.
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Fonte: [l’account X di Fabrizio Romano](https://x.com/FabrizioRomano)
⚪️ Carlo Ancelotti: “We must believe and try to make something magic happen in the second leg”.
“In football everything can happen, for example Declan Rice who scores two free kicks as he never did in his career”. pic.twitter.com/xBlkapLkrW
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 9, 2025
Champions League
Ranking UEFA, l’Italia si avvicina alla Spagna per il 5° posto Champions

La vittoria dell’Inter e il contemporaneo ko del Real Madrid sono risultati molto positivi per l’Italia, che si avvicina un po’ alla Spagna nel ranking UEFA.
Tuttavia, il divario resta ancora abbastanza ampio, e il quinto posto in classifica, che garantirebbe un posto diretto in Champions League, appare un obiettivo difficile da raggiungere al momento.
Per sperare ancora di rimanere in corsa, sarà fondamentale il risultato del Barcellona contro il Borussia Dortmund. Se i tedeschi dovessero vincere, potrebbero mantenere vive le speranze per le squadre italiane, soprattutto considerando il possibile recupero dei punti da parte delle nostre rappresentanti in Europa.
Cosa ci aspetta:
- Questa sera, il Barcellona affronta il Dortmund in una partita cruciale per il ranking. Se i tedeschi vincono, l’Italia avrà una possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla Spagna.
- Giovedì, l’attenzione si sposterà su Europa League e Conference League, con le squadre italiane come Lazio e Fiorentina che dovranno fare la loro parte per accumulare punti importanti. Allo stesso tempo, ci sono anche sfide da seguire in altre competizioni, come quelle tra Athletic Bilbao e i Rangers, e tra il Betis e lo Jagiellonia.
Attuale Ranking UEFA (top 10):
- Inghilterra: 24.535 (5 squadre in corsa su 7)
- Spagna: 21.678 (4 su 7)
- Italia: 20.187 (3 su 8)
- Germania: 17.921 (3 su 8)
- Portogallo: 16.250 (0 su 5)
- Francia: 16.214 (2 su 7)
- Belgio: 15.650 (0 su 5)
- Olanda: 15.250 (0 su 6)
- Grecia: 12.687 (0 su 4)
- Norvegia: 11.062 (1 su 4)
Come contribuiscono le squadre italiane al ranking:
- Inter: 33.250 punti
- Lazio: 24.000
- Atalanta: 21.000
- Milan: 20.000
- Juventus: 18.250
- Roma: 17.500
- Fiorentina: 16.500
- Bologna: 11.000
Con le squadre italiane che continuano a fare bene in Europa, c’è ancora la possibilità di risalire, anche se il cammino resta in salita. La prossima settimana sarà decisiva, soprattutto con le sfide di Europa e Conference League che potrebbero fare la differenza nel lungo periodo.
Champions League
Inter, una vittoria da (20)10

L’Inter espugna l’Allianz Arena vincendo una partita importantissima per il sogno Champions dei nerazzurri. Tra una settimana il ritorno.
Un’altra notte magica, un’altra prova da grande squadra. L’Inter vive un’altra strepitosa notte europea espugnando con merito l’Allianz Arena. Contro un Bayern Monaco comunque favorito, almeno sulla carta, nonostante le assenze, la squadra di Inzaghi ha dimostrato maturità, qualità e carattere.
Il primo tempo è stato di totale controllo, chiuso meritatamente in vantaggio grazie a una splendida azione corale rifinita da Lautaro Martinez. Poi, nella ripresa, la stanchezza ha costretto i nerazzurri a schiacciarsi nella propria metà campo, ma senza praticamente mai soffrire davvero. L’unica vera disattenzione è arrivata all’85’, quando Muller è stato lasciato colpevolmente solo sul secondo palo e ha trovato il gol del momentaneo pareggio.

Lautaro Martinez ringhia a Joshua Kimmich ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La forza mentale dell’Inter
È proprio dopo il gol subito che si è vista tutta la forza mentale dell’Inter. Il Bayern, sospinto dal pubblico e dalla voglia di ribaltarla, ha provato il tutto per tutto sbilanciandosi in avanti. I nerazzurri, però, hanno retto l’urto con ordine e, al minuto 88, hanno colpito in contropiede.
Ancora una bellissima azione, conclusa da Frattesi, ha riportato avanti i ragazzi di Inzaghi e spento l’entusiasmo bavarese. Una vittoria di qualità e solidità, che conferma l’enorme crescita della squadra a livello europeo. Vincere in casa del Bayern non è mai banale: anche se incerottato, resta una delle corazzate del calcio europeo. E batterlo, in trasferta, in una serata del genere, vuol dire mandare un segnale forte alle concorrenti.

L’ESULTANZA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un sogno che profuma di storia
Per tanti motivi, questa serata ricorda, in piccolo, quella del 2010, quando a Madrid, contro il Bayern, l’Inter alzò la Champions grazie alla doppietta del Principe Milito.
La squadra attuale non ha certe le individualità di quella di Mourinho, ma lo spirito, la l’abnegazione, la determinazione e la forza di gruppo evocano quel ricordo. Bastoni gigante in difesa, Barella instancabile, Lautaro decisivo, Acerbi impeccabile, Carlos Augusto prezioso. Ma in realtà, è stata la vittoria di tutti: undici giocatori compatti, pronti a soffrire insieme.
Ora il ritorno a Milano sarà una battaglia aperta, e tutto è ancora possibile. Ma eliminare il Bayern potrebbe davvero essere quel passo decisivo verso quel sogno che nel 2023 è solo sfiorato.
E con il primo posto in campionato e la semifinale di Coppa Italia contro il Milan all’orizzonte, chissà che questa stagione non possa diventare davvero un’annata da 10. Anzi, da 2010.
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